Disney: priorità allo streaming. Ecco i nuovi obiettivi

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

La notizia è confermata ed è di quelle epocali: la Walt Disney Company sposterà il suo focus verso lo streaming.

Le grandi manovre di riorganizzazione interna sono state annunciate in un comunicato stampa:

In questa nuova strutturazione i tre gruppi della compagnia dedicati alla creazione dei contenuti saranno responsabili di produrre e consegnare contenuti per il cinema, canali lineari e streaming, con il focus primario sui servizi di streaming della compagnia.

Non c’è alcuno spazio per le interpretazioni. Le avvisaglie erano già nell’aria. Il processo di virata verso la distribuzione digitale è stato però drammaticamente velocizzato dalla pandemia. Già altri colossi avevano iniziato un percorso netto verso lo streaming a pagamento ma la Walt Disney Company ha certamente le dimensioni e soprattutto la leadership per segnare un solco.

walt-disney-pictures

Disney, lo streaming e i mercati

IlSole24Ore la definisce “una rivoluzione copernicana” mettendo in luce come il titolo, in ribasso del 16% da gennaio, abbia subito guadagnato 5 punti percentuale. Le parole del nuovo amministratore Bob Chapek suonano come una dichiarazione storica non solo per i fan Disney ma per tutti gli amanti del cinema:

C’è una trasformazione drastica in corso sul mercato e si può guidarlo o esserne guidati. Noi scegliamo di guidarla.

La Walt Disney  Company aveva subito quest’anno una forte débâcle eliminando circa 28.000 mila posti di lavoro dai parchi tematici. A causa dei vari lockdown infatti il reparto era entrato in profonda crisi. Il colosso prova ora a risollevare le sorti del mercato affidandosi in modo diretto allo streaming. Già ai primi di settembre Mulan era stato distribuito su Disney + grazie a una nuova formula di pagamento che anticipava l’uscita dedicata agli abbonati.

In riferimento potete anche leggere: Mulan arriva su Disney+: tutti i dettagli

Sull’onda del mercato streaming mondiale dominato da Netflix e Amazon Prime Video la Disney decide di puntare tutto su Disney +, accessibile anche in Italia dal 24 marzo scorso.

disney-streaming-studios

 

Forse potrebbe interessarti anche: Perché si sta parlando tanto di Mulan, Hong Kong e Cina?

La riorganizzazione

La nuova divisione porterà il nome di “Disney Media and Entertainment Distribution” e sarà guidata da un manager di lungo corso della società: Kareem Daniel. Proprio a lui verrà affidato il compito di concentrare gli sforzi futuri dell’azienda sulla produzione di contenuti originali da distribuire in streaming.

Tre saranno i gruppi che Daniel dovrà coordinare:

Studios : per la creazione di contenuti cinematografici e serie a episodi nei quali rientrano Walt Disney Studios, Pixar Animation Studios, Marvel Studios, Lucasfilm, 20th Century Studios

General Entertainment: in cui rientrano ABC News, 20th Television, Disney Channel e National Geographic

Sports: dedicato alla programmazione sportiva in cui rientrano ESPN e ABC

Il comunicato stampa continua ribadendo che:

I nostri team creativi si concentreranno su ciò che sanno fare meglio, ossia creare dei contenuti di livello mondiale, basati su franchising. Il nostro team di distribuzione globale, recentemente centralizzato, si concentrerà invece sulla distribuzione e monetizzazione di tali contenuti nel modo più efficace su tutte le nostre piattaforme, tra cui Disney +, Hulu, ESPN + e il prossimo servizio di streaming internazionale Star.

La nuova struttura aziendale Disney è già operativa. Non resta che attendere i risultati.

Forse potrebbe interessarti anche: Disney censurerà I Simpson?

Francesca Arca

Fonte: IlSole24Ore, ANSA, HDblog

Copyright©: Disney

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo!

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

Ultimi articoli

Articoli correlati

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Le opinioni espresse dai singoli autori negli articoli sono a titolo personale e non rappresentano in alcun modo il pensiero dello staff di Ventenni Paperoni.

Tutto il materiale eventualmente coperto da copyright utilizzato è usato per fini educativi ai sensi dell’art. 70 della legge 633/41 sul diritto d’autore. Qualora i titolari volessero rimuoverli possono comunicarlo via e-mail e provvederemo subito alla conseguente rimozione o modifica.

E-mail: redazione@storiedipaperi.com