Topolino è stato inventato a Napoli: realtà o bufala?

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Sorice /só·ri·ce/ sostantivo maschile; (dim.) suricìllo 1. Variante arc. o region. di sorcio.

Dal 2008 gira sul web una notizia sconcertante, sconvolgente e, soprattutto, falsa: Topolino è nato a Napoli ed è stato creato da un misterioso disegnatore di nome Michele Sorece. Le bufale su internet, si sa, tornano ciclicamente irrompendo sui social, portando caos e disinformazione. Abbiamo deciso quindi di fare luce sulla faccenda.

In che senso Topolino è nato a Napoli?

Secondo la leggenda metropolitana, nel 1920 il fondatore dell’azienda di liquori e sciroppi di Caivano La SorgenteCarmine Cammardella, avrebbe deciso di puntare su un marchio grafico per rendere più facilmente identificabili i suoi prodotti, visto e considerato l’analfabetismo dilagante nel Paese. La creazione del marchio sarebbe stata commissionata a un giovane disegnatore che avrebbe ideato un’etichetta con un topo che regge una bottiglia.

Questo topo ricorda incredibilmente, sia nell’aspetto che nell’abbigliamento, un topo ben più famoso, nato però qualche anno più tardi. Il disegnatore di questo topo partenopeo, Michele Sorece, sarebbe poi emigrato in America in cerca di fortuna per arrivare fino a Kansas City.

Lì avrebbe conosciuto un certo Walter Elias Disney che lo avrebbe assunto per fare lavoretti saltuari. Riconoscente per i lavori che gli hanno permesso di sopravvivere, Michele Sorece avrebbe regalato al suo datore di lavoro una bottiglia di Anice Reale de La Sorgente con la sua etichetta disegnata.

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La leggenda insinuerebbe quindi che alla base della creazione di Topolino ci sarebbe un plagio e che, in realtà, sarebbe nato a Napoli. I vari articoli che si sono occupati della vicenda hanno anche riportato un’ipotetica intervista a Rosanna Cammardella, nipote del fu Carmine e responsabile dell’azienda (almeno fino al 2008), che avrebbe dato conferma, velatamente, di questo plagio. Come riporta Fumettologica:

«So che il disegnatore, emigrato in America in cerca di maggiore fortuna, si è imbattuto in quello che poi sarebbe diventato il padre di Mickey Mouse, cui, per riconoscenza, avrebbe donato una bottiglia di quell’Anice Reale napoletano con disegnato un topolino.»

Topolino Napoli la sorgente

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Quindi i responsabili dell’azienda avrebbero affermato che il topo che campeggia sulle bottiglie di sciroppo sarebbe nato ben sette anni prima del più noto Topolino, che esordì nel mondo del cinema solo nel 1928 con il cortometraggio Plane Crazy. A supporto di questa tesi ci sarebbe il mancato intervento dei legali della Disney in tutti questi anni. Un’altra coincidenza che dovrebbe avvalorare questa bislacca tesi sta nel fatto che il nome Mickey Mouse sarebbe la traduzione del nome Michele Sorece. Walt Disney avrebbe quindi preso ispirazione anche dal nome del disegnatore.

Bufala/bù·fa·la/sostantivo femminile 3. FIG. Errore madornale; panzana, frottola; nel linguaggio giornalistico, notizia priva di fondamento. Cosa mal fatta, di nessun valore o interesse, pesante e noiosa. “che b. quel film!”

La bufala di Michele Sorece dilaga

Come accade sempre su internet, improvvisamente questa bufala è esplosa, uscendo dalla propria bolla social e approdando su altri siti, testate giornalistiche e in televisione. La sconcertante (e falsa) notizia delle origini partenopee di Topolino ha addirittura trovato terreno in un servizio di Uno Mattina a cura di Vincenzo Mollica, il giornalista grande esperto del fumetto Disney e apparso sulle pagine di Topolino nei panni di Vincenzo Paperica.

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Della panzana, si sono occupati anche LeggoNapoli Today e vari blog di informazione. Alcune di queste fonti citerebbero come creatore dell’etichetta incriminata Quirino Cristiani, il pioniere dell’animazione nato in Italia ma vissuto per tutta a vita in Argentina. Costui avrebbe ricevuto l’incarico di disegnare un marchio per La Sorgente da Carmine Cammardella. Questo marchio sarebbe successivamente finito in qualche modo tra le mani di Walt Disney che l’avrebbe copiato.

Quirino Cristiani
©Wikipedia

Quirino Cristiani, a differenza di Michele Sorece, è realmente esistito ed è un disegnatore noto per essere stato il creatore del primo lungometraggio animato con sonoro al mondo. Nel 1931 esce infatti Peludópolis, preceduto nel 1917 dal primo lungometraggio animato della storia El Apóstol, una satira sul Presidente in carica dell’Argentina Hipólito Irigoyen. Non esiste alcuna prova però che testimoni un punto di contatto tra Quirino Cristiani e Carmine Cammardella quindi anche questa è da considerarsi una frottola.

