Quando Topolino faceva la prostituta

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

Un lato segreto di Topolino

Non capita molto spesso di sentir parlare di Topolino e sesso. Fra le tante attività svolte dal personaggio in più di novant’anni di vita, ce n’è una poco nota, e che forse il nostro preferirebbe tenere segreta: Topolino ha lavorato come prostituta.

È doveroso precisare che non stiamo parlando di un fumetto, né di un’opera ufficiale della Walt Disney Company, bensì di una flash animation, ossia un cartone animato indipendente realizzato col software Flash: Prostitute Mickey, in italiano Topolino prostituta.

Prostitute Mickey

Prostitute Mickey è stato realizzato dall’animatore e doppiatore JonnyEthco tra il 2009 e il 2014 e distribuita sul suo canale YouTube. La serie è costituita in totale da sei episodi più uno promozionale della durata variabile tra 2 e 6 minuti. Pur tenendo conto di un arco narrativo trasversale, ogni episodio è concepito per essere autoconclusivo.

Il cartone, di genere black comedy, affronta alcuni problemi sociali reali utilizzando un tono ironico e dissacrante, a volte con espedienti discutibili, per suscitare il riso ma contemporaneamente stimolare una riflessione su questi temi.

Non c’è più posto per i classici animati

Sullo sfondo della crisi economica iniziata nel 2008, l’industria dello spettacolo sta subendo un ridimensionamento. Da ogni crisi nascono nuove idee, così stanno nascendo nuovi format per il piccolo e il grande schermo: teenager che cantano orribili canzoni pop, animazioni in CGI e squallidi programmi come talk o reality show.

In questo nuovo assetto del mondo dell’intrattenimento non c’è spazio per i personaggi dei classici dell’animazione. Così, Topolino e i suoi amici vengono licenziati. I nostri amati personaggi sono così costretti a intraprendere una nuova vita: si tratta di una bieca esistenza fatta di stenti, disagi e azioni fuorilegge.

Potrebbe interessarti anche: Quando Topolino si diede allo spaccio di droga

In tutto questo, Topolino si ritrova a fare la prostituta muovendosi in un mondo che gli è ostile. La sua clientela è composta da amici e conoscenti in cerca di qualcuno su cui sfogare i propri istinti sessuali (un suo amico lo paga sei dollari per uno “Steamboat Willie”). In alcuni episodi Topolino cercherà di migliorare le proprie condizioni, finendo purtroppo vittima di una serie di circostanze umilianti.

Queste tristi maschere

Adesso che vi abbiamo delineato la trama, diamo un’occhiata più da vicino ai personaggi. A causa dei tratti parodistici dell’opera, questi si presentano come delle tristi maschere sfigurate dal degrado e dallo squallore. Molti sembrano oramai essersi rassegnati ad aver perso ogni possibilità di controllo delle loro vite, e si trascinano portando addosso i segni del loro decadimento.

Potrebbe interessarti anche: Topolino Tromba! La storia proibita dalla Disney

Topolino la prostituta in compagnia di un eroinomane Pippo ed un Paperino in carrozzella
Il celebre trio Disney in tutta la sua “magnificenza”

Pippo è un eroinomane che ricorda vagamente quello disegnato da Pazienza, disposto a compiere furti e persino omicidi pur di avere l’ennesima dose.
C’è Paperino che ha perso le gambe e per via di un male alla gola è costretto a usare un laringofono per parlare.
Paperone viene persino ritratto come un sadico pedofilo che paga la gente col fine di umiliarla in pubblico.
Minni è obesa, bloccata nel suo squallido scenario plastico fatto di menefreghismo e accidia.
Infine il protagonista, Topolino, come dicevamo, è costretto a fare la prostituta per sopravvivere.

Tuttavia il topo, a differenza degli altri personaggi, non è disposto ad accettare la sua misera condizione e aspira in tutti i modi possibili a una vita normale. Sfortunatamente deve fare i conti con una realtà dura e ostile che gli tarpa le ali e, ogni volta in cui sembra trovare una via d’uscita, sarà solo un vicolo cieco.

