Ormai è storia nota: l’Eurovision Song Contest 2020 è stato annullato e sostituito con uno show alternativo non competitivo (che domani toccherà la sua vetta con il programma celebrativo Europe Shine a Light). La causa inizia per “corona” ma (purtroppo) non riguarda la birra né il copricapo di Kate Miller-Heidke. Lo show sarà comunque molto diverso dal solito Eurovision, quindi niente palazzetti stracolmi di fan in delirio, niente band in costumi pazzeschi, niente danzanti regine del trash, niente cantanti fascinosi dai muscoli più sodi di una polpetta svedese. O, quantomeno, non li vedremo scontrarsi tra loro.
Niente divertimento, quindi? Neanche per idea! Ma adesso fingiamo per un attimo che la competizione si terrà, che il Calisota faccia parte dell’Unione Europea di Radiodiffusione e che debba sfidare gli altri paesi, lottando fino all’ultima chitarra in playback. La selezione è aperta, la top 5 dei musicisti di Paperopoli è schierata, fra i giornalisti aleggia una sola domanda: «Tu chi manderesti all’Eurovision?»
5. Gonna Sammer
I numerosi rumor a proposito della cantante hanno avuto conferma dal suo manager, che ha commentato inoltre “l’originalità è sopravvalutata”. A presentarsi per l’Eurovision non è infatti la vera Gonna Sammer (iconica diva a sua volta vagamente ispirata a Donna Summers), bensì la sua sosia e imitatrice Paperina. Scelta del tutto ragionevole, per le dinamiche del Song Contest. Ogni anno, infatti, metà dei paesi concorrenti propone le proprie versioni locali di Madonna, Beyoncé o Britney: la nostra “Gonna Sammer paperopolese” può forse sottrarsi alla gara?
La serie Mai dire Quack e la storia Paperina e i dettagli da star, di Stefano Enna e Stefano Turconi (Minni Mag. 87, 2000), sono stati il suo trampolino di lancio. L’unica piccola critica rivolta alla diva tarocca, ovvero di non saper cantare neppure Siam tre piccoli porcellin, è stata facilmente liquidata. La condizione principale per dare fuoco al palcoscenico dell’Eurovision è, ora e sempre, un look favoloso.
4. Messer Gastone
a cura del nostro inviato speciale Manuel Bacca
Fortunatissimo menestrello di lungo corso, Messer Gastone ha debuttato tra le pagine di Paperino il paladino di Carlo Chendi e Luciano Bottaro (Topolino 247-248, 1960). Originario di Portus Delfini, sfavillante località turistica riconducibile all’odierna Portofino, sarebbe secondo alcuni il fondatore della scuola genovese.
Il diretto interessato tuttavia, intervistato dal settimanale Canzoni&Tenzoni, ha fatto sapere di sentirsi più vicino ad altre correnti musicali. Predilige il rock’n’roll, genere con il quale debutterà all’Eurovision Song Contest, mentre i suoi punti di riferimento sono Domenico Modugno e Adriano Celentano, dei quali è solito reinterpretare i successi.
Messer Gastone ha inoltre affermato di rivedersi nel “Sarracino” della tradizione napoletana, pur prendendo le distanze dal titolo, poco consono per un cavaliere che ha sfidato e battuto i predoni orientali grazie alla sua inossidabile ugola. Essa è al servizio del cavallo di battaglia Il tuo schiaffo è come un rock.
Idolo delle pulzelle d’ogni ducato e reame, c’è da giurare che straccerà chiunque al televoto. Sarà abbastanza fortunato da convincere anche le giurie?
3. I Paperinikiss
Il pubblico di Paperopoli li ha conosciuti come i Crock, un quartetto pop-rock-punk-casual che ha dato scandalo nella vicenda di Paperinik contro i re del rock (scritta da Giorgio Pezzin e disegnata da Massimo De Vita su Topolino 1316, 1981). Con la loro “musica esplosiva”, tale da consumare “quattro paia di strumenti a testa ogni sera”, le loro imprevedibili esibizioni e il loro assurdo abuso di luci laser, chiunque li riteneva già favoriti per l’Eurovision.
Purtroppo l’increscioso scambio di persona fra la Banda Bassotti e i componenti del gruppo ha pregiudicato l’ammissione dei Crock al festival. L’Unione Europea di Radiodiffusione ha infatti ritenuto l’atto di derubare il pubblico un po’ troppo controverso per lo spirito della competizione. I Crock si ripresentano dunque come i Paperinikiss, ispirandosi non solo alla teatralità dei Kiss, ma soprattutto ai concetti di lealtà e giustizia che Paperinik protegge a Paperopoli e che l’Eurovision promuove fra i popoli.
2. Brigitta & i musicisti rimbalzati
Trionfatrice al Festival dei Cuori e dei Fiori di Paperopoli, Brigitta minaccia (teneramente) di dominare anche l’Eurovision con quello che la stampa ha definito “il tormentone d’amore definitivo“. La sua vittoria, riportata in Zio Paperone e il tormentone d’amore di Giorgio Salati e Luca Usai (Topolino 3193, 2017), secondo i critici dovrebbe garantirle un’automatica selezione al concorso internazionale.
I capisaldi delle più grandi canzoni dell’Eurovision ci sono tutti: la parola “amore” nel testo, una perfetta sicurezza nel cambio di tonalità, una messa in scena talmente colorata e accattivante da essere giusto un filo ossessiva.
In base alle regole, Brigitta dovrà ridurre a un massimo di cinque performer la sua band di accompagnamento, composta con i “musicisti rimbalzati” dal Festival dei Cuori e dei Fiori. Ma la nostra artista ha già le idee chiare su chi portare con sé. Stando a lei, infatti, sarà Paperon de’ Paperoni il capo della delegazione paperopolese all’Eurovision, e in quanto tale avrà l’onore di accompagnarla nei lussuosi gala del concorso.
1. Paperoga
«Non c’è altro da aggiungere» dichiara la stampa unanime, «Paperoga è l’Eurovision!» Cantautore, innovatore, suonatore di pifferotrombone tambureggiante e maestro del bel canto, Paperoga ora riparte dalle origini, per esporre sul palco internazionale la tradizione musicale del Calisota. La sua canzone abbraccia il glorioso genere folk paperopolese, imperniato sul classico Vieni, vieni, maialino di Dinamite Bla, e vi unisce la modernità e l’innovazione del Paperoga che conosciamo e amiamo. Il risultato è lo stile che l’artista definisce “canzone popolare muta“.
Come imitare questo stile? Intervistato in merito, Paperoga garantisce che in realtà sia alla portata di tutti. È possibile far pratica con lo studio di Paperino in “Che musica è questa? di Dick Kinney e Al Hubbard (Topolino 462, 1964). Ci aspettiamo quindi di ammirare, nella platea dell’Eurovision, la visione di un esercito di fan con il maglione sollevato fin sopra il becco.
Sono questi i 5 musicisti di Paperopoli che manderesti all’Eurovision? Quale fra loro sceglieresti per rappresentare il Calisota?
La parola al pubblico!
P.S.: Tanto comunque vincerà la Svezia.
Verina Romagna
Grazie a Manuel Bacca, Antonio Manno, Alessandro Giacomelli, Mattia Del Core e Giulia Nicoli!
Immagini © Disney – Panini