Ricordate quando la redazione di Topolino decise di non mostrare Topolino in abiti femminili? Sembra che con il buon vecchio Paperino non facciano mai tante storie, o al contrario, che ne facciano tante dove il nostro papero del cuore si esibisce nei panni di una papera. La funzione più banale di Paperino in drag è la scenetta di stampo antiquato, che presume il nostro atteggiamento derisorio verso un maschio debole e sfortunato, costretto addirittura a indossare i terribili rossetto e gonna. Ma nella vasta molteplicità di interpretazioni femminili dell’istrionico Paperino, compaiono anche veri e propri personaggi, brillanti alter ego in tacchi alti che dominano le loro storie… e che indossano look favolosi.
D’altronde, qual è la differenza fra un papero e una papera? Dipende dalle ciglia? Da un fiocco? Da una fluente chioma? Paperino è sempre pronto a giocare con questi accessori: esploriamo il suo armadio al di là delle casacche alla marinara nella top 5 di Paperino in drag e naturalmente… may the best papera win!
5. Brigitta de’ Paperoni
Il titolo del quinto posto della top 5 di Paperino in drag trae in inganno, ma non temete, fan di Doretta Doremì: Brigitta non è (ancora) la moglie di Zio Paperone! Nemmeno in Dal diario di Brigitta: sposa… per un giorno! la povera Brigitta riesce a essere al centro delle attenzioni di Paperonuccio suo, né al centro della storia. Paperone infatti necessita di una moglie “di facciata” che lo accompagni in un incontro d’affari/uscita a quattro con un petroliere ossessionato dalla felicità coniugale (forse detentore di un profilo di coppia su Facebook?). Con raro istinto di autoconservazione emotiva, Brigitta rifiuta di essere “Brigitta de’ Paperoni” per un giorno solo. Così il ruolo ricade naturalmente su Paperino, con la sola aggiunta di un’acconciatura stile impero e una camicetta.
La storia si trasforma in una commedia degli equivoci nel momento in cui Brigitta torna sui suoi passi e accetta la proposta di Paperone (vi pareva strano, eh?), col risultato di piazzare due Brigitte de’ Paperoni nello stesso appuntamento. Peccato, visto che il costume di Paperino risulta comunque convincente. Non per l’estetica (parrucca volante, camminata sui tacchi degna di me…), ma per la simpatica naturalezza della sua interpretazione.
Nel corso della “missione moglie”, si nota una certa solidarietà fra Brigitta e Paperino, sulla base delle loro frustrazioni nei riguardi di Paperone, carismatico burattinaio di entrambi. Prendete nota: non sarà l’ultima volta. E chissà come, nelle storie che hanno per protagonista questa insolita coppia di disperati Paperino finisce sempre in drag. Vedi anche Zio Paperone e la “brunetta” innamorata (spoiler: non è la cantante dei Ricchi e Poveri). Il legame fraterno fra Brigitta e Paperino sembrerebbe quasi solidarietà femminile: dopotutto il travestimento non finisce sempre per incarnare un lato di noi stessi?
4. Stella Marina e Stella Alpina
Ma cosa pensa Paperina del fatto che il suo fidanzato si travesta da papera? La risposta è celata nel quarto posto della top 5 di Paperino in drag, per la precisione nella storia Agenzia matrimoniale della celebre serie Dal diario di Paperina. Qui Paperino interpreta ben due personaggi femminili, la rossa tutto pepe Stella Marina (appassionata di immersioni) e l’intrepida bionda Stella Alpina. Questo perché ha combinato un pasticcio come segretario nella nuova agenzia matrimoniale di Paperina, perdendo le clienti assegnate a un sub e a un montanaro, entrambi talmente fanatici che neanche a Primo Appuntamento se li piglierebbe qualcuna.
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Okay, saranno anche due sfigati, ma così tanto da farsi conquistare dalle puntuali e disastrose gaffes di Paperino in drag? Ebbene sì, perché la consueta sfortuna del papero, nei panni femminili, finisce per girare in suo favore (o sfavore?): questo ci insegna che basta cambiare un minimo la prospettiva, o un minimo la nostra immagine, perché i difetti insormontabili che ci affliggono appaiano come quello che sono, ovvero tratti irresistibili della nostra personalità. Se Paperino può diventare una campionessa di apnea, un’alpinista da record e una papera da sposare in un giorno, non è il caso di iniziare ad avere un po’ di fiducia in noi stessi, e nel fatto che possiamo essere chi vogliamo?
3. Zia Lena
Dicevamo: dove ci sono Brigitta e Zio Paperone, Paperino finisce in drag. Anche in Brigitta e il girotondo delle zie, una catena di subdoli piani, messinscene ed equivoci induce Paperino a travestirsi prima da fidanzato perbene, poi da zia altrettanto perbene di Brigitta, in combutta con la papera a spese di un ingenuo Paperone.
