Cattivi Disney, la Top 5 (+1) dei migliori peggiori

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Tutti noi, soprattutto da piccoli, abbiamo visto e rivisto numerosi Classici Disney, amando i film d’animazione dei Walt Disney Studios. Siamo stati ipnotizzati dalle canzoni frizzanti, abbiamo riso durante le numerose gag delle spassose spalle dei protagonisti e ci siamo appassionati alle vicende dei nostri eroi. Ma soprattutto la nostra attenzione veniva calamitata dal Cattivo Disney, che con i suoi modi ambigui e le sue perfide mire ostacolava il nostro eroe Ercole, Belle o Ariel che fosse. Il contributo, l’ostacolo rappresentato dal Cattivo Disney era necessario per l’esistenza stessa della storia, per il suo svolgimento e per la crescita del personaggio. Da adulti possiamo però cogliere meglio il fascino e le sfumature di questi villain. Ci chiediamo quindi, quali sono, tra i più conosciuti e amati Cattivi Disney dei Classici, quelli più grandi, perfidi e letali? In questa personale Top 5 vi proponiamo la nostra selezione. Tuffiamoci quindi in questo viaggio nell’oscurità. 

5) Scar (Il re leone – 1994)

Scar

[…]Banzai: Già! Cosa potevamo fare… uccidere Mufasa?

Scar: Esattamente!

Il re leone è un film capace di parlare al cuore delle persone. Immerso negli stupendi paesaggi africani, il lungometraggio prende a piene mani ispirazione dalla tragedia shakesperiana Amleto per regalarci un capolavoro dell’animazione ormai senza tempo, amato dal pubblico come uno dei più grandi Classici Disney. Il Cattivo, rancoroso antagonista del giovane Simba, è l’accidioso Scar.

Il cerchio della vita

Come tutti sanno, la trama de Il re leone ruota attorno al difficile percorso di crescita e di maturazione del futuro regnante delle Terre del Branco, Simba. Il giovane principe segue le orme del padre Mufasa, maestoso e potente capo della Rupe dei Re. Ancora innocente e inesperto, Simba viene però prima usato e poi “esiliato” dal malvagio zio, che gli addossa la colpa della morte del padre. 

Scar 5

Sono circondato da un branco di idioti…

Tra i Cattivi Disney, Scar è uno dei più peculiari. Non riesce a ingannare Simba solo grazie alla sua retorica e alle sue trame mefistofeliche, ma abusando dell’incondizionato rapporto di fiducia in quanto zio e parente del piccolo protagonista. Scar è vissuto all’ombra di Mufasa, più forte e capace di lui, alimentando astio e rancore fino ad arrivare a orchestrare un colpo di stato, assassinando il fratello (e nei piani anche il nipote).

Sarò Re

Scar 3

Avete sentito? Lo ha dovuto ammettere! Assassino!

Eppure, tra Scar e Simba c’è più di un punto di contatto. Entrambi, infatti, devono fare i conti con una figura fiera e imponente, proprio all’interno della propria famiglia, Mufasa. Simba vede nel grande e a tratti intimidatorio padre un modello, da imitare e da cui apprendere. Scar al contrario macera nell’autocommiserazione e nell’invidia, sentendosi oppresso dal conciliante fratello. Malgrado Scar riesca a realizzare i suoi intenti, non riesce mai a vincere quel senso di inadeguatezza e di inferiorità nei confronti del precedente re, fino a vietare addirittura che se ne pronunci il nome. Tutto al contrario di Simba, che dopo un faticoso percorso di crescita decide di affrontare i fantasmi del passato, confrontarsi con la memoria di Mufasa per vincere e superare se stesso e le sue colpe.

