Star Wars in becco e piume
Dopo la prima puntata dedicata a Neon Genesis Evangelion, torniamo a immergerci in un altro affascinante e complesso universo e a immaginarlo popolato dai nostri paperi preferiti. Lo facciamo con il solito spirito: senza prenderci troppo sul serio e con profondo rispetto per questi mondi e i personaggi che li abitano. È un gioco, un divertissement che tradisce il nostro amore per le storie che ci hanno cresciuto e mai smetteranno di farlo.
La parodia che immaginiamo oggi ha a che fare con un microcosmo adorato e celebrato a ogni latitudine: quello di Star Wars.
Tanto tempo fa, in una Paperopoli lontana lontana…
STAR QUACKS
La musica trionfale che mette i brividi a ogni visione fa da sfondo alla consueta didascalia inclinata che si perde nello spazio, e via che si comincia.
Cast
Paperon de’ Paperoni: Anatrin Skyquacker/ Darth Scrooger (Anakin Skywalker/Darth Vader)
Perché: c’è poco da discutere: il protagonista dell’epopea spaziale è indiscutibilmente il Paperone della Saga. Bambini volenterosi e pieni di carattere con ambizioni che superano il limitante orizzonte di nascita, tanto l’uno quanto l’altro, ispirati da maestri e mistiche prospettive, partono per un viaggio sfidando se stessi e il mondo.
Carattere irruento, intuito sopraffino, potenzialità enormi, la volontà di essere sempre il migliore: Paperone affronta le avversità con il suo obiettivo fisso, è un abilissimo pilota di qualsiasi mezzo, soffre il distacco dalla madre, vive un amore complicato, combatte e alla fine raggiunge il suo obiettivo: essere il più ricco. Ma a che prezzo?
Esattamente come Anakin, che nella sua bramosa fame di potere e riconoscenza perde di vista quasi tutto e muta in un essere costantemente alimentato da rabbia e dolore. Simbolo di questa condizione è per entrambi un edificio: il castello di Vader su Mustafar (che abbiamo visto in Rogue One), luogo in cui l’odio ha preso definitivamente possesso del suo animo dando vita al potente Sith, e il Deposito sulla collina Ammazzamotori, vessillo di ricchezza ma anche tragico teatro della distruzione di una famiglia. Sarà proprio la famiglia a risvegliare in entrambi la scintilla sopita a lungo, dando luogo a una nuova e definitiva rinascita. Il più duro dei duri, il più furbo dei furbi, il Prescelto. Una parabola esaltante per due personaggi dal fascino clamoroso.
Paperino: Duck Skyquacker (Luke Skywalker)
Perché: per forza di cose, Paperino è Luke. Legato profondamente ad Anakin, da un legame di sangue e non solo, ha un contributo fondamentale nella sua redenzione. Paperino ha il carattere giusto per interpretare il protagonista della trilogia originale: è fondamentalmente buono, impulsivo, molto legato alla famiglia. Spesso è sopraffatto dalle emozioni, ma quando tira fuori il carattere e la volontà poche cose possono fermarlo. È il degno discendente del Clan.
Della: Deila Skyquacker (Leia Skywalker)
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Perché: è la sorella di Paperino, chiaramente. E da lui è stata per moltissimo tempo separata, proprio come è capitato ai rampolli di Anakin. Ma le analogie non finiscono di certo qui: come la principessa cresciuta su Alderaan, Della è combattiva, energica, caparbia. È pure un ottimo pilota (buon sangue non mente) e costituisce con Paperino e Paperone un potenziale trio di avventurieri eccezionali. Sia Leia che Della vivono inoltre una maternità complicata, la prima in costante conflitto con il figlio, la seconda soffrendo un lungo distacco dai suoi gemelli.
Gastone: Glad Solo (Han Solo)
Perché: il papero fortunello condivide con il contrabbandiere una buona dose di spacconaggine e l’irrefrenabile voglia di farsi bello agli occhi altrui. E pure la buona sorte! Non dimentichiamo che Han vince il Millennium Falcon al gioco e che esce illeso da una quantità di situazioni decisamente critiche. I dadi dorati appesi all’interno della nave (che nella nostra versione potrebbe chiamarsi Millennium Fortune) stanno a testimoniare questo concetto: in un modo o nell’altro, Han e Gastone se la cavano sempre. E viste le resistenze da parte di Paperina, ripiegare sulla cugina non è poi un’idea così malvagia…
Pico de Paperis: Obi-Wan Pikobi (Obi-Wan Kenobi)
Perché: per un ruolo così complesso e affascinante, il plurilaureato ci sembra il candidato adatto. Probabilmente difetta un po’ in forza combattiva, ma in quanto a saggezza non ha nulla da invidiare al vecchio Jedi. È una figura autorevole, elegante, preparata. Sia Paperone che Paperino lo tengono in considerazione con rispetto, in quanto depositario di un grande sapere e mediatore esperto in situazioni delicate. E poi, essendo originario delle Alpi austriache, sta più in alto di chiunque altro.
