Se vi nominassi la serie di corti animati Silly Symphonies (Sinfonie Allegre) penso che solo uno sparuto numero di affezionati fan si ricorderebbe di che si tratta.
Forse sarebbero ancora meno quelli che collegherebbero le Silly Symphonies a Paperino e a molte importanti tappe del mondo dell’animazione.
E invece una relazione c’è, e anche molto importante.
Scopriamo il perché.
Che cosa sono le Silly Symphonies?
Le Silly Symphonies (Sinfonie Allegre in italiano) sono una serie di corti animati prodotti dalla Walt Disney Productions dal 1929 al 1939, per un totale di 75 cortometraggi.
In Italia furono trasmessi nei cinema a partire dal 1930, subito dopo i lungometraggi insieme ad altri corti animati.
In questi corti non esistono personaggi fissi e la loro caratteristica principale è il protagonismo assoluto della musica.
Perché questa scelta? Per scoprirlo torniamo indietro nel tempo all’origine delle Silly Symphonies.
Siamo nel 1928 e il mondo ha appena conosciuto il sonoro nei film.
Walt Disney, amante dell’innovazione, comprende da subito il potenziale di questa novità per l’animazione.
Così realizza lo stesso anno il celebre corto Steamboat Willie, terza apparizione sullo schermo di Topolino e primo cartone animato a raggiungere una perfetta sincronia tra suono e immagine.
Le Silly Simphonies nascono immediatamente dopo, con l’arrivo di Carl Stalling alla Walt Disney come direttore musicale dell’animazione. Il suo ruolo era occuparsi della musica sotto ogni aspetto: esecuzione, composizione, direzione. Stando alle fonti fu infatti proprio Stalling a suggerire a Walt di creare un cartone animato dove fosse l’azione a seguire la musica e non viceversa. Voleva dunque che tutto il processo creativo dell’animazione iniziasse dallo spartito musicale e che la musica non avesse più un ruolo secondario, di accompagnamento e sottofondo, ma bensì un ruolo da protagonista (e da musicista non posso che approvare pienamente una tale intuizione).
Fu una scelta insolita, ma che si rivelò vincente. Solitamente la musica veniva realizzata in funzione del contenuto del film, e non viceversa: accadde anche nel già citato Steamboat Willie, e in generale era questa la filosofia della serie principale Mickey Mouse.
Come veniva realizzato un corto delle Silly Symphonies?
Il procedimento di creazione di uno dei corti Disney di questa serie è davvero affascinante.
I passaggi fondamentali prevedevano la composizione della musica, la registrazione e infine il passaggio agli animatori.
Come avveniva il passaggio dalla musica all’animazione?
Per realizzare le Silly Symphonies Stalling sperimentò per primo un sistema di scrittura della partitura (bar sheets) direttamente sullo storyboard.
In questo modo la musica, registrata in precedenza, era visibile agli animatori battuta per battuta. Essi la ascoltavano mentre realizzavano gli sketch di ogni frame.
Veniamo al dunque: cosa c’entra Paperino con le Silly Symphonies?
Walt Disney, sin dal primo cartone della serie (La danza degli scheletri del 1929), si sbizzarrì con le sperimentazioni.
Da grande innovatore quale fu, Disney fece delle Silly Symphonies il suo spazio speciale per mettere alla prova nuovi processi, nuove tecniche, nuovi personaggi, nuove storie. Il tutto per portare l’arte dell’animazione a un livello sempre più alto.
Anche gli animatori avevano molta più libertà creativa non essendo vincolati dalle necessità di lavorare con un unico personaggio, ma potendo avere a che fare con personaggi e musiche sempre nuovi e diversi.
È proprio in uno di questi corti che farà il suo esordio Paperino!
Il personaggio di Paperino apparve infatti per la primissima volta nel corto La Gallinella Saggia del 1934, diretto da Wilfred Jackson.
In questo corto la protagonista è una gallina che cerca di farsi aiutare nel raccolto da due grandi pigroni. Indovinate chi è uno di questi scansafatiche?
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Il nostro amato antieroe per eccellenza infatti non fa proprio una bella figura: è il vicepresidente del Circolo dei pigri, che ha come presidente Meo Porcello, e si distinguerà insieme all’amico proprio per la notevole pigrizia.