Be prepared

Scar 4
Il regno di Scar assume dei disturbanti toni oppressivi e autoritari. Inoltre è un capo inetto e superficiale, tale da mandare le Terre del Branco in rovina

Scar è un nemico pericoloso. Oltre a essere un abile stratega e manipolatore, come ogni Cattivo Disney, possiede un animo traditore e vigliacco, ai danni dei suoi stessi familiari e degli amici fedeli. Grazie alla ricchezza della tematiche che la pellicola riesce a toccare, Scar è un antagonista complesso e altamente credibile, dotato inoltre di un fascino crudele e mellifluo. 

Lunga vita al re!

Scar 2

4) Claude Frollo (Il gobbo di Notre Dame – 1996)

Frollo

Io sono un funzionario pubblico! Devo andarci, ma non mi diverto neanche un momento… Ladri e tagliaborse, la feccia dell’umanità! Tutti mescolati insieme in un lieve torpore da ubriacatura…

Il racconto di un uomo… e di un mostro

Frollo 9
L’aspetto del giudice Claude Frollo è ispirato fisicamente a quello dell’attore Stewart Granger. Per la personalità invece si fece riferimento al criminale di guerra nazista Amon Göth 

  Merce rubata senza dubbio! Levategliela dalle mani!

Il gobbo di Notre Dame, nonostante non sia uno dei titoli di punta tra i Classici (almeno per il pubblico), è una perla dell’animazione Disney. Oltre a presentare per la prima volta un protagonista disabile, il lungometraggio affronta con poesia e attenzione temi complessi e oscuri: discriminazione razziale, fanatismo religioso, oscurantismo medievale, corruzione pubblica, emarginazione e infanticidio. Il personaggio che li incarna tutti è il turpe e tumultuoso antagonista, il giudice Claude Frollo.

Frollo 10


Esmeralda: Maltrattate questo poveretto come avete sempre maltrattato il mio popolo! Parlate di giustizia, eppure siete crudele con chi ha più bisogno d’aiuto!

Frollo: SILENZIO!

Frollo non è un cattivo come gli altri: è molto più umano e reale, e per questo forse il peggiore tra i Villain Disney. Incapace di provare empatia, in particolare per chi reputa inferiore, è un funzionario corrotto che abusa della sua posizione per sottomettere e perseguitare gli zingari e chi si trova ai margini della società. Non contento della sua opera pregiudiziosa, il suo odio è talmente incontenibile da travolgere chiunque e mirare addirittura al genocidio di tutta l’etnia gitana.

Là vi sta guardando Notre-Dame

Sin dalla sua prima apparizione, Frollo si manifesta come una figura opprimente e terribilmente minacciosa. La parte iniziale che lo vede protagonista è frenetica, con una crescente angoscia culminante poi nella spettacolare scena ai piedi della cattedrale di Notre-Dame. 

Frollo 3

Questo è un empio demone, voglio rispedirlo dall’inferno da cui proviene! 

La tematica religiosa viene trattata con delicatezza e cura. Alla fede onesta e caritatevole dell’arcidiacono si contrappone quella dogmatica e travisata di Frollo, che la adopera come mezzo per i suoi piani. I richiami religiosi sono continui e frequenti, dagli ambienti (ovviamente), alla monumentale colonna sonora ( l’impiego del Dies Irae ad esempio, oppure del Confiteor ), agli scontri “ideologici”.

Frollo 4

Esmeralda: Cosa state facendo?
Frollo: Stavo solo immaginando una corda intorno a questo bellissimo collo.
Esmeralda: So che cosa immaginavate!

Oltre all’odio razziale, uno degli aspetti più tormentati del giudice è il malcelato appetito sessuale che si risveglia dopo l’incontro con la coprotagonista Esmeralda. Da quel momento la lussuria ( e sì, stiamo ancora parlando di un classico Disney) prende il sopravvento e lo porta alla follia, incapace com’è di metabolizzare un sentimento positivo e spontaneo come l’amore e trasfigurandolo piuttosto in rancore e ossessione.

Frollo 6

È il fuoco, d’Inferno che brucia dentro me! Mi spinge al… disastro e non so più che far!