Paperoga: Paperoda (Yoda)
Perché: tra i due c’è una certa analogia basata sull’imprevedibilità. Il papero col pon-pon sembra spesso completamente fuori dal mondo e la sua mente appare imperscrutabile; il Maestro Jedi allo stesso modo è misterioso e si esprime in modo bizzarro. Tutti e due sotto l’apparenza grottesca nascondono una prospettiva spesso stupefacente, capace di ribaltare la visione delle cose e di costituire paradossalmente un insegnamento di grande fascino.
Paperone/Anakin non ha mai nascosto di mal sopportarlo, al contrario di Paperino/Luke, che dal cugino/maestro ne subisce di tutti i colori ma senza poter fare a meno di essergli sinceramente affezionato.
Archimede e Edi: AR-P1 e 3-D1 (C-3PO e R2-D2)
Perché: i due inseparabili droidi, come l’inventore e l’aiutante lampadina, sono i protagonisti di svariati siparietti comici (penso a molte gustose tenpagers barksiane) e riflettono bene le controparti anche presi singolarmente: l’uno alto, allampanato, non un cuor di leone e spesso trascinato suo malgrado in situazioni concitate (da cui esce un po’ per caso e un po’ perché effettivamente tonto non è); l’altro compatto, testa tonda, linguaggio scarno, pieno di risorse e talvolta insolente, toglie le castagne dal fuoco spesso e volentieri a tutti con la sua intelligenza pratica. Questi sono i droidi che stavamo cercando.
Qui, Quo e Qua: Quiquòqua (Chewbacca)
Perché: Il leviatanico wookie lo vedremmo bene interpretato dai tre Q uno in testa all’altro. Al di là delle ragguardevoli dimensioni così raggiungibili, i tre unendo le forze esaspererebbero molte della caratteristiche del peloso copilota del Falcon: grande disponibilità, acume, sensibilità, un legame incredibilmente affettuoso con Leia/Della, senso pratico. Una sorta di Giovane Marmotta XXL.
Doretta Doremì: Goldie Dorettala (Padmé Amidala)
Perché: il tormentato amore mai vissuto appieno, che travolge Paperone/Anakin nell’età della ricerca della consapevolezza. La Stella del Polo, come la regina di Naboo, ha un carattere spiccato che nasconde numerose insicurezze, e vive con Paperone una storia così autentica e così strozzata da far male. L’orgoglio e la fame di ricchezza dell’argonauta non concedono mai al sentimento di scorrere libero, e lasciano spazio a rimpianti e ferite. Allo stesso modo, la risoluta senatrice, abituata come Doretta a destreggiarsi con combattività in un mondo molto maschile, vive l’amore proibito con Anakin sotto la costante minaccia dell’irrequieta ambizione del Cavaliere Jedi. Per nessuna delle due donne c’è un immediato lieto fine.
Rimane il rimpianto, solo parzialmente sopito, di due storie d’amore troppo travolgenti e così potenzialmente salvifiche da risultare, alla fine, distruttive.
Capitan Bassotto Cuornero/Nonno Bassotto: Sheev Blackheart/Darth Beagle (Sheev Palpatine/Darth Sidious)
Perché: per il ruolo cardine del Lato Oscuro c’era bisogno di un villain che avesse a che fare con il protagonista in fasi diverse della sua crescita. Il leader e capostipite dei Bassotti affronta il giovane Paperone sul Mississippi divenendo un tassello fondamentale della sua crescita, ed è uno dei fulcri della resa dei conti molti anni dopo, quando per l’ultimo del Clan de’ Paperoni giunge il momento della rinascita. Al di là dell’aspetto senile, Nonno Bassotto è un abile stratega e uno spietato e organizzato calcolatore, come ha modo di dimostrare ad esempio in Qualcosa di veramente speciale di Don Rosa. Una minaccia temibile e costante nell’epopea del papero più ricco del mondo.
Nonna Papera: Elvira Lars (Beru Lars)
Perché: lapalissiano l’accostamento tra la zia che cresce Luke e la nonna di Paperino. Entrambe accudiscono i rispettivi nipoti con amore e dedizione in un luogo tranquillo e dalla fisionomia contadina.
