Se c’è una cosa che, negli ultimi anni, i lettori di Topolino hanno imparato ad apprezzare è sicuramente quella pagina che si trova appena girata la copertina. Ma sì, lo avete capito, quella che ci fa sorridere un attimo prima di iniziare le storie vere e proprie. Stiamo ovviamente parlando di Che aria tira a…
Un vento che soffia costantemente
Sono ormai quasi 700 le vignette che compongono questa fortunata serie che migra costantemente tra Paperopoli a Topolinia.
La rubrica è nata nel lontano 2007 (grazie anche all’allora Direttrice Valentina De Poli), quando Silvia Ziche l’ha inaugurata con la prima famosa vignetta della serie, il cui protagonista è Paperon de’ Paperoni.
L’appuntamento si è poi rinnovato sino a oggi ogni settimana senza interruzioni. Le illustrazioni hanno coperto moltissime tematiche: satira sociale, umorismo, ambiente, tecnologia, attualità, sport e ricorrenze a volte anche tragiche. Tutti noi ricordiamo la vignetta dedicata alla scomparsa di Sergio Bonelli nel 2011, un argomento, quello della morte, che di rado è stato affrontato sulle pagine di Topolino.
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Un format innovativo, certamente per i contenuti, ma non del tutto inedito nel panorama italiano. Già nel 1983 Giovan Battista Carpi (ai disegni) e Carlo Chendi (ai testi) si occuparono di una serie simile, puntando tuttavia a un umorismo più legato a particolari ricorrenze determinate dal calendario (come Carnevale, Natale o San Valentino) che a temi attuali.
Il Pizzicotto, tale era il nome di questa rubrica, durò solamente 52 numeri, a differenza di Che aria tira a… la quale non solo prosegue ancora oggi, ma è già stata riedita. Nel 2012, per la prima volta, uscì un supplemento intitolato Calendario Disney 2012 – Un anno di risate con Topolino che raccoglieva 40 immagini di questa serie. Successivamente, tutte le vignette vennero ripubblicate in due raccolte, la prima risalente al marzo del 2014 e la seconda al settembre del 2017.
Che aria tira a… : la nostra Top 10
In attesa (speriamo) di un terzo volume vi mostriamo ora quella che, per un motivo o per l’altro, potrebbe essere la lista delle migliori dieci vignette a oggi pubblicate. Si tratta ovviamente di un parere puramente soggettivo, ed essendoci svariate centinaia di possibilità di scelta, potremmo tranquillamente aver lasciato fuori la vostra gag preferita… non crocifiggeteci per questo!
Tuttavia, riteniamo che le seguenti illustrazioni, per l’importanza, l’umorismo o le tematiche trattate, siano degne di essere annoverate nella Top Ten di Che aria tira a…
10 – Una fiaba per le nipotine

Anche voi da piccoli eravate convinti che i grandi Classici Disney fossero la Bibbia delle fiabe e delle favole e solo da grandi avete scoperto che si trattava perlopiù di sceneggiature tratte da storie già esistenti? Probabile. Il tema è sempre attuale, soprattutto ai giorni nostri, non tanto per l’evoluzione tecnologica, ma soprattutto per una cultura di massa che spinge sempre meno giovanissimi a leggere.
Di questa vignetta esiste una versione alternativa, pubblicata nella raccolta Che aria tira a… del 2014, con un baloon che ne modifica leggermente il significato.
Non è un paese per libri!
9 – I mondiali di Calcio
Spesso e volentieri su Topolino si parla di calcio, tra comparsate, notizie e storie dedicate. Anche Silvia Ziche riprende spesso questo tema, con il suo stile sempre ironico e all’occasione persino profondo. Il calcio come scusa per bidonare amici e fidanzate, il calcio che invade i programmi televisivi, il calcio come appuntamento settimanale fisso… ma soprattutto il calcio come passatempo rilassante, che ci distrae dalle difficoltà della vita.
Avremmo potuto inserire decine di vignette con lo stesso argomento, ma volete mettere la faccia di Topolino imbambolato davanti alla tv? Uno spettacolo!
Uno sport che incanta!
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8 – “Sei sempre al telefono!”
Tutti noi (o quasi) ci siamo sentiti dire questa frase!
La tecnologia è sempre più presente nelle nostre vite. Ci aiuta a semplificare molte cose, a informarci velocemente, a svagarci, lavorare, divertirci e ci ha mostrato, soprattutto nel corso di quest’anno, come possa aiutarci a restare in contatto, parlando o giocando con gli amici e i famigliari.
A volte però questa tecnologia può produrre un risultato contrario a quello sperato, isolandoci dal mondo… quante volte vi è capitato a cena o al mare di vedere tutti i vostri conoscenti presi a smanettare con il proprio smartphone? Reagendo come zombie ai vostri tentativi di conversazione? Fin troppe immaginiamo.
P.S. avete notato quanto è bello il salvagente del Topo?
Fa ridere perché è vero!
7 – Topolino facchino
Uno dei temi più cari all’autrice vicentina, non solo in questi appuntamenti settimanali, è sicuramente quello del femminismo, un argomento delicato, già scovato in molte sue storie e saghe.
Nelle vignette settimanali non troverete accuse pesanti o lotte estreme, ma solo della velata ironia o piccoli screzi tra innamorati (come tra Topolino e Minni), lanciati il più delle volte in occasione di compleanni, anniversari, o del consueto San Valentino.
Che gli uomini siano generalmente più forzuti delle donne è un fatto naturale, e non sono certo questi gli argomenti per discutere sulla parità dei sessi (che ha ancora molta strada da fare), ma se Topolino porta i pacchi solo perché Minni l’ha “raggirato” con la sua astuzia superiore… beh, questo è un altro paio di orecchie!