Luci del Paradiso/Fiamme dell’Inferno

Frollo 7

Tu sei deforme -(Sono deforme)
Sei gobbo e brutto -(E sono brutto)
E il mondo fuori la pietà non la conosce
Ma lo capisci che -(Siete la salvezza)
Che ti chiameranno tutti mostro -(Come un mostro)
Ti odieranno e rideran di te -(Sono un mostro)

Tra il rigido Claude Frollo e il puro Quasimodo c’è un abisso. Il giudice, pur prendendosi cura dell’orfano, non ha mai provato affetto per lui, e ha innalzato alte barriere tra il ragazzo e il mondo esterno, alimentando le sue insicurezze e la sua sofferenza. Solo alla fine il protagonista spezzerà (letteralmente) le catene manipolatrici del pregiudizio e dell’odio che lo legavano al padrone, per trovare infine la libertà e la piena accettazione di sé. Il film d’animazione è carico di significati e insegnamenti profondi, ribadendo ancora una volta i messaggi universali di pace e tolleranza. Oltre che a mettere in guardia contro gli estremisti che si proclamano difensori della verità assoluta.

Frollo 11

L’ora è giunta, zingara. Sei collocata sull’orlo dell’abisso. Ciononostante non è troppo tardi. Posso salvarti dalle fiamme di questo mondo, e del prossimo. Scegli me, o il fuoco! 

What makes a monster and what makes a man?

Frollo è un avversario potente, aristocratico e inserito tra i piani alti della società. Il giudice si crede puro e perfetto, capace di qualsiasi cosa per conseguire la realizzazione del suo ideale di giustizia. L’apparenza glaciale e metodica di Frollo nasconde un animo rabbioso e in tumulto, in grado di inseguire senza sosta la sua vittima e arrecare terribili danni all’intera comunità a causa della sua folle e perversa morale. Non poteva mancare in questa top sui Cattivi Disney un personaggio così profondo e oscuro, dal fascino sadico e orribile, oltre che sempre attuale.

Egli castigherà i perversi e li precipiterà in una voragine di fuoco!

Frollo 8

 

 

3) Ursula (La Sirenetta – 1989)

Ursula
Con lo splendido Classico La Sirenetta ebbe inizio il cosiddetto ciclo del Rinascimento dell’animazione Disney

Mia cara, dolce piccina… è quello che so fare meglio! Io vivo soltanto per questo, aiutare la povera gente del mare… quelli come te! Poveri indifesi, che non hanno nessun altro a cui potersi rivolgere…

In passato sono stata un po’ cattiva…

L’abilità della Strega del Mare di corrompere e soggiogare le tristi anime sole è praticamente senza pari, tra i Cattivi Disney. Ursula infatti sfrutta le intime debolezze delle sue vittime e potenziali “clienti” per sottrarre le ricchezze più care e personali, promettendo in cambio una facile e pronta soluzione grazie alla sua retorica affabulatrice. Terribilmente simile alle maghe, truffatrici e venditrici di fumo della vita reale («D’accordo?!»), si approfitta della condizione di fragilità emotiva e dell’immaturità della Sirenetta, strappandole la voce, privandola quindi della libertà. Spunto questo gravido di significati. Lo fa persino per mezzo di un contratto ingiusto, un patto leonino, ma perfettamente vincolante secondo la legge del mare poiché, in effetti, Ariel lo stringe di sua spontanea volontà.

La vita è piena di scelte difficili, non te l’hanno detto?

Ursula 2
Il character design di Ursula è azzeccato e ispirato. La scelta di idearla come una donna-polpo esprime bene la sua eleganza pigra e le sue trame viscide e tentacolari

Io la gioia darò… a chi vorrà

Ursula 3
Gli animatori nel concepire le fattezze di Ursula si ispirarono alla nota drag queen Divine. Per la Sirenetta invece presero come riferimento l’aspetto di una giovane Alyssa Milano

La scena che si svolge nell’antro di Ursula è da sempre tra le mie preferite, tra i Classici Disney. Il ritmo, la coreografia, i colori, la favella e i tempi comici della strega sono inimitabili e ipnotici, capaci di carpire completamente l’attenzione dello spettatore, tra i suoi tentacoli insidiosi e infidi.

