Lo Spot Disneyland del 2018 con protagonista un piccolo papero intento a emulare Paperino ha fatto il giro del mondo e, ancora oggi, fa vibrare le corde del nostro cuore. Rilasciato nel periodo natalizio, lo spot di Disneyland Paris fu un successo senza precedenti, principalmente per il carattere emozionale trasmesso dalla pubblicità. Come mai ha avuto così tanto successo? Avrebbe ottenuto lo stesso risultato con Topolino?
Il video dello Spot Disneyland con protagonista Paperino
Prima di immergerci nella nostra analisi, riguardiamo ancora una volta (con estrema tenerezza) lo spot Disneyland.
La storia narra le vicende di un anatroccolo che, un giorno, trova un albo Stories, sulla cui copertina è raffigurato Donald Duck. Il piccolo sfoglia il fumetto, osserva le tavole, si riconosce in questo personaggio, lo emula, si sente protetto tra le pagine delle sue avventure. Poi la cruda realtà fa il suo gioco malevolo: il libricino finisce nelle profondità scure di uno stagno.
Sconsolato e rassegnato, l’anatroccolo sembra voler abbandonare ogni speranza di riavere un dono così prezioso, finché non arriva l’incontro con il suo eroe, proprio nel parco a tema di Parigi.
Perché lo spot Disneyland ha funzionato con Paperino (e non con Topolino)?
Ancora oggi, molti di noi fanno fatica a guardare la pubblicità senza versare qualche lacrima. Pianti che, probabilmente, non ci sarebbero stati nel caso in cui, al posto di Paperino, fosse stato usato Topolino.
Oh, sia chiaro fin da subito: non affermo tutto ciò a cuor leggero. Non faccio parte della schiera di persone che urlano “Topolino amico delle guardie” e “Che perfettino!”. Anzi, sono appassionato e affascinato dai polizieschi di Mickey, e riconosco un valore nevralgico a questa figura. Solo che c’è una granitica differenza con il suo collega papero: l’empatia.
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Prendiamo le caratteristiche peculiari di Topolino: intrepido, curioso, coraggioso, pianificatore, risolutivo, intraprendente. Insomma, siamo di fronte a un personaggio totalmente positivo. Un personaggio che, nella sua perfezione morale, si mostra come un modello ordinario per tutti, un simbolo da seguire e ammirare, qualcuno da cui possiamo prendere appunti. Un leader, di fatto, che riesce a percorrere strade impegnative con audacia e determinazione.
Tuttavia Topolino resta “solo” questo, una dimensione che non appartiene a Paperino: squattrinato, pigro, sfaccendato, sfortunato, irascibile, inconcludente, indebitato, ma anche volenteroso, testardo e amorevole con i suoi nipotini, Qui, Quo e Qua, che cresce con pazienza e cura nonostante tutti i casini della vita. Più che un modello, Paperino è uno stile di vita, un eroe moderno.
Paperino stesso è la chiave del successo
Cosa voglio dire con questo? Forse si è già capito: Paperino siamo noi, sono io, sei tu. Je suis Paperino. La differenza sostanziale che intercorre tra il Topo e il Papero sta tutta qui: il primo è il modello ideale di onestà e coraggio, il secondo è un modo di vivere reale, concreto e tangibile, che accomuna la stragrande maggioranza delle persone che abita le società occidentali.
Non è un segreto, non si tratta di una formula scoperta per caso: Paperino è ciò che più si avvicina a un essere umano vero e proprio. È molto più semplice e umanamente comprensibile vestire i panni del marinaio invece che quelli del detective. È un tratto tipico che, nel corso degli anni, ha permesso a Paperino di ritagliarsi un proprio universo, lontano da Topolino e Pippo.
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Lo spot Disneyland Paris riesce a orchestrare un’empatia incredibile grazie all’uso della figura più emozionale del proprio roster, che fin dall’inizio dello spot riconosciamo come nostra: un papero che fa ridere, piangere, arrabbiare e commuovere. Che chiama in causa tutti i sentimenti umanamente riconoscibili.
La conferma ci arriva dallo stesso protagonista del corto: fin da subito, il piccolo anatroccolo mostra con gioia e fierezza la sua tendenza emozionale verso Paperino, imitandolo con pose e versi. Insomma, in questo caso, senza Paperino, il sentimento non s’ha da fare.
Qual è la canzone dello spot Disneyland?
Sono stati in molti a chiedersi come si intitolasse il brano dietro lo spot Disneyland. La risposta è Sean Christopher – The Impossible Dream, cover dell’omonimo brano di Mitch Leigh e Joe Darion.
Fonte immagine: Imperoland | Spetteguless