Piumina O’ Drake: Downy Skyquacker (Shmi Skywalker)
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Perché: la madre adorata. Tanto Paperone quanto Anakin sono legatissimi alla figura materna, fiero baluardo protettivo nell’indigenza infantile di entrambi. Paperone apprende nel peggiore dei modi la dipartita di Piumina, e lascia scorrere tutto il suo dolore e la sua rabbia in uno dei momenti più toccanti e potenti della Saga. Anche per il giovane Skywalker la morte della madre è un punto di non ritorno: le radici del suo profondo malessere si innestano anche in questo istante. Piumina e Shmi sono donne miti ma risolute, che nella sofferenza, nella schiavitù, nella povertà proteggono il loro bambino e gli ricordano di essere fiero di quel che è.
Ciccio: Lardo Calciccian (Lando Calrissian)
Perché: il letargico cugino ci sembra perfetto per interpretare l’indolente e vanitoso amico di Han Solo. Amico che si fa soffiare la nave più veloce della Galassia, che non si fa troppi problemi a consegnare Han e compagnia al nemico: non proprio un campione insomma. Ma neppure una pessima persona: sia Ciccio che Lando in fondo hanno un cuore, e se il primo è spesso disponibile a dare una mano, anche il secondo dà un contributo non indifferente alla causa della Resistenza.
Filo Sganga: Sganga the Hutt (Jabba the Hutt)
Perché: gli affari sono affari! L’unico degno del ruolo del gangster di Tatooine non può che essere il traffichino più sgangherato del Calisota, corpulento, avido, viscido e poco oculato nei suoi investimenti tanto quanto l’originale. Merita sicuramente il premio di personaggio più sgradevole e appiccicaticcio della nostra parodia.
Bum Bum Ghigno: Bum Bum Binks (Jar Jar Binks)
Perché: inopportuno. Da sempre è questo l’aggettivo che al dentone di Corrado Mastantuono si associa più facilmente. E inopportuno fino allo sfinimento è il Gungan che diviene senatore. La presenza di entrambi è spesso foriera di problemi o complicazioni, e ultimo ma non ultimo a unirli è anche la costruzione incredibilmente simile del nome.
Banda Bassotti: Beagle Trooper (Clone Trooper)
Perché: i cloni che dopo l’ordine 66 diventano di fatto le truppe dell’Impero e costituiscono il primo nucleo degli stormtrooper non possono essere che i Bassotti, tutti uguali, numerosi, spesso con una gran voglia di menar le mani (ma una pessima mira) e non proprio delle cime. Se poi pensiamo che il grande orchestratore di questa formazione altri non è che Nonno Bassotto/ Darth Beagle, il mosaico si compone magicamente.
Intellettuale-176: Basso Fett (Boba Fett)
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Perché: generato a partire dallo stesso materiale genetico dei fratelli, l’aspetto di Intellettuale-176/Basso Fett effettivamente non differisce da quello di qualunque altro Bassotto/Clone. L’invecchiamento non accelerato e il mancato lavaggio del cervello ne fanno però un individuo capace di spiccare per arguzia e buone trovate, un vero e proprio genio del crimine capace di destreggiarsi abilmente nel sottobosco criminale e di porsi come minaccia molto più concreta di tutti i suoi simili. Schivo e solitario, compare di rado ma quando lo fa ruba inevitabilmente la scena.
Clan de’ Paperoni: Ordine Jedi
Perché: Paperon de’ Paperoni è l’ultimo del Clan. Ma alle sue spalle veglia una famiglia che affonda le sue radici nei secoli e nelle solenni tradizioni degli avi. Il Clan con tutti i suoi mistici rappresentanti si presta bene a interpretare quello che in Star Wars è l’ordine Jedi: una schiera di maestri e cavalieri che più o meno concretamente si manifestano e sostengono le tribolazioni di apprendisti, padawan e cavalieri, ultimi rappresentanti e portatori del vessillo del lato chiaro della Forza.
Un universo sconfinato
Sappiamo bene di aver tralasciato un grande numero di personaggi, dalla quasi totalità di quelli della trilogia sequel a moltissimi secondari che avrebbero meritato un posto. Ma siamo consapevoli di quanto sia sterminata questa incredibile Galassia e di quanto sia impossibile pensare a un compendio completo di corrispondenze. Lanciamo anzi la palla a voi: quali personaggi avreste voluto vedere? E a quali rappresentanti del mondo papero li avreste affidati? Attendiamo curiosi il vostro contributo.
Che la Forza sia con voi!
Stefano Buzzotta e Mattia Del Core