Ariel: Ma senza la mia voce, come potrò…?
Ursula: Avrai sempre la tua bellezza! Il tuo bel faccino! E inoltre non devi sottovalutare l’importanza del linguaggio del corpo! AH!

Oltre alle battute sagaci, il punto forte dell’incontro è la dialettica manipolatrice della strega usata per blandire Ariel, facendo largo uso di luoghi comuni e ragionamenti apparentemente validi in una crescente frenesia perfida e isterica. 

Ursula 4

Dal carisma unico, la potente e pigra strega viola domina le scene in cui compare, e non solo nel memorabile finale, in cui troneggia sul mare e su tutti gli esseri viventi. Ursula entra di diritto in questa classifica dei Cattivi Disney a causa della sua raffinata indolenza, del suo acume machiavellico e non per ultime le sue straordinarie performance sofistiche e teatrali.

Ursula 5

 

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2) Ade (Hercules – 1997)

Ade

È stato un incontro… acceso

Il Dio dell’Oltretomba è con ogni probabilità il Cattivo Disney dal design più originale e unico, nonché quello dalle più spiccate doti sarcastiche. Ade è uno show-man, dalla sagace battuta sempre pronta e dalla tagliente ironia. Praticamente impossibile odiarlo o non apprezzarne lo charme cinico e i suoi sbalzi d’umore.

Ade 2
                                                 

 LO SO che lo sapete! Lo so! Ho capito, ho afferrato il concetto!

Il film d’animazione Hercules presenta un’impronta stilistica e, in particolare, un’animazione peculiare, merito dello stile caricaturale di Gerald Scarfe, che ne curò i bozzetti. Il character design dei personaggi principali risulta essere quindi molto diverso da quello impiegato tradizionalmente dai Walt Disney Animation Studios dell’epoca. Ade si presenta come una sorta di demone dai caratteri estremamente pronunciati, capo infuocato, mento sporgente e dall’affilata figura salda ma slanciata.

Ade 3

Mia piccola Meg-adorata… Cos’è successo esattamente? Credevo che avresti persuaso il guardiano del fiume a unirsi alla mia squadra per la sommossa ed ecco che mi ritrovo… sguardianato!

Promemoria per me… mutilarvi dopo la mia missione

A differenza del Dio greco originale, Ade non è un tipo taciturno, solitario e temuto da mortali e dei (anche se dovrebbero): è un istrione, abile oratore e dai frequenti scatti d’ira. Questa nuova caratterizzazione gli venne donata dopo l’interpretazione del doppiatore James Woods. Con le sue improvvisazioni («Ora Zeus, “Mister importanza “,”Mister- Hey tu, fuori dalla mia nuvola”») e rapide rimbeccate l’artista infuse nuova linfa al personaggio, che venne riscritto, come un uomo d’affari truffaldino dalla svelta parlantina.

Ade 6
                                   Stringere un Patto col Diavolo, letteralmente

Ehm, ragazzi? L’Olimpo sarebbe per di là…

Ade si colloca tra i Cattivi Disney più potenti di sempre. Essendo a tutti gli effetti un dio, è immortale e gode di innumerevoli abilità, quali ad esempio manipolare la realtà e la telecinesi e il teletrasporto. Soprattutto Ade, in quanto Signore dell’Oltretomba, ha il totale dominio sulle anime dei morti e un perfetto controllo dell’elemento igneo (la sua chioma assomiglia a un fuoco fatuo, che esplode quando è furente). Ma non bisogna farsi ingannare dalla sua simpatia e toni pacati. Ade, come una sorta di satana del mondo Disney, è anche un perfido e paziente calcolatore. Onnipotenza, carisma pungente e astuzia, tutte caratteristiche perfette per un meritato secondo posto di questa Top dei Cattivi Disney.

