Dolci preziosi e cenoni problematici: I Grandi Classici Disney n°48

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GCD 48

Natale ormai è passato, il nuovo anno è iniziato e tutti riprendono lentamente le proprie attività. Ma, prima che la befana si porti via tutte le feste, cercate un modo per acciuffare e conservare gli ultimi soffi della magia del natale? Leggete I Grandi Classici Disney n°48, attualmente in edicola.

Zio Paperone e il “dolce” Natale (Panaro-Del Conte)

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Il numero esordisce con Zio Paperone e il “dolce” Natale. Il Natale ormai è agli sgoccioli, e tutti sono indaffarati con le spese e i regali dell’ultimo minuto. Paperone invece con sommo gaudio conta i guadagni provenienti dalla consumistica festa, quando i nipoti, portando decorazioni e un mini-abete usati, lo avvisano dell’imminente concorso culinario. Chi riuscirà a cucinare il miglior dolce natalizio originale incasserà 10.000 dollari. I Bassotti cercheranno quindi di approfittarsi dell’avidità del vecchio papero inviando 176-761 camuffato da Bud Yno. Il finto pasticcere con la scusa di cercare lavoro viene messo ai fornelli (gratis naturalmente) per l’ideazione del nuovo dolce.

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I bassotti interverranno di continuo con divertenti gag per distrarre Paperone dall’attività del fratello, che riuscirà addirittura a trafugare un sacchetto di diamanti sfruttando il dolce a forma di Babbo Natale. Nella fuga, il tintinnate Babbo finisce tra i dolci in concorso e ricompensato col primo premio. Quando i tre sono pronti a darsela a gambe col maltolto però scoprono che i dolci verranno donati ai bimbi poveri della città

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I bassotti, magia del natale, sono toccati nell’intimo e cedono di buon cuore il premio ai bisognosi. Il “dolce” di questa storia, più che dal goloso omino barbuto, mi sembra rappresentato dal notevole cambio d’animo degli antagonisti, che assai raramente si discostano dalla caratterizzazione abituale. Accenna a un’infanzia difficile, fatta di povertà e privazioni, mai narrata prima dai bassotti. Tant’è che gli stessi, mossi da una spinta empatica, solidarizzano con gli sfortunati ragazzini appena apparsi. Lo stesso Paperone, ormai lontano dal vecchio rancoroso del ’47, dona spontaneamente il dolce con la sua “ricca” farcitura. Una storia che in questo Grandi Classici Disney n°48, senza pretese, ci racconta un semplice e divertente favola natalizia, ma con una morale di fondo.

Paperina e il cenone natalizio (Kirsten de Graaff, Mau Heymans)
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Proponendosi come una sorta di seguito del capolavoro Paperino e il ventino fatale, la storia vede Paperina indaffarata con il cenone di beneficenza. Non avendo venduto però abbastanza biglietti per la raccolta del denaro necessario affiderà tale compito ai due cugini, promettendo al vincitore un posto accanto a lei a tavola per quella serata speciale. Ovviamente questi faranno di tutto, colpi bassi compresi, per ottenere l’agognato premio

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Le citazioni a Shacktown sono chiare, così come l’ispirazione generale della storia, che coinvolgerà il duro Paperon De’ Paperoni, i nipotini e addirittura Babbo Natale. La prima parte della storia, quella caratterizzata dal parapiglia dei due cugini di nuovo antagonisti e dal problematico cenone risulta piuttosto insipido. Per fortuna l’ultima parte dà un deciso assist alla prima, concentrando il succo della vicenda e salvando Paperina e il cenone natalizio dall’anonima mediocrità a cui sembrava condannata, pur non essendo neppure paragonabile all’opera a cui fa riferimento.

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Paperino e la Scommessa (Del Connell- Bob Moore)
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I Grandi Classici Disney n°48 ci offrono inoltre questa vecchia storia, del lontano 1952. Paperino dopo una botta in testa si crede suo Zio Paperone. Proprio come aveva immaginato, si sostituisce a lui nelle spese natalizie e al posto dei micragnosi sacchetti di caramelle si dà alla pazza gioia in regali luculliani. Lo scambio di personalità è quindi insolito e solo parziale: l’avarizia del taccagno sembra essere riservato solo per il nipote, cioè Paperino stesso a cui riserva una misera cravatta da 25 cent.

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Ritornato nei propri panni, Paperino dimentica quanto successo, lasciando grattacapi al ricco zio che dà di matto per lo scambio di persona. Il finale è però lieto, lasciando Paperino a una divertente punizione per una scommessa e l’eccessiva rigidità esercitata nei confronti dei piccoli nipoti. Una storia scorrevole e di piacevole lettura.

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Le altre storie
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Tra le altre storie ristampate su questo numero dei Grandi Classici Disney n°48 troverete anche la super classica Paperino e il Natale natalizio, di cui avevamo già parlato nello speciale dei consigli della redazione (con un Martina raramente così zuccheroso), Gambadilegno e il Natale speciale, in cui Panaro ritorna a parlarci di Babbi Natale preziosi, cambiando però scenario da Paperopoli a Topolinia e rendendo Gamba protagonista di una toccante e realistica problematica. Infine una menzione merita Minni in: Una volpe per amica. La topolina salva una volpe da un gruppo di aristocratici cacciatori. Tra le due nasce un legame speciale, destinato però a causare disastri a causa dell’istinto selvaggio della creatura boschiva. Questa ottima e dolce storia, disegnata da Cavazzano, tratta argomenti come la tutela della fauna e l’amore genuino che può sorgere tra uomo e animale.

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L’indice delle storie
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Immagini © Disney – Panini Comics

Antonio Manno

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