Mouse, quando Topolino ci spiegava il futuro

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Se siete tra i nostri lettori un po’ più che ventenni avete certamente vissuto quell’epoca di meravigliose e continue scoperte che è stata l’arrivo di internet e più in generale il boom tecnologico e informatico in Italia. Si potrebbe parlare per ore dell’indimenticabile rumore dei primi modem, di quei vecchi cassoni che chiamavamo pc o di quanto ci si sentisse onnipotenti dopo la prima visita a un motore di ricerca. Quell’overdose di novità avrebbe potuto confondere chiunque, e proprio per questo ci venne in aiuto ancora una volta il nostro fumetto preferito. Nell’ottobre 1999 in allegato al Topolino libretto 2288 arrivò Mouse, il cybergiornale di Topolino.

Il Cybergiornale e i FantaSteam

Mouse, come scritto in un editoriale introduttivo:

è nato per guidarvi, pagina dopo pagina, alla scoperta delle meraviglie di Internet e del mondo dell’elettronica, dai computer ai videogames.

Era quindi, almeno nelle intenzioni, una sorta di rivista specializzata con articoli spesso interessanti, ma che dovevano necessariamente tener conto del target di riferimento di Topolino, con la chicca che ogni copertina riproduceva quella del libretto a cui era allegato, declinata in chiave cibernetica.

Sfogliare oggi un numero di Mouse, magari uno dei primi, permette di immergersi in un “futuro passato”. Mai come in questo caso le immagini dicono più di mille parole. Ammirate il design così plasticoso di questi lettori MP3, quasi fantascientifici a inizio millennio, preistorici ora. O la guida ai motori di ricerca, quando Google non aveva ancora divorato il mercato lasciando le briciole a chiunque altro:

Per accompagnare i lettori in questo viaggio, furono introdotti dei nuovi personaggi: i FantaSteam. Si tratta di un gruppo di spiriti digitali che viveva nel pc dell’allora direttore del Topo, Claretta Muci. Ognuno aveva un ruolo: c’era per esempio Flit, in grado di risolvere i problemi informatici, oppure Game & Over, gli spiriti delle console, esperti del mondo dei videogiochi. A partire dal terzo numero i FantaSteam sono stati anche protagonisti di one page a tema con i contenuti della rivista. La loro comicità non era forse riuscita in ogni occasione, ma interessante e apprezzabile è l’aver creato qualcosa di nuovo per un semplice supplemento alla testata principale.

I Videogiochi secondo Mouse

Potevano forse mancare i videogiochi? In ogni numero era presente un’estesa rubrica dedicata a recensioni delle ultime uscite, più un’altra sezione piena zeppa di trucchi e codici (chi è che non ha codici di venti anni fa stampati a fuoco nel cervello?). Non si trattava di articoli paragonabili alla stampa di settore, ma nella loro ingenuità ispirano ancora una certa simpatia. Qui troviamo ad esempio uno speciale sulla mitica Lara Croft anni ’90, con indicate addirittura le sue celebrate misure (quasi tutte…). A seguire un ricco speciale sulla Ps2, oggetto del desiderio di milioni di italiani dopo il successo clamoroso della prima PlayStation. Con il suo Emotion Engine con capacità di elaborazione dati estremamente superiore a quella dei migliori PC attualmente in circolazione.

Naturalmente era dedicata un’attenzione particolare ai videogiochi Disney, con ad esempio un Pippo Acropazzie sullo Skate promosso a pieni voti dalla critica del Topo e ricordato con affetto proprio in un nostro articolo.

Non di sola PKMail vive un Ventenne: l’Angolo della Posta

Quando si parla di rubriche della posta in ambito Disney c’è quasi sempre di mezzo la PKMail, che però non è stata la sola. Ogni testata anni ’90 aveva il suo rispettabilissimo angolo della posta e Mouse non era da meno. Certo, magari domande e risposte in questo caso non sono invecchiate bene come PRDQP, ma sono comunque una simpatica testimonianza dell’avvento di internet nelle nostre vite. Ed ecco quindi Andrea che vuole proprio sapere cosa è uno scanner o Massimo che sfrutta l’angolo della posta per verificare il funzionamento della sua mail.

Mouse ha concluso la sua avventura editoriale nell’ottobre del 2002 con il numero 13. C’è stato poi uno speciale di Topolino omonimo quattro anni dopo che ne condivideva in larga parte contenuti e intenzioni, ma che era orfano dei FantaSteam e, a nostro parere, anche del fascino della testata originale. Possiamo dire che questa testata un po’ ci manca, con il modo ingenuo ma sincero che aveva il nostro Topolino quando parlava di videogiochi o tecnologia? Mai come oggi si tratta di un argomento centralissimo e che interessa al target di riferimento del giornale. E allora perché non riproporre almeno una piccola rubrica periodica? Siamo sicuri che i FantaSteam tornerebbero volentieri ad aiutarci… magari con qualche giga di RAM in più.

Luca Rago

Immagini: © Disney

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