C’è un intero Cosmo che mi aspetta con… Hey! Il mio nome sopra!

Ade 5
                   

Menzione Speciale) Grimilde/La Strega Cattiva (Biancaneve e i sette nani – 1937)

Grimilde

In una top sui Cattivi Disney non poteva mancare l’arcigna antagonista del primo Classico Disney. La pellicola, capolavoro della storia dell’animazione mondiale, vanta diversi primati. Per esempio è il primo film d’animazione (interamente) a colori e il primo lungometraggio animato della Walt Disney Productions, oltre ad aver vinto uno speciale Academy Awards costituito da un Oscar dalle dimensioni ordinarie accompagnato da 7 statuette più piccole, consegnate da Shirley Temple.

Grimilde 2

 Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?

Una bellezza fredda e un animo crudele

Per il suo aspetto da Regina, dopo aver scartato l’idea iniziale di una regnante obesa e stravagante, si optò invece per una bellezza superba e altera, ispirandosi all’attrice Joan Crawford ma soprattutto alla statua dell’aristocratica sassone Uta di Ballenstedt, ubicata presso la cattedrale di Naumburg. La suggestiva metamorfosi in vecchia strega, dall’aspetto più caricaturale e deforme rispetto alle linee semplici e realistiche della Regina, fu ispirata dalle tante pellicole di cinema muto (horror soprattutto) che Walt Disney fece vedere alla troupe, in particolare Il dottor Jekyll del 1931 (sebbene non muto).

Strega Cattiva

The Poisoned Apple

La perfida Regina Cattiva ha fatto scuola nel mondo Disney (e non) nell’elaborazione e concepimento della perfetta antagonista, venendo presa come modello per il suo aspetto, le sue movenze e il suo stile.
Grimilde è una potente strega abile con le arti oscure, gelosa della sua fredda bellezza e intenzionata a difendere a ogni costo il suo vacuo primato. Nonostante la superficialità dei suoi intenti, è una donna astuta e vendicativa, dalla malizia malvagia e l’aspetto regale e distante come una stella pallida. Spietata con i suoi sottoposti, è crudele con la figliastra Biancaneve, tentando addirittura di ucciderla a causa della sua ossessione. Ironicamente, per raggiungere il suo scopo, grazie alle sue arti magiche e alchemiche si trasforma in un’orrenda megera, che meglio riflette la sua anima corrotta e ributtante.

Grimilde 3

[…]E per darmi la prova sicura che tu l’hai davvero uccisa, mi porterai il suo cuore. Qua dentro!

Infine, prima in classifica di questa nostra Top sui Cattivi dei Classici Disney:

 

Malefica (La bella addormentata nel bosco – 1959)

Malefica

Il primo personaggio a venirmi in mente pensando al Cattivo Disney per eccellenza. La strega/fata oscura Malefica possiede tutte le caratteristiche dell’antagonista Disney perfetto, elevate in potenza.

Bella Addormentata

Sleeping Beauty

La bella addormentata nel bosco è oggi uno dei Classici Disney più apprezzati in assoluto. Anche questo titolo presenta delle scelte stilistiche coraggiose, che gli conferiscono una spiccata originalità e un impatto visivo unico. Gran parte del merito va attribuito al pittore e illustratore Eyvind Earle, che rivestì l’incisivo ruolo di direttore artistico del film. Lo stile di Earle rifluì ne La bella addormentata, plasmandone soprattutto gli scenari e gli sfondi. Il lungometraggio a tratti può apparire come un’illustrazione in movimento, dai forti richiami all’arte gotica-prerinascimentale, e in particolare agli arazzi e ai codici medievali (come il Très Riches Heures du Duc de Berry).