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Ma da dove è uscito Michele Sorece?

L’origine è spiegata dal creatore della bufala, Michele Mordente, che in un articolo racconta di come abbia raccolto vari elementi per creare uno scoop sulla nascita di Topolino a Napoli. L’articolo è stato impacchettato ad hoc in modo da sembrare verosimile. Nel 2008, infatti, Mordente ha creato un blog chiamato Nuvolette 2000 (parodiando una nota rivista di pettegolezzi) con il preciso scopo di diffondere (e all’occorrenza creare) notizie e scandali sul mondo del fumetto.

Tra le bufale nate su questo blog era possibile leggere di un ritrovamento in Serbia di un giacimento di Kryptonite e dell’influenza del KGB nella creazione dei puffi. Tra queste storie, l’autore ha inserito la panzana di Michele Sorece, arrivando persino a ricreare con Photoshop il registro degli imbarchi per Ellis Island. In questo modo è riuscito a rendere più credibile il trasferimento in America del disegnatore fittizio.

topolino napoli michele sorece
Registro dello sbarco a Ellis Island di Michele Sorece. Questo documento è uguale a quelli che testimoniavano le grandi emigrazioni verso l’America avvenute tra il 1892 e il 1954. ©Fumettologica

Malgrado il blog sia chiuso da anni e malgrado la smentita del suo creatore, la bufala continua a circolare e a tornare in auge ciclicamente, arricchendosi di dettagli e “prove”. Ovviamente non c’è alcun dubbio sul fatto che sia solo una simpatica storiella inventata.

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Come sarebbero andate le cose

Ma quindi la storia di Michele Sorece è inventata di sana pianta? Assolutamente sì. Decisamente Topolino non è nato a Napoli. È più probabile che Cammardella avesse commissionato la creazione dell’etichetta per i liquori a un disegnatore locale, all’inizio degli anni ’30. Costui, che sicuramente non si chiamava Michele Sorece, deve aver preso ispirazione per la creazione del marchio dal nuovo personaggio apparso nelle edicole italiane. Probabilmente questo disegnatore si è limitato a modificare il topolino in modo tale che non fosse assolutamente identico a Topolino, per esempio allungandogli le orecchie.

Pezzotto /pez·zòt·to/ sostantivo maschile. Regionalismo. Falso, patacca, tarocco

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Topolino napoli Michele sorece
Confronto tra i due topolini.

Topolino in quegli anni

In quel periodo, infatti, cominciava a uscire in edicola il foglio settimanale Topolino (nome assegnato dalla società cinematografica Pittaluga) prodotto dalla casa editrice di Giuseppe Nerbini. Per quanto i diritti del materiale americano fossero liberamente acquistabili da chiunque, l’editore e il figlio Mario assunsero Giove Toppi e Antonio Buriko Burattini per creare tavole originali. A seguito della reazione della King Features Syndacate, l’agenzia che deteneva i diritti della distribuzione delle strisce americane di Mickey Mouse, la casa editrice Nerbini fu costretta a modificare la testata. Dal terzo numero, infatti, il foglio fu pubblicato con il nome Il giornale di Topo Lino in modo da non incorrere in beghe legali.

Topo Lino

Una volta acquisiti i diritti di pubblicazione, dal settimo numero dell’11 febbraio 1933 poterono uscire le strisce originali disegnate in larga parte da Floyd Gottfredson. Per quanto riguarda le storie originali degli autori italiani, invece, furono precedute dalla didascalia “La pubblicazione della presente storiella di Topolino, non disegnata da Walt Disney, è stata autorizzata dal King Features Syndacate, rappresentanza di Roma”.

In conclusione 

Per quanto possa essere interessante e pittoresca, la vicenda di Michele Sorece resta una bufala e Topolino assolutamente non è nato a Napoli. L’origine partenopea di Topolino è stata smentita su più fronti anche se gli articoli a riguardo continuano a girare. Resta comunque una vicenda pittoresca e folkloristica, divertente da raccontare.

Ma che fine ha fatto La Sorgente?

Cercando su internet, abbiamo scoperto che l’azienda La Sorgente è stata acquistata nel 2018 da La Desirè Group, un’azienda già proprietaria di altri marchi di liquori e sciroppi come Saba Sciroppi Vignaoro. La bottiglia di Anice Reale, invece, ha ancora l’etichetta con il topolino.

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michele sorice sorgente 3

Ginevra Emilia Carrero Meglio 

Immagini © Wikipedia/Disney/Fumettologica

Fonti: Fumettologica | Wikipedia

Testi: Magica Disney 3000 volte Topolino

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