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In questa storia Paperino interpreta una papera reale, Lena McBridge, effettiva zia di Brigitta, emigrata in Brasile e autrice di telenovelas di successo. Tuttavia, privo di qualunque altra informazione sulla vera Zia Lena, Paperino inventa il proprio personaggio in base a ovvi stereotipi su parenti anziane e melensaggini televisive: mette quindi sulla graticola Zio Paperone con lo stile della zia leziosa, bacchettona e vecchio stampo (a proposito, voi quando la trovate la fidanzatina?). E finché la farsa di Paperino non viene sabotata da interventi esterni, scorre liscia come l’olio, al punto che se non sapessimo che c’è Paperino dietro gli occhiali e i fronzoli, ci sembrerebbe di leggere solo una buffa storia sulle imbarazzanti riunioni famigliari.
Benché sia una queen divertente e azzeccatissima per lo scopo (tartassare Paperone, appunto), la Zia Lena di Paperino non rispecchia l’originale: come si poteva immaginare senza stereotipi, alla fine Lena McBridge risulta essere una dinamica, creativa e intelligente papera in carriera. Del resto, come si fa a costruire un impero di telenovelas solo prendendo il tè coi pasticcini e incollandosi male le ciglia finte?
2. Donna Duck
Qualche simpaticone ha già abbandonato la lettura della top 5, sbraitando che ai suoi tempi Paperino non si sarebbe mai vestito da papera? Peccato, perché il secondo posto in classifica dimostra come la versione in drag di Paperino affondi le sue radici fino ai primordi del personaggio. Questa medaglia d’argento non può che spettare all’immenso Carl Barks, con la storia anni ’40 Paperino – Meglio le ragazzine (Donald in “Kite Weather”).
La gloriosa capostipite delle drag persona di Paperino è Donna Duck (deformazione immediata del nome originale “Donald Duck“), una paperetta per la quale i papaveri son alti, alti, alti, ma con un vero talento per far volare gli aquiloni, a differenza di Charlie Brown.
Inizialmente Paperino si traveste da cinquenne in gonnella per irritare Qui, Quo e Qua con l’idea che una femminuccia (in realtà lui) possa batterli nell’arte dell’aquilone. Ma che succede quando un’autentica squadra di bimbe imbattibili rischia di vincere la gara juniores di aquiloni? Per salvare l’orgoglio maschile, Paperino decide di infiltrarsi in abito da Piccolo Lord nella gara (che grande orgoglio!). Dopo una serie di eventi guidati dalla giustizia karmica, Paperino finisce per vincere la gara… nei panni della piccola e timida Donna Duck.
Curioso come l’alter ego femminile di Paperino prenda quasi vita oltre il suo stesso interprete. Donna Duck diventa infatti paladina delle fanciulle non grazie a Paperino, ma addirittura suo malgrado. E in una storia così antica, è notevole che l’oggetto di scherno sia il maschilismo di Paperino, non il suo costume da papera.
1. Paolina Paperina
A proposito di alter ego femminili forti e invadenti! Il primo posto indiscusso della top 5 di Paperino in drag va a un travestimento diventato protagonista di un’intera serie. Spin-off delle storie sulla redazione del Papersera (il celebre quotidiano di Paperopoli), la serie italo-catalana Cronaca sui tacchi a spillo viene pubblicata su Minni & Company e Minni Amica del Cuore. Cosa che rende di fatto la giornalista Paolina Paperina, insieme alla sua collega Paper Uga, un’eroina Disney alla pari di Minni, Paperina o Brigitta. Solo che le suddette croniste non sono altro che Paperino e Paperoga in drag.
E dire che i travestimenti di Paperino e Paperoga, nella prima storia della serie, nascono per essere temporanei. Infatti i due cronisti lazzaroni, licenziati da Zio Paperone, cercano solo di farsi riassumere sfruttando una quota rosa del Papersera. Il piano è smascherarsi dopo aver compiuto grandi imprese, per dimostrare che soltanto i machos sono i re del giornalismo, altro che Giovanna Botteri! E anche stavolta, com’è ovvio, il maschilismo si ritorce contro Paperino e il suo degno compare.
Paolina e Paper Uga diventano appunto croniste così eccezionali che nessuno vuole liberarsene, tranne i loro interpreti. Nonché la mafia del “Madrino“, per la scomodità dei loro reportage. Com’è possibile che Paperino e Paperoga si trasformino in giornalisti intrepidi solo quando indossano trucco e parrucche? Sarà vero che le papere nel lavoro sono favorite grazie al loro bel becco? Niente affatto, considerato pure che il make-up di Paolina e Paper Uga is terrible. A favorire le due croniste è l’inusitato impegno nel lavoro, che porta alla luce le reali abilità di Paperino e Paperoga. Strambe sì, ma efficaci.