Folla

Gli scenari manieristici sono impreziositi di dettagli, contrapposti alle figure geometriche precise e svettanti di alberi, rocce ed edifici. I personaggi invece presentano linee nitide più dolci e rassicuranti, mentre si muovono su sfondi riccamente decorati in un curioso alternarsi di dinamismo bidimensionale dai colori vivaci, affatto piatto. La stupenda colonna sonora è ispirata alle opere di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in particolare al balletto La bella addormentata, i cui adattamenti possono venire avvertiti palesemente nelle scene più importanti del lungometraggio.

Castello
Alcune curiosità su La bella addormentata: Malefica è stata inserita al 7 posto nella classifica dei 50 migliori personaggi di film d’animazione del sito Empire; Il battibecco sorto tra le fate Fauna e Serenella fu ispirato al reale conflitto sorto tra gli animatori nel decidere il colore del vestito di Aurora, se Rosa o Blu; infine, il Castello logo della Walt Disney Pictures è proprio quello de La Bella Addormentata, ispirato, come quello di Cenerentola, al Castello Neuschwanstein in Germania

Nomen Omen

Malefica non è un Cattivo Disney come gli altri: è l’avversario più temibile, oscuro e letale concepito dai Walt Disney Studios. La strega non agisce per tornaconto personale, per conquistare un regno o per acquisire abilità particolari: è già immensamente potente, temuta e svetta sugli altri come un essere al di là dalla legge degli uomini. Malefica è l’incarnazione dell’oscurità, Il Male Assoluto, sempre inquieto, che senza posa cerca di corrompere e soggiogare qualsiasi forma di vita, nella maniera più astuta e sadica possibile.

Malefica 3

L’unico scopo nella vita della strega, insito nella sua natura, è seviziare gli altri, obiettivo che si prefigge con somma letizia. Gli unici momenti in cui sembra essere veramente soddisfatta sono quando gode del male inferto agli altri.

Malefica 4
Naturalmente, parlando di Malefica non faremo alcun riferimento al, per così dire, discutibile live-action Maleficent del 2014. La Malefica del film, interpretata da Angelina Jolie (non ce ne voglia), è terribile, e non in senso positivo.

La natura crudele di Malefica non si palesa solo quando maledice la piccola Aurora, punendo con una condanna terribile un piccolo sgarbo, ma anche nei confronti del principe Filippo. Una volta imprigionato il giovane, la strega non è paga dei tormenti già inflitti, ma infierisce con una nuova e peggiore pena, una sevizia psicologica. Per suo diletto, il principe verrà lasciato in vita fino a quando sarà diventato vecchio e cadente, condannato a scontare un’esistenza misera e inutile, per poi rispedirlo verso il suo vero amore Aurora, in modo da poter spezzare la maledizione. Ma la risibile aspettativa di vita e l’immensa differenza d’età renderebbe impossibile il coronamento del sogno di una vita, lasciando gli amanti lacerati per il loro destino avverso dall’ultima beffa crudele.

Filippo vecchio
Questa sorta di Bad Ending trae ispirazione dalla fiaba originale di Perrault

La Signora di Ogni Male

Malefica è una sofisticata strega, dotata di enormi capacità magiche e intellettive e dalle immense potenzialità. Elegante e raffinata, non cede mai, neanche involontariamente, a momenti umoristici o piccole gag. L’antagonista è un araldo del male, un personaggio tremendamente serio e inquietante, dai movimenti raffinati e sontuosi, ma mai artificiosi. Tutt’altro che pomposa, Malefica è quanto di più lontano da un cattivo risibile e meschino: la strega ha dei modi freddi e spietati, che a volte cedono però a scatti di collera greve e devastante. Quando è compiaciuta scoppia in una roboante e raggelante risata, specialmente in lingua originale. Le pesanti vesti cadono compostamente sulla sua figura alta e snella, che nei movimenti richiamano fiamme infernali, e ha il capo coronato di due vistose corna demoniache.

Malefica 7

Malefica: Hai frugato bene la città? I boschi? Le montagne?
Orco: Sì, abbiamo frugato le montagne, i boschi… e le case… E, vediamo un po’… e tutte le culle.

