Il primo episodio della terza stagione del reboot di DuckTales, Challenge of the Senior Junior Woodchucks!, è andato in onda lo scorso 4 aprile facendo ripartire sui canali TV Disney, dopo 7 mesi di pausa, le avventure di Zio Paperone e della sua famiglia.
L’episodio ha visto come protagonisti il nipote di Paperino Qui e Violet Sabrewing, nuovo personaggio ideato specificamente per il reboot: i due hanno dovuto affrontare un lungo percorso a ostacoli per ottenere un nuovo riconoscimento da Giovane Marmotta.
Un avvenimento così importante per qualunque membro del gruppo scout ideato da Carl Barks non poteva che attirare un gran pubblico di genitori desiderosi di vedere il successo dei propri figli, e così è stato.
Introduciamo i papà
A inizio episodio possiamo infatti vedere Della Duck che, con indosso la sua vecchia uniforme da Giovane Marmotta, incoraggia il figlio Qui. Oltre a lei e ai genitori di Tonty e BOYD, possiamo notare anche una coppia di personaggi che possiamo pensare essere i genitori di Violet per il piumaggio e il comportamento (fatto fra l’altro confermato a fine episodio) ma, più che il loro aspetto fisico, di particolare interesse sono le loro magliette. Ciascuna porta infatti la scritta “Io sto con papà” (I’m with dad) con tanto di frecce che si indicano l’un l’altra.
Una conferma esplicita non solo del sesso dei due personaggi, entrambi uomini, ma anche del rapporto amoroso che intercorre fra loro in quanto genitori di Violet.
Una presa di posizione, questa, non nuova per la serie di DuckTales, il cui staff creativo da sempre mira a diversificare il più possibile i propri personaggi: basti pensare alla gamba prostetica di Della Duck o al nuovo background culturale di Fenton, pensato in linea con quello del suo doppiatore di origini portoricane Lin-Manuel Miranda.
La genesi di questa prima coppia gay
Sono pienamente consapevole che l’abitudine di creare rappresentanza queer attraverso genitori e personaggi che rimangono sullo sfondo sia un problema, e noi (il team creativo ndr) ci siamo trovati intrappolati in molte relazioni romantiche eteronormative durante lo show, per via dei rapporti preesistenti di molti personaggi (Paperone e Doretta, Paperino e Paperina, Fenton & Gandra) e per tutte quelle difficoltà che si incontrano nel tentativo di apportare dei cambiamenti a personaggi Disney già conosciuti. Ma questa non è una scusa sufficiente.
Così scriveva nel 2019 sul suo tumblr lo sceneggiatore e co-produttore esecutivo di Ducktales, Frank Angones. Continuava poi riflettendo su come questa prima coppia gay non fosse comunque abbastanza:
Abbiamo fatto un buon lavoro nel rappresentare una maggiore diversità razziale e persone con delle limitazioni agli arti, ma non abbiamo fatto ancora abbastanza in merito alla rappresentanza LGBTQ+. Ci sono tematiche e idee che abbiamo e vedremo presto, che trattano di tematiche espressamente LGBTQ+, ma c’è sempre un’opportunità per fare molto di più; non voglio una facile via di fuga ed un biscotto per aver detto “Guardate quest’unica cosa che abbiamo fatto”.
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Un mondo variegato
Sembra insomma che l’introduzione della prima coppia gay della storia di Ducktales non sia per lo staff un semplice escamotage narrativo per diversificare il proprio ricco cast, ma un sintomo del loro desiderio di creare un mondo tanto multiforme e variegato quanto quello reale, senza però caricare eccessivamente la già diversa (e decisamente fuori dagli schemi) famiglia Duck-McDuck. È importante, infatti, non rendere questi personaggi delle macchiette caratterizzate dal solo orientamento sessuale, ma che questo aspetto sia una delle tante componenti di una personalità più ampia.
Un desiderio questo che, come ha fatto notare la storyboarder Samantha King in un suo Tweet, non sempre si allinea alle priorità della casa madre, ma che non per questo verrà abbandonato in futuro.
Filippo Mairani
Immagini © Disney