L’identità di Paolina Paperina è quasi come quella di Paperinik: Paperino resta (all’apparenza) un perdente, Paolina è una giornalista di successo. Eppure si tratta della stessa persona, che solo protetta dalla maschera riesce a sfoderare doti inespresse. O forse incomprese.
E ora… le Menzioni speciali “Now sissy that walk!”
Ormai è chiaro, le esibizioni in drag sono di routine per Paperino: possono anche occupare lo spazio di poche scene, senza tanti preamboli e con la massima disinvoltura.
L’arte del travestimento, soprattutto quello femminile per un maschio tenuto a un’immagine “dura e pura”, rappresenta un’inevitabile sfida agli stereotipi di genere, ed è pertanto in grado di monopolizzare una storia. Ma Paperino non è né duro né puro: è semplicemente Paperino, e può passare da un travestimento all’altro in un secondo, con la propria identità ancora più forte di prima. Alcune di queste micro-esibizioni sono talmente memorabili da meritare una Menzione speciale, se non altro per la scelta dell’outfit: che la sfilata di Paperino abbia inizio!
1. La nipote di Zia Grimilde
Abbiamo visto Paperino indossare gli abiti di una ragazza da spiaggia, di una montanara, di una vecchia zia, di una scolaretta… manca solo un’ultima sfida per il suo repertorio drag: il costume storico! Ma a questo provvede Zio Paperone, Paperino e il salvataggio all’arrembaggio, una storia che promuove all’interno di Topolino il quarto film della saga disneyana Pirati dei Caraibi: Paperino e il suo parentado, più Paperina e Archimede, viaggiano nel tempo fin dentro a un’avventura piratesca nello stile di Jack Sparrow. Caduti proprio nelle mani di Jack Tarlos, evidente parodia dell’iconico personaggio della saga, Paperino e Paperone vengono attrezzati da Paperina con gonne e cappellini, in modo da passarla liscia sfruttando il debole del pirata gentiluomo per le dame.
Mentre con una mentalità degna di “ok, boomer” Zio Paperone… pardon, Zia Grimilde si sente degradato dall’abito femminile, Paperino entra subito nel personaggio e avanza anche pretese sul proprio look. E in effetti nessuna gag della storia nasce da visibili incoerenze di Paperino rispetto alla femminilità leggiadra che interpreta. Anzi, il furbetto Jack Tarlos riconosce le qualità impeccabili della damigella Paperino… ma preferisce quelle della meno “damigellesca”, benché biologica papera, Paperina.
Pur non essendo color lavanda né magenta, il voluminoso abito di Paperino merita questa Menzione speciale: l’azzurro con bande gialle e i fiocchetti rosso vivo rivisitano la casacca da marinaio del nostro eroe con un tocco di eleganza del XVIII secolo. Anche l’abito di Zio Paperone imita grosso modo il taglio e i colori della sua palandrana abituale (il colletto con un unico bottone, il cappellino dalla rigida calotta che rievoca il cilindro) e possiamo dire che, se lo Zione fosse in gara, dovrebbe confrontarsi con Paperino nel Lip Sync For Your Life.
2. La vezzosa Priscilla
Shantay you stay per un celebre Paperino in drag quasi degno della rubrica Know Your Panel, dal nome d’arte che evoca (a caso?) il cult Priscilla – La regina del deserto. “La vezzosa Priscilla“, già notevole di suo per l’esuberanza sfacciata, kitsch, eppure favolosamente spontanea del personaggio, fa parte in realtà di un’intera serie di travestimenti del nostro papero in Paperino e la biografia… dolente. L’impavido giornalista del Papersera, dopo essersi beccato una mezza ordinanza restrittiva, è infatti costretto a travestirsi per poter intervistare lo scrittore misantropo S.T. Artrek (un genio della fantascienza, ovviamente).
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La vezzosità di Priscilla è espressa da un abitino a pois che ha sempre una vaga corrispondenza con la blusa di Paperino, soprattutto per i fiocchi rossi, utilizzati anche come accessorio per capelli e decorazione per le scarpe. Di fatto questo travestimento è il più vicino alla personalità del papero, in una serie che comprende una maschera da alieno e un costume da ometto barbuto in kilt.
Impossibile non notare la rapidità con la quale l’outfit di Priscilla, non certo rimediato (la parrucca a boccoli è più lussureggiante e verosimile di quella di Brigitta de’ Paperoni), salta fuori dall’armadio di Paperino. D’altronde, dopo aver letto tutta questa lunga classifica, è davvero una sorpresa?
Verina Romagna
Immagini © Disney