La strega può essere tranquillamente indicata come la più grande e temibile avversaria nei Classici Disney, a capo di tutti i Cattivi. Persino nella serie videoludica di successo KINGDOM HEARTS Malefica riveste un ruolo di primo piano, come leader dell’alleanza dei Cattivi, ed è l’unica tra gli antagonisti disney a dare veramente filo da torcere al protagonista Sora e a rimanere al passo dell’intricato svolgersi degli eventi della saga, come un nemico attento e letale. 

Malefica 6

Ascoltate tutti quanti! La principessa, invero, crescerà in grazia e bellezza, amata da tutti coloro che la circondano. Ma… prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio, e morrà!

L’arcolaio

Oltre alla scena iniziale, due sono i momenti fulcro che è impossibile non citare, parlando di Malefica: le scene della puntura con l’arcolaio e la battaglia finale.

Aurora

Quando, in un momento di apparente calma, Malefica compare per un istante nel camino della camera da letto di Aurora, il registro cambia improvvisamente. In un crescendo emotivo, di disagio e inquietudine, lo spettatore è costretto ad assistere al procedere inerme della protagonista verso la sua fine. Gli occhi spalancati evidenziano l’assenza di volontà e piena coscienza di sé nel lento incedere di Aurora, vittima di coazione psicologica, a causa della trance indotta da Malefica.

Tocca il fuso. Toccalo, ho detto!

Aurora 2

La musica, come nel resto del film, è pienamente azzeccata, un connubio puntuale di pathos visivamente e emotivamente concorde. L’inutile e disperato tentativo delle Tre Fate non fa altro che accentuare la drammaticità della scena, con il lento e costante richiamo demoniaco della fanciulla, che si può notare in particolare all’inizio, quando, almeno nella versione restaurata, si sente distintamente invocare “Aurora!” con voce distante provenire dal camino.

Filippo

Ma la scena culmine, e probabilmente la mia preferita in assoluto di ogni classico Disney, è la fuga del principe Filippo dalla fortezza oscura della Montagna Incantata e lo scontro finale al cardiopalma con Malefica, trasformata in terrificante Drago.

Filippo 2

La Battaglia Decisiva

Filippo riesce a evadere grazie al coraggioso intervento di Fauna, Flora e Serenella, che si sono infiltrante nella spaventosa fortezza. Si danno così a una rocambolesca fuga dal ritmo serrato, mentre un’orda di orchi cerca con ogni mezzo di ostacolare l’evasione, neutralizzata in maniera spettacolare e poetica nel suo contrasto dall’ausilio magico delle Tre Fate. Malefica tuona dall’alto della sua torre, con un carisma altero e terrificante, e infine lancia la sua ultima terribile maledizione, ricoprendo di un’oscura foresta di rovi il Castello, in una scena memorabile e simbolica, del crescere insidioso di spine.

La sua tomba sarà una foresta di rovi, folta e intricata che nessuno la scovi! Ora va’! E porta nella tua spira, l’oscura forza della mia ira!

Malefica 9

Filippo falcia via, grazie alla Spada di Verità, il funesto e ingannevole roveto, ed è costretto ad affrontare la battaglia decisiva contro Malefica e tutte le forze del Male (dell’Inferno, in originale). Il momento è cruciale, appassionante oltre che simbolico.

Spine

Lo scontro tra il Cavaliere e il Drago è quanto di più classico ci si possa immaginare, ma la scena è tutt’altro che monotona e stantia. È un tripudio di colori, un alternarsi studiato di mosse e contromosse, visivamente appagante e coinvolgente.

Drago 2

Dalle verdi fiamme infernali, al ventre violaceo del Drago, alla piccola figura del Principe, ogni elemento viene sapientemente dosato nel climax crescente e infervorato dello scontro, dove in maniera efficacissima la musica e gli effetti sonori si presentano in simbiosi con le immagini che scorrono sotto gli occhi dello spettatore. Un gioiello dell’animazione, dalle forte tinte fantasy, horror e d’azione.