Un aiutino?
6 – L’effetto sorpresa
Per la Ziche il trascorrere delle stagioni e delle ricorrenze è certamente un’opportunità per riflessioni e spunti d’ironia: da Natale a Ferragosto, da Pasqua ad Halloween, dalle vacanze estive a quelle invernali. Quest’ultimo periodo in particolare è parecchio sfruttato nelle vignette di Che aria tira a… con paperi e topi di ogni età che si divertono a giocare (e non solo) con la neve, nonostante sia un evento meteorologico sempre più raro.
Sarà per questo che le illustrazioni natalizie ispirano tanta nostalgia? Ci ricordano quelle poche volte che abbiamo avuto così tanta soffice materia bianca da permettere l’organizzazione di epiche battaglie a palle di neve, o la costruzione di pupazzi grandi come una capanna. Insomma, uno strato alto circa come Topolino.
Non si è mai abbastanza grandi per giocare con la neve!
5 – Un furto ben riuscito?
Diciamolo, molti di noi hanno riso di fronte ad alcune opere dell’arte contemporanea, un mondo che ha sicuramente molte sfaccettature e non di immediata comprensione. In tanti reputano un’opera d’arte anche un semplice gesto, un pensiero o un oggetto comune: gli esempi più eclatanti sono sicuramente la Fontana di Duchamp o la più recente Comedian (la banana) di Cattelan.
L’autrice, per questa vignetta, ma anche per un’altra precedente del 2009, ha probabilmente preso spunto dal celebre sketch del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, presentato in occasione dello spettacolo teatrale e dell’omonimo film Anplagghed (2006).
È l’arte a non essere non più identificabile o sono gli spettatori a non avere più la sensibilità per farlo? Probabilmente non avremo mai una risposta… perché non c’è, ma chi di noi non si farebbe una grossa risata o rischierebbe di incappare nell’errore come Gambadilegno in un’eventualità simile?
Impara l’arte e mettila da parte…. ma non mettere un estintore in un museo!
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4 – Ricomincia la scuola!
Topolino è da sempre pensato per un target di bambini e ragazzi condannati a recarsi a lezione zaino in spalla. Per questo, nella rubrica di Che aria tira a…, compaiono spesso vignette legate alla scuola e alle sue difficoltà (la pesantezza dei compiti, la gioia delle vacanze, i problemi tra compagni di classe…) e soprattutto che ricordano a tutti i malcapitati lettori la ripartenza dell’anno scolastico, inesorabile come il sale sulla bombetta di Rockerduck!
Un appuntamento che fatichiamo ad ammetterlo, ma aveva il suo fascino. Si torna!
3- Ambiente: alla ricerca di una soluzione
La Terra è l’unico pianeta che abbiamo? Facile, ma non scontato, o almeno non per tutti, vedendo come è difficile far appassionare alle tematiche legate all’ecologia. Grazie a Topolino, che da parecchi anni si impegna per la causa, molti giovani lettori stanno crescendo con le conoscenze e la curiosità legate all’importanza di preservare l’ambiente. Tanti piccoli gesti da compiere quotidianamente, che mostrano come funzionano processi come la raccolta differenziata, il riciclo dei rifiuti, e tanto altro.
Anche per la Ziche l’ecologia rimane uno degli argomenti di punta, tra auto a basso consumo, giri in bicicletta e tecniche per inquinare meno.
Questa vignetta è senza dubbio tra le più emblematiche del genere proprio perché, con la sua durezza quasi poetica, ci ricorda che possiamo girarci attorno in mille modi, ma la realtà dei fatti è solo una… come la Terra!
Consapevolezza innanzitutto
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2- Allarmismi ovunque
Paperoga mascherato da giornalista che vuole spacciare per scoop una notizia qualsiasi? Diteci voi se questa vignetta non è in grado, con una satira piuttosto pungente, di mettere in luce il modo in cui molti fatti vengono gonfiati ad arte per il puro gusto di fare notizia. Una vignetta sulla stessa lunghezza d’onda di un’altra già pubblicata precedentemente (dove un giornalista annuncia il meteo in modo catastrofico).
In fondo si sa che la tranquillità non paga, ed è indubbiamente più difficile ricercare e approfondire una vera notizia che travestirsi da giornalista come Paperoga a Carnevale.
Sempre attuale!
1 – Topi di tutti i tipi
Cosa c’è di più ironico di Topolino stesso?
Un mondo in cui gli animali parlano, dove Topolino ha un cane sia come animale domestico che come amico, dove i paperi non volano (a meno che non abbiano una 313 modificata), ma parlano, e mangiano persino loro simili nel giorno del ringraziamento (anche se chiaramente la questione è molto complessa: i paperi sono tali solo all’apparenza, incarnando sotto al becco caratteristiche del tutto umane). Un universo con le sue idee, strutture, e persino delle regole e una fisica quasi reali, ma ricco di contrapposizioni ironiche, che fanno di Topolino un giornalino unico nel suo genere, e per questo così amato.
Se oggi qualcuno urla “il Topo!!” non è più solo perché un ratto ci ha attraversato la strada, ma magari per la gioia di vedere che è arrivato il postino.
Squisitamente auto-ironico!
Chiudiamo con un’immagine che ci ha molto colpito, e che esula un po’ dai canoni umoristici e satirici della rubrica.
Vi lasciamo con questo bonus, augurandovi una giornata buona almeno quanto quella di Pippo.
Dario Pezzotti, Mattia Comincini
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