Quando pensiamo alla versione televisiva dei nostri personaggi Disney preferiti non possiamo certo dimenticarci dei cartoni classici.
Parlo di quelli che allietavano le nostre domeniche mattina e che hanno fatto divertire almeno 4 generazioni di bambini (e non), e un fattore che ha determinato il nostro amore incondizionato verso questi cortometraggi magici è sicuramente la sigla, o meglio, le sigle: pezzi musicali spesso di un minuto scarso, che senza dubbio sono penetrati nella nostra mente, e che rimarranno sempre nei nostri ricordi.
In questo articolo parleremo della sigla della serie Donald Duck, andata in onda dal 1937 al 1959 e composta da Oliver Wallace.
Da notare come musica e sonorità siano perfettamente in linea con quei tempi, ma talmente accattivanti da essere gradevoli anche a distanza di 70 anni. E il testo? Beh, incomprensibile per la maggior parte di noi bambini italiani, ma in realtà estremamente semplice e significativo dato che non era nient’altro che una descrizione del carattere di Paperino, condito con un pizzico di ironia.
Vediamo qui di seguito cosa dice, riprendendo anche l’analisi del personaggio dell’animatore degli anni ’30, Fred Spencer.
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Who’s got the sweetest disposition?
Chi ha l’indole più dolce?
In effetti viene quasi da ridere ad associare l’aggettivo “dolce” all’attitudine di Paperino. Come afferma l’animatore Fred Spencer, la sua migliore caratteristica è proprio il suo atteggiamento spavaldo, esibizionista e vanaglorioso, e infatti Paperino è molto sicuro di sé e spesso si vanta delle (rare) cose in cui è riuscito (anzi, a volte anche di quelle in cui NON è riuscito).
Salvo poi, ovviamente, infuriarsi quando qualcuno (come Zio Paperone) non crede alle sue parole.
One guess – guess who!
Un solo tentativo – indovina chi!
Who never, never starts an argument?
Chi non inizia mai, mai una discussione? Esattamente come detto prima, Paperino non esita mai a mettersi a discutere con qualcuno, specialmente se viene criticato o denigrato. Leggendarie sono le sue discussioni, condite spesso con insulti memorabili, con Paperone, Gastone e anche col suo amico-rivale Topolino nelle serie animate. Ma il nostro papero preferito non esita nemmeno a sfogare tutta la sua ira anche contro i nipotini, sebbene alla fine recuperi spesso il suo atteggiamento paterno verso di loro.
Who never shows a bit of temperament?
Chi non mostra mai un po’ di caratteraccio? In questo punto, la sigla di Paperino utilizza un termine ben preciso: temperament. Fred Spencer definisce Paperino “quick-tempered”, ovvero “irascibile”, e quale parola potrebbe definire meglio il nostro marinaretto? In qualsiasi situazione avversa, la reazione di Paperino è prevalentemente rabbiosa. Su questa particolarità si basa gran parte dei corti animati di Walt Disney, in cui solitamente una situazione sfavorevole si trasforma in catastrofe proprio per colpa della reazione esagerata di Paperino.
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Who’s never wrong, but always right?
(Yeah?)
Chi non ha mai torto, ma sempre ragione? Come afferma anche Fred Spencer, Paperino ha una grande opinione di sé e si prende molto sul serio. Difficilmente accetta di essere contraddetto, specialmente da persone di cui ha poca stima (come, ancora una volta, Zio Paperone, almeno nell’interpretazione di certi autori). Ma perfino con Paperina, l’unica che riesce forse ad ammansire il suo carattere, cerca spesso di mantenersi fermo nelle sue convinzioni.
Purtroppo per lui solitamente si sbaglia, come tra l’altro afferma anche Don Rosa, nell’ultima frase della Saga di Paperone.
Who’d never dream of starting a fight?
(That so?!)
Chi non sognerebbe mai di iniziare una rissa? Questo è l’aspetto forse più iconico del carattere di Paperino. Quando si infuria, assume spesso la sua classica posa da combattimento, mostrando i pugni al malcapitato di turno per poi lanciarsi alla carica. Sfortunatamente per lui, i suoi attacchi vanno sempre a vuoto, e finisce per farsi del male da solo, come ben sa l’amico Topolino contro cui Paperino non riesce mai ad avere la meglio.
Who gets stuck with all the bad luck?
Chi si deve accollare tutta la sfortuna? La cattiva sorte di Paperino è qualcosa di proverbiale: qualsiasi cosa cerchi di fare, irrimediabilmente andrà a finire male. Sempre. E qui, nella parte finale, la sigla di Paperino non è ironica ma afferma una cosa ben precisa: Paperino è il più iellato del mondo perché, mai come nel suo caso, la sfortuna ci vede benissimo. Ma, dietro questa particolarità, si cela un aspetto positivo del suo carattere. Perché anche se fallisce una, dieci, cento, mille volte, Paperino non si arrende. Ritenta e ritenta. E se proprio quella cosa non dovesse andare può sempre tentare con qualcos’altro, sperando sempre che possa essere la volta buona.
No one… but Donald Duck!
Yeah!
Nessuno… se non Paperino!
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Federico Ravagli
Immagini © Disney