Adesso, principe, avrai a che fare con me! E con tutte le forze del male!

Drago 3

I Topoi Medievali

Sullo schermo prende vita così l’archetipico scontro tra Bene e Male, con il giovane cavaliere che combatte audacemente contro il demone per salvare l’innocente principessa. I richiami ai topoi medievali sono palesi, uno su tutti la leggenda di San Giorgio e il Drago. Lo scontro si presta inoltre a possibili interpretazioni affini all’ideologia cristiana.

Armi

Le armi donate da Fauna per lo scontro finale, lo Scudo di Virtù e la Spada di Verità, richiamano la figura della croce cristiana (disegnata con i bordi arricciati sullo scudo, mentre la forma stessa della spada è una croce stilizzata). Sia i particolari titoli con i quali le armi vengono presentate, sia il loro impiego simbolico nello spazzare via le tenebre della menzogna e del male (la spada si conficca nel corpo morente del Drago come una croce, è lì rimane, come una lapide) richiamano il conflitto tra luce e oscurità. La battaglia eterna tra Bene e Male, saggiamente viene interpretata in maniera laica e universale nel film d’animazione.

Il Male Assoluto

Drago

Malefica quindi assomma su di sé l’archetipo del Male. Quello che si consuma nella sua fortezza è letteralmente un sabba demoniaco, la potente strega è interamente devota alla causa delle tenebre, dell’oscurità cieca e senza redenzione. Emblematica la scena della sua morte, quando, ferita fatalmente e avendo ormai perso tutto, tenta comunque con un ultimo morso di tranciare il principe Filippo, ben conscia della sua fine.
Le sue innumerevoli abilità e la devastante potenza, la sua raggelante perfidia, la sua classe e compostezza svettano su chiunque altro. Malefica, come male assoluto incarnato, non può che essere riconosciuta come la più grande Cattiva Disney mai concepita.

Malefica 2

 

Bonus) Il Tricheco e il Carpentiere (Alice nel Paese delle Meraviglie – 1951)

Tricheco e Carpentiere

Il Tricheco e il Carpentiere fanno la loro comparsa nella storiella raccontata ad Alice da Pinco Panco e Panco Pinco. Questi due ambigui cialtroni meritano una menzione non come Cattivi Disney veri e propri, piuttosto per l’elevato tasso di bastardaggine che manifestano. Con la sua pantomima il Tricheco, aiutato dal poco sveglio Carpentiere, arriva a trangugiare le povere ostrichette, abbozzando addirittura un pianto ipocrita di pentimento. Una scena che sarà sicuramente rimasta impressa a molti.

Il fascino del Male

Infine siamo giunti a riveder le stelle, dopo un lungo cammino nelle tenebre. È difficile spiegare l’oscuro fascino del male, che ci intriga a tal punto che, sin da bambini, ci fa apprezzare personaggi che al tempo stesso temiamo. I Cattivi Disney hanno contribuito, con le loro trame e i loro colori, a farci conoscere a modo loro la realtà. Una vita composta di luci e ombre, di bene e male che si fronteggiano sempre, in un mondo che tenterà, a volte, di ingannarci e sottometterci. È questo, d’altra parte, uno dei compiti assiologici essenziali delle favole e fiabe, quello di educarci a una realtà complessa e a volte ambigua. Forse per questo motivo i Cattivi Disney sono così ricchi di fascino, perché liberi da vincoli morali e sociali, inarrestabilmente protesi verso il soddisfacimento dei propri tormentanti istinti e desideri. In fin dei conti potremmo dire che i villain delle storie ci ammoniscono, sussurrando all’oscurità celata in ognuno di noi, ricordandoci che esiste, ed è parte integrante di noi stessi.

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Antonio Manno

Immagini ©Disney

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