Ogni nostalgico lettore di Topolino adora Indiana Pipps, l’intrepido avventuriero nonché archeologo modellato sulle fattezze di Indiana Jones e ideato dall’autore italiano Bruno Sarda.
Il personaggio ispirato a Indiana Jones, come molti ricorderanno, ha esordito nel 1988 nella storia Topolino & Pippo in: I predatori del tempio perduto. Da allora, lo strampalato ma affascinante cugino di Pippo è diventato un personaggio ricorrente dei fumetti Disney, prendendo parte a numerose avventure.
Fra le tante apparizioni, vogliamo farvi soffermare su una delle migliori storie che lo vede come protagonista, e cioè Indiana Pipps all’inseguimento della stella verde.
Pubblicata su Topolino 2069 nel 1995, la storia è un piccolo gioiello di Bruno Sarda, che dà spessore al personaggio di Indiana Pipps, insieme ai disegni pieni di volume di Roberto Vian.
Oltre al rimando al film All’inseguimento della pietra verde (1984) di Robert Zemeckis, la particolarità di questa storia è la comparsa di un nuovo personaggio: Giada, una ragazza carismatica, attraente e in grado di lasciare il segno.
Il vero amore di Indiana Pipps
Molti sono abituati a pensare che Indiana Pipps abbia solamente due amori: la Gippippa, l’indistruttibile fuoristrada che lo accompagna in ogni missione, e le Negritas, liquirizie immangiabili per tutti tranne che per lui, ma che nonostante questo desideriamo assaggiare fin dalla prima volta che le abbiamo viste.
In realtà Indiana Pipps, proprio come il suo (quasi) omonimo creato da George Lucas, finisce spesso per invaghirsi di qualche personaggio femminile. La lista è lunga e parte da un sentimento non ricambiato per Clarabella, passando per la sua attrice preferita Lara Sol e per altre donne.
Se sono molti i personaggi ad aver fatto girare la testa a Indiana Pipps, si tratta spesso di un’attrazione non ricambiata o comunque di una relazione poco approfondita.
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In All’inseguimento della stella verde invece, il rapporto tra Indiana Pipps e Giada è posto al centro della storia, al punto che, per quanto non sia diventata un personaggio ricorrente, potremmo considerarla come il più grande amore di Indiana.
Perché Indiana Pipps (e il lettore) si è innamorato di Giada
La relazione che si instaura fra i due personaggi è in grado di coinvolgere i lettori anche grazie all’attenta caratterizzazione di Giada, curata nei minimi dettagli. Nel corso della storia, infatti, il personaggio si evolve sia da un punto di vista della personalità che dell’aspetto estetico.
All’inizio la conosciamo come una semplice e timida restauratrice. Il carattere modesto e l’atteggiamento composto si riflettono nel suo abbigliamento: capelli raccolti, abito lungo, grandi occhiali, piccole perle alle orecchie. All’interno delle singole vignette, lo spazio occupato da Giada è relativamente piccolo.
Spinta dai malviventi a entrare in azione al seguito di Indiana Pipps, la donna subisce una trasformazione completa: non solo si rivela intraprendente e temeraria, ma questo corrisponde a una rivoluzione del suo aspetto.
Roberto Vian dà forma visibile alla nuova indole del personaggio: le linee che definiscono Giada sono più dinamiche, al vestito si sostituiscono dei più comodi jeans e una giacca larga, lenti a contatto ed enormi, appariscenti orecchini. I capelli le esplodono letteralmente, invadendo le vignette. Ora è lei a occupare l’intera scena.
L’effetto su Indiana Pipps è dirompente, al punto che arriverà addirittura a chiederle di sposarlo.
“Tu sei una fata” le dice l’esploratore quando la vede per la prima volta dopo la trasformazione. La definisce “la sua fata” anche nelle battute finali poco prima di scoprire che… (attenzione spoiler!)
…lo è per davvero, e che la Stella Verde non era altro che la punta della sua bacchetta magica.
La ricerca della Stella Verde
Per chi si fosse perso la storia, facciamo un piccolo ripasso sulle origini del personaggio.
La vita tranquilla di Giada, un’antiquaria di un piccolo paesino francese, viene sconvolta da un collezionista senza scrupoli, Paco Ordoñez, che costringe la donna a vendergli una rara gemma custodita nel negozio di famiglia: la Stella Verde.
Nel tentativo di riottenere la pietra, Giada parte per il Venezuela, dove incontra e si allea con Indiana Pipps, già sulle tracce del perfido collezionista.
(Attenzione Spoiler!)
Dopo un periglioso viaggio nella giungla sulle tracce del criminale, Indiana e Giada raggiungono la villa di Ordoñez. La Stella Verde viene recuperata ma, in una fuga rocambolesca, viene persa di nuovo e divorata da un caimano.
I due ripartono in cerca della pietra, sempre attraverso la giungla, fino all’apice della storia: recuperata la gemma dall’animale, Giada rivela tutta la sua forza, neutralizzando i nemici grazie alla magia.
La donna può finalmente tornare alla sua vita tranquilla ma, a causa delle leggi della magia però, è costretta a rifiutare l’amore di Indiana Pipps e i due se ne vanno per strade diverse.
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Due maestri all’opera
Il valore di Indiana Pipps: All’inseguimento della Stella Verde è riconoscibile nel connubio tra i due autori, Bruno Sarda e Roberto Vian. Come già detto quando abbiamo parlato dell’evoluzione grafica di Giada, in questa storia è possibile cogliere una perfetta sinergia tra l’intento dello sceneggiatore e la descrizione per immagini resa dal disegnatore.
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La trama coinvolge l’animo e l’interesse del lettore, sviluppandosi attraverso più generi: romanticismo, avventura e mistero – proprio come nei classici film di Indiana Jones.
I paesaggi, dalla Francia al Venezuela, sono molto suggestivi, così come i personaggi e le dinamiche con cui si rapportano tra di loro sono verosimili.
Anche in questo possiamo riconoscere la mano di Roberto Vian che ha tracciato sfondi ricchi di dettagli, abitati da personaggi dominati da espressività incisiva e gestualità dettagliate.
Linee dal tratto più o meno pesante corrispondono, rispettivamente, alla materialistica malvagità di Ordoñez e dei suoi scagnozzi e alla genuina bontà (e ingenuità) dei protagonisti.
Ma quindi… perché leggere questa storia?
Cercate questo Topolino in solaio, sotto il letto, in cantina… ovunque, ma andate a leggere questa storia se non l’avete ancora fatto.
Quanto detto fin qui dovrebbe avervi invogliato a voler fare la conoscenza di Giada con i vostri occhi. Tante parole che avremmo potuto riassumere in breve: questa storia ha gli elementi che hanno reso indimenticabili la maggior parte delle storie Disney: una storia d’amore, rocambolesche avventure e un pizzico di magia.
Un’opera completa con l’unico difetto di un finale rapido, quasi aperto, che ti fa desiderare di leggere subito un sequel che non c’è realmente stato.
Una storia di Indiana Pipps dove per una volta il personaggio trova una controparte in grado di tenergli testa, e non è il suo acerrimo nemico Kranz ma una sua alleata e, forse, qualcosa di più.
A distanza di anni, per noi, questa storia resta un piccolo gioiellino, sempre piacevole da leggere e rileggere.
Dario Pezzotti, Mattia Comincini
Immagini © Disney
Fonti: Inducks