Dopo la sua prima apparizione, Paperino apparirà in moltissimi altri corti e strisce a fumetti.
Piano piano conquisterà la sua indipendenza rispetto ad altri personaggi, fino a diventare il papero che conosciamo oggi.
Le Silly Symphonies sono state importanti anche per il personaggio di Pluto.
In uno dei 75 corti – Solo Cani, 1932 – è protagonista assoluto dell’azione senza il suo padrone Topolino.
Le innovazioni introdotte
Come detto più sopra, Walt Disney sfruttò il format delle Silly Symphonies per sperimentare molti di quelli che diverranno elementi cruciali per la storia dell’animazione.
Ricordiamo qui brevemente i principali:
1. Colore
Subito dopo l’introduzione del suono Walt Disney passò al colore nei suoi cartoni animati, chiedendo l’uso in esclusiva fino al 1935 del nuovo processo Technicolor a tre colori.
Fu così che nel 1932 uscì il corto Flower and Trees, il primissimo a utilizzare il procedimento a tre colori.
Fu un enorme successo, al punto che agli Oscar 1932 venne aggiunta la categoria “Miglior Cortometraggio Animato” proprio per premiare Fiori e Alberi.
Si trattò di un passaggio fondamentale per il riconoscimento dell’animazione come espressione artistica elevata.
2. Profondità di campo
La multiplane camera fu utilizzata per la prima volta nel 1937 nel corto The Old Mill.
Si tratta di una macchina da ripresa verticale a piani multipli in cui animazioni e scenografie erano posizionate a diverse altezze.
Tutto ciò dava un senso di profondità e di tridimensionalità sconosciute all’epoca.
Il Vecchio Mulino fruttò a Disney il suo sesto premio Oscar.
3. Animazione di figure umane
Il primo tentativo di animazione di una figura umana anatomicamente corretta e proporzionata fu nel corto Goddess of Spring.
Si trattava di una sperimentazione in vista del primo lungometraggio Biancaneve e i sette nani.
Walt non fu particolarmente soddisfatto del risultato e obbligò i suoi animatori a seguire delle lezioni di anatomia.
4. Caratterizzazione dei personaggi
Nel corto Three Little Pigs vediamo infine una maggiore e più credibile animazione dei personaggi.
Inoltre, per la prima volta, appariva un discreto numero di personaggi, ognuno con una personalità ben definita e in grado di restare impressa nelle menti degli spettatori.
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Il successo
Le Silly Symphonies non passarono inosservate.
I progressi attuati da Walt Disney furono tali da assicurargli ben 7 premi Oscar consecutivi per il miglior cortometraggio di animazione a partire dal corto Flowers and Trees (il primo a colori) del 1932.
Un record raggiunto solo negli anni quaranta e cinquanta dalla serie Tom & Jerry della MGM.
Le Silly Symphonies hanno segnato un punto cardine nella storia dell’animazione e forse anche per questo hanno ispirato molti altri grandi successi, tra cui i Looney Tunes (1930) e le Merrie Melodies (1931) della Warner Bros che, come il loro nome fa intendere, si rifanno liberamente ai loro predecessori disneyani.
La storia delle Silly Symphonies mi ha fatto riflettere.
È un segnale molto chiaro che a volte fare una scelta controcorrente può rivelarsi un successo, ma non solo.
Un altro importante insegnamento riguarda la musica.
Con la musica gli animatori sono stati in grado di creare qualcosa di speciale e irripetibile, dimostrando che la stessa può rivestire un ruolo impareggiabile nel migliorare la carica emotiva e la dinamicità di un’animazione.
In più le Silly Symphonies sono state terreno fertile per tante innovazioni, che a partire da un singolo corto sono diventate canoniche.
Non male per quello che doveva essere inizialmente un esperimento, no?
Voglio salutarvi con uno dei miei corti preferiti (oltre ovviamente a quello di esordio di Paperino): Music Land del 1934, un susseguirsi di peripezie amorose liberamente ispirate a Romeo e Giulietta di Shakespeare, dove l’isola del Jazz e la terra della Sinfonia si scontrano e incontrano archi e fiati (eternamente in lotta anche nella vita reale) in questo tripudio musicale.
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Giulia Satta
Immagini © Disney
Fonti:
https://web.archive.org/web/20070222171110/http://www.disneyshorts.org/miscellaneous/silly.html#