Oltre vent’anni da quei pomeriggi dopo scuola passati su Italia 1
I Pokémon sono diventati a tutti gli effetti ventenni, anche per il nostro Bel Paese.
Il 10 gennaio 2000 fu infatti trasmessa su Italia 1 “Pokémon, scelgo te!“, la prima puntata di un anime destinato a diventare iconico per tutti i ventenni e i trentenni di oggi.
Tra merendine e succhi di frutta, televisioni a tubo catodico e game boy, i Pokémon sono certamente uno dei capisaldi della generazione millennial. Uno di quegli elementi di unione che si ricordano con un nostalgico sorriso, come per esempio Dragon Ball, i Simpson, le VHS… o Topolino, i cui personaggi celebriamo ogni giorno sui nostri social. E se vi dicessi che esiste un punto di contatto tra Disney e Pokémon?
Dai Cicciomon ai Kukemon: le singolari parodie Disney dei Pokémon
Il fumetto Disney è da sempre estremamente ricettivo nei confronti dell’attualità: ne sono testimonianza la presenza di vip, le parodie, gli argomenti sempre al passo coi tempi. Poteva dunque esimersi dal trattare la peculiare materia dei mostriciattoli tascabili, oggi franchise più redditizio del mondo?
Esistono infatti ben 2 storie che li parodizzano: “Paperino e la mania dei Cicciomon” (del 2001) e “Battle Beasties” (2000), tradotta in italiano come “L’invasione dei Kukemon“. Entrambe ben rappresentano la pokémania, fenomeno dilagante in Occidente proprio in quegli anni.
Nel primo caso, i Cicciomon sono solo un mezzo per narrare un messaggio diverso: i mostriciattoli sono l’ossessione di Qui, Quo e Qua e Paperino fa di tutto per sradicarla. I disegni dei para-pokémon sono infatti stilizzati, molto semplici e buffi, proprio perché non sono direttamente loro il fine della narrazione. La beffarda storia di Carlo Gentina e Andrea Maccarini è un modo per raccontare la vera e propria alienazione che una passione può produrre, declinata attraverso il riferimento ai Pokémon perché…era esattamente quello che stava accadendo ai bambini di quegli anni. Nella storia si fa riferimento soprattutto al marketing del franchise, che riguardava letteralmente qualsiasi prodotto di consumo.
Nel secondo, invece, i Kukemon non sono solo bestie di fantasia, ma esistono davvero e invadono Paperopoli, rendendo tutti gli abitanti novelli allenatori. La storia, di produzione danese e disegnata dal cileno Vicar, si configura come una vera e propria parodia del mondo dei Pokémon: i mostri che Qui, Quo e Qua ammirano sulle carte da gioco sono in realtà gli abitanti di una dimensione parallela. La vicenda assume quindi dei contorni molto meno ironici della storia di Gentina, risultando più avventurosa e ponendo l’attenzione sulle stesse creature.
Le storie Disney sono anche e soprattutto uno specchio della realtà, e il fatto che proprio in quegli anni (2000 e 2001) ne siano state dedicate ben due ai Pokémon è una sincerissima cartina tornasole che parla, soprattutto… di noi. Difficile dimenticare l’esaltazione intorno ai Pokémon nei primi anni del 2000, impossibile scordare la marea di prodotti marchiata con il loro brand.
La pokémania è però, tutt’oggi, ben lungi dall’arrestarsi. Recentemente è uscito il nuovo capitolo della saga, Pokémon Spada e Pokémon Scudo, e proprio ieri, durante un Pokémon Direct, è stato annunciato un Pass di Espansione per questi stessi giochi, oltre che un porting dei gloriosi Mystery Dungeon.
Chissà che non venga voglia a qualche autore di rimettersi al lavoro per far affiancare nuovamente i nostri Paperi dai mostriciattoli tascabili…
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Mattia Del Core
Immagini © Disney