“Piacere! Bambaroga!” Due parole che risuonano tonanti, come un cannone fulmine a ciel sereno. Infatti, questa vignetta ha avuto un grande impatto durante il #venerdìpapedroga. Per chi non lo sapesse, è una nostra rubrica che, come il #giovedìpiselloni, raccoglie vignette Disney decontestualizzate e ambigue. In questo caso, però, le immagini non rimandano al sesso, bensì a… “sostanze di gioia indotta non molto legali”.
In tutto questo, un personaggio ha saputo attirare l’attenzione: questo pseudo-gemello di Paperoga. Non bisogna stupirsi: costui è tutto un programma a partire dal nome stesso. Dopotutto, se contiene la parola “bamba“, che gergalmente rimanda alla cocaina, cosa potrebbe pensare un pubblico malizioso?
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Ma chi è questo individuo? E perché si chiama così? Preparatevi: presto sveleremo l’arcano che farà impallidire persino Adam Kadmon di Mistero.
Da dove arriva Bambaroga?
Innanzitutto, bisogna capire chi è il buffo figuro che abbiamo davanti e da dove proviene. La risposta si trova nella storia I Bassotti e l’incredibile multiduplicator di Enrico Faccini. Intellettuale-176 ha inventato un macchinario capace di creare copie perfette delle persone, così i bassotti decidono quindi di creare cloni di Paperone da usare contro di lui per derubarlo, ma qualcuno sabota i loro piani e la macchina produce diversi Paperoga. Ognuno di loro ha nomi diversi in base alle peculiarità (Rubinettoga, Zufologa, etc…). Uno di questi è proprio Bambaroga.
Purtroppo, questo non ci basta. Sebbene sappiamo il contesto, non si capisce perché lui abbia quel nome: semplicemente, compare in una vignetta e si presenta. Inoltre, il vestito non è molto specifico rispetto agli altri. Che sia davvero ciò che sembra? Davvero la Disney avrebbe approvato un riferimento così esplicito in una sua storia? Possibile che abbia osato fare una cosa del genere in una rivista rivolta a tutte le età?
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Ricerca etimologica
Bisogna scavare più a fondo. Partiamo dalla base: immaginate un neonato. Calmi, non abbandonate l’articolo: non sono impazzito. Dicevo, immaginate un neonato che sta imparando a parlare. Generalmente, quali lettere pronuncia in questa fase? La B, la P o la M. Sono consonanti bilabiali, ovvero, per pronunciarle, bisogna mettere a contatto tutte e due le labbra. Per questo motivo, le parole create per rivolgersi ai propri genitori sono “mamma” e “papà”. La loro origine onomatopeica (da un suono/rumore) aiuta il neonato ad apprenderle meglio.
“Ma questo cosa c’entra?” vi chiederete. Tranquilli, è un valido argomento (cit. Le follie dell’imperatore).
Esiste un’altra parola creata con questo processo: “bimbo”. Sicuramente sapete cosa significa, ma non tutti sapranno che ne esiste una variazione: “bambo“.
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Ancora meno persone sapranno che questo termine ha cambiato significato col tempo. Infatti, assieme a “infante”, il termine acquisì l’accezione di “semplice“. In questo caso, si parla di capacità mentali, che nel bimbo sono ancora poco sviluppate. Quindi, il termine “bambo” cominciò a essere utilizzato per definire una persona “sciocca“. Al giorno d’oggi, l’aver fatto un’associazione tra “bimbo” e “sciocco” mi renderebbe passabile di querela?
Un esempio storico è Il Decameron di Giovanni Boccaccio. Infatti, nella seconda novella della quarta giornata troviamo questa frase:
una giovane donna bamba e sciocca
Risoluzione dell’arcano
Nella citazione, “bamba” è la versione femminile di “bambo”. Tuttavia, in un determinato contesto linguistico, questa parola ha un valore più universale. Sicuramente, i lettori originari (o frequentatori) di Milano lo hanno capito: sto parlando del dialetto milanese. In questo caso, sarà molto frequente sentire “Sei un bamba!” per indicare “Sei uno sciocco!”
Dunque, abbiamo risolto il mistero: Bambaroga si chiama così perché… è un Paperoga più sciocco. Quindi, la sua espressione stralunata e il suo strambo vestito indicano questa caratteristica. Vi aspettavate di più? Mi dispiace di aver deluso le vostre aspettative. Ma guardate il lato positivo: considerato l’originale, questo sarebbe un Paperoga 2.0. Provate a immaginare cosa sarebbe in grado di fare: sarebbe comunque da #venerdìpapedroga.
Guido Romeo
Immagini © Disney, Panini
Definizioni: Suoni labiali | Bimbo | Bambo | Bamba
Fonti: Etimo.it | Il Decameron