Una società malata…

L’idea che Topolino si ritrovi a fare la prostituta potrebbe far pensare che ci si trovi di fronte semplicemente a un cartone parodistico, nato con il semplice intento di fare del divertente nonsense con uno dei volti più famosi di sempre. In realtà è possibile cogliere numerosi spunti di riflessione che evidenziano gli aspetti decadenti della società contemporanea.

Potrebbe interessarti anche: Anche un Topolino può essere cattivo

Topolino la prostituta
Topolino si prepara ad offrire ad un suo cliente uno “Steamboat Willie”

Topolino, in questi episodi, è l’incarnazione dell’individuo che aspira al raggiungimento della felicità attraverso un lavoro onesto e pulito. Sfortunatamente questo percorso è costantemente ostacolato da una serie di eventi e misfatti che lo costringono a subire un mero susseguirsi di umiliazioni.

I suoi amici e i suoi cari lo sfruttano per conseguire i loro loschi fini, arrivando anche a gabbarlo. Nel quarto episodio, Topolino tenterà di trovare impiego in una fabbrica di scatole (gestita dal gallo Foghorn Leghorn, personaggio della Warner Bros), salvo poi scoprire che l’industria è una copertura per lo spaccio di droga.

Alla fine dei conti, il personaggio simboleggia l’innocenza (ma anche le inquietudini) degli individui che rimangono schiacciati dalle difficoltà della vita. Topolino prostituta è lo specchio di coloro che tentano in ogni modo di migliorare la loro condizione sociale, salvo poi naufragare in una tragica sorte.

… fondata sulla TV spazzatura

Accanto alla decadenza e autodistruzione che colpisce le stelle dello spettacolo dimenticate, come Topolino e i suoi amici, Prostitute Mickey affronta anche il tema della TV spazzatura.
Nel corso degli anni, in televisione sono aumentati i canali e le offerte, accompagnati da una sostanziale evoluzione di forme e linguaggi in linea coi gusti del pubblico, con un’esplosione della trash tv.

Ad esempio, vi sono innumerevoli canali dove è possibile assistere a discussioni su argomenti futili e superficiali da parte di personaggi che spesso e volentieri arrivano alle liti. I reality e talk show costituiscono il terreno fertile per contenuti di questo tipo.

Anche se in maniera velata, JonnyEthco sembra lanciare qualche frecciatina nei riguardi dell’attuale situazione della cultura dell’intrattenimento. Il trash ha guadagnato terreno, entrando spesso in rotta di collisione con programmi a sfondo culturale o film e serie tv d’autore, che rischiano di allontanarsi sempre più dai gusti del grande pubblico.

In un modo o nell’altro, l’autore di Prostitute Mickey sembra suggerire che il genere spazzatura è un riflesso della condizione di mediocrità in cui vive parte degli individui della società contemporanea.

In conclusione…

Prostitute Mickey è una serie pungente: la sua sagace ironia, spesso eccessiva, riesce a cogliere aspetti contraddittori della realtà, aspetti che ci piacerebbe poter ignorare ma che sono parte della nostra società.
Le ambientazioni a tinte oscure e tristi rendono il quadro ancor più decadente, in perfetta armonia con il messaggio che la serie vuole trasmettere.

Se siete curiosi di sapere come il nostro Topolino, sempre così puro e ottimista, si sia ridotto a fare la prostituta per sopravvivenza, qui trovate il link della serie in lingua originale, che è stata doppiata in italiano da LudoThorn.
Buona visione!

Antonio Ferraiuolo

Per l’uso delle immagini e dei link in questo articolo si ringrazia Johnny Ethco

Immagini © Johnny Ethco

Fonti: JohnnyEthco | LudoThorn

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo!

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

Ultimi articoli

Articoli correlati

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Le opinioni espresse dai singoli autori negli articoli sono a titolo personale e non rappresentano in alcun modo il pensiero dello staff di Ventenni Paperoni.

Tutto il materiale eventualmente coperto da copyright utilizzato è usato per fini educativi ai sensi dell’art. 70 della legge 633/41 sul diritto d’autore. Qualora i titolari volessero rimuoverli possono comunicarlo via e-mail e provvederemo subito alla conseguente rimozione o modifica.

E-mail: redazione@storiedipaperi.com