Debiti, debiti e ancora debiti
Essere pieni di debiti non rende certo la vita semplice: lo sa bene Paperino, che ne ha una lunga lista.
In molte storie lo vediamo alle prese con orde fameliche di creditori, che, per veder saldati i loro conti, impegnano il papero in tragicomici inseguimenti. Questi arrivano persino ad assediarlo sotto casa, costringendo il povero Paperino a studiare qualunque genere di sotterfugio pur di non scontrarsi con l’ira dei suoi persecutori.
Il più incallito dei creditori è Paperon de’ Paperoni, nonché l’unico che riesca a far valere le sue ragioni su Paperino grazie alla famosa lista dei debiti. Questo tormentone italiano funge spesso da punto di partenza nelle storie in cui i due paperi sono protagonisti. Il copione è più o meno sempre lo stesso: Paperone scopre dell’esistenza di un tesoro o deve affidare un lavoro a qualcuno (gratis, s’intende). Paperino è il candidato perfetto, sebbene questi sia restìo ad accettare le proposte lavorative. Ecco allora che il vecchio miliardario sfodera la lista dei debiti, disegnata spesso come un rotolone dalla lunghezza incalcolabile.
Ma quanto è lunga la lista dei debiti di Paperino?
È una domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta, a cui è quasi impossibile rispondere. La lista dei debiti è in continua crescita, a causa dei danni provocati da Paperino e degli affitti arretrati. Sappiamo solo che, probabilmente, il totale ammonta a una cifra con otto zeri o superiore.
Nella storia Paperino e le fotocopie R. R., Paperone mostra al nipote la fantomatica lista, con le cifre scritte a caratteri cubitali: se sommiamo i numeri visibili, il totale è pari a 914.350 dollari (dollaro più, dollaro meno). Senza tenere in conto le altri voci della lista che rimangono nascoste, il debito si aggira dunque intorno al milione!
Ma la vera domanda è: quali sono le origini della lista? O meglio, qual è il primo debito contratto da Paperino?
Anche questi sono degli interrogativi a cui è difficile rispondere, essendo influenzati da scelte narrative che variano in base agli sceneggiatori. Secondo Paperino e il primo della lista, il primo debito sarebbe stato contratto in età adolescenziale, dopo aver distrutto il palcoscenico di un teatro. Anche Marco Rota, nella celebre storia Buon compleanno, Paperino!, conferma l’idea che la lista sia nata per far fronte ai disastri combinati dal papero (si annovera, fra gli altri danni, l’affondamento di un transatlantico).
In Paperinik e l’indistruttibile lista invece, Paperino racconta di aver contratto il primo debito da piccolo, chiedendo allo zio un dollaro per un gelato. Questa visione cela un leggero velo di ironia: anche Paperone ha costruito la sua fortuna a partire da un dime, la Numero Uno: ironicamente, anche Paperino ha dato inizio alla sua lista con una semplice monetina. Due vite parallele che hanno preso strade diverse.
Come si dice: “A volte ritornano”
Che la lista dei debiti di Paperino sia indistruttibile è un dato di fatto. Nonostante i suoi sforzi, Paperino non riesce nell’intento di far pareggiare i suoi conti. Anzi, la lista ritorna sempre alla fine della storia, in varie forme e più esosa di prima.
Indimenticabile la scena in cui Paperino divora la lista di fronte gli occhi impassibili dello zio. Si potrebbe dire che per una volta lo sfortunato papero è riuscito a non cedere al ricatto di Paperone – peccato che lo zio gli serva come “contorno” un dischetto contenente tutti i debiti.
Paperino e la seconda occasione è un’altra storia incentrata sulla questione dei debiti. La vincita di un milione di dollari è la svolta che permette a Paperino di ripagare tutti i suoi creditori, estinguendo la famosa lista.
Per Paperino è l’inizio di una nuova vita: si carica di una vitalità che lo porta persino a trovarsi un lavoro, pur di mantenere la sua condizione di papero libero dai debiti. Per sfortuna, però, la distruzione di un mercantile e di una petroliera (dei quali Paperone era proprietario) ristabilisce lo status quo precedente.
Ma la lista dei debiti di Paperino è davvero malvagia?
La già citata Paperinik e l’indistruttibile lista ha il merito di mostrare la lista dei debiti sotto una nuova luce. Se Paperino è impossibilitato a liberarsi dal suo tormento, forse Paperinik può: con tutta la sua abilità e le superarmi a disposizione, potrebbe porre fine ai tormenti economici del suo alter ego civile. Eppure, neanche il vendicatore mascherato riesce nell’impresa.
Perché? Semplicemente perché non vuole: sarebbe contrario ai suoi principi da supereroe.
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Non è una scelta semplice, ma il dilemma di Paperino avrà fine grazie a un sogno, in cui la lista appare come un essere senziente che spiega al papero (e a noi lettori) il vero scopo della sua esistenza.
La lista dei debiti di Paperino serve a far avvicinare zio e nipote. Paperone sarà pur sempre un duro, ma in fondo anche lui ha dei sentimenti, che però esterna a modo suo. La lista è lo strumento di cui il miliardario in palandrana si serve per avere con sé Paperino nelle sue imprese. Si fida del nipote e spera anche di allontanarlo dal rischio di trascorrere una vita vuota e piatta e di responsabilizzarlo.
La lista dei debiti di Paperino, dunque, non è totalmente malvagia. Non stiamo parlando soltanto di una cifra da saldare: è uno strumento con cui i due paperi cementificano il loro rapporto. Paperone, dopotutto, rappresenta una figura quasi paterna per Paperino e, come un buon padre, cerca di infondere fiducia nello sfortunato nipote – anche se questo significa adottare metodi un po’ rudi.
Antonio Ferraiuolo
Immagini © Disney – Panini Comics