Sono uscito stasera ma non ho letto l’oroscopo

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L’oroscopo, si sa, è solo un gioco. Ormai sono (o dovrebbero essere) finiti i tempi in cui si crede all’esistenza dei piani astrali. Corrado Mastantuono, in Zio Paperone e l’oroscopo improvvisato, ce lo fa notare per bocca (scusate, “becco”) dello stesso Paperoga. Eppure, le rubriche dedicate esistono ancora oggi e in molti le seguono. Da dove deriva questa tendenza? Sicuramente, le motivazioni possono essere molteplici, come la superstizione o la semplice abitudine. Di per sé è un male? Non necessariamente.

Da un certo punto di vista, la storia è chiaramente una presa in giro nei confronti dei contenuti delle previsioni. Creare dei pronostici “pescando a caso” delle frasi ne è la chiara dimostrazione. «Più è insensato, più piace» dice Paperino, ed è vero. Il motivo è semplice: leggendo quell’insieme bislacco di parole, i lettori non comprendono immediatamente  che siano insensati. Piuttosto, tendono a dare una loro interpretazione, anche se forzata.

Analfabeti funzionali oroscopo
                                                                        Analfabeti oroscopali

Ed è qui che entra in gioco il fulcro della storia. La gente crede sulla fiducia a ciò che i protagonisti hanno scritto. Eppure, quando si ritrovano nei guai, la soluzione arriva dall’utilizzo dell’oroscopo come incentivo. Questo risvolto ci dimostra che l’oroscopo, in fin dei conti, ha una sua utilità. Sebbene non sia la voce della verità, può essere comunque utilizzato come spunto dal quale partire per capire quale decisione prendere. L’importante è non prenderlo troppo sul serio.

Possibile scopo oroscopo

Oltre all’interessante riflessione sopra riportata, è bello vedere come Mastantuono ha realizzato questa storia. In primis, si respira quell’aria tipica delle vicende del Papersera. Ritroviamo Paperino e Paperoga come giornalisti imbranati e combinaguai, così come la presenza autoritaria e tirchia dello zio Paperone. Inoltre, l’autore riesce a condire il tutto con il suo stile irriverente e le battute sagaci. Possiamo vedere, ad esempio, l’attualizzazione e lo spernacchiare l’avarizia del direttore del Papersera, che per non pagare gli astrologi porta i nipoti a dire «Ti paghiamo in visibilità»

Mi ricorda qualcosa
                                                 Mi ricorda qualcosa...

Chiaramente non si tratta di una storia dai contenuti elaborati, ma il pretesto di base è stato sviluppato egregiamente e la vicenda diverte quanto deve. In sintesi, se queste sono le premesse per un nuovo ciclo di storie del Papersera, possiamo confidare in un futuro roseo.

Guido Romeo

Immagini © Disney – Panini Comics

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