Oltre i classici Disney: 7 celebri film d’animazione per Natale

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Siamo già nel periodo dell’anno dedicato ai Film da Natale, e la programmazione di ogni emittente televisiva setaccia nel proprio archivio il classico Disney da rilanciare in queste giornate invernali. Basti pensare che la curva di Google comincia a impennarsi unicamente per 2 motivi: All I Want For Christmas is You e i film da guardare a Natale.

Ma le famose pellicole della casata Disney non sono le uniche che impreziosiscono ogni anno le nostre festività natalizie. Quest’oggi, quindi, in occasione dell’Off Topo Day, vi consigliamo ben 7 opere cinematografiche non appartenenti al mondo di Topolino e ugualmente incredibili da guardare durante le feste.

1) We’re Back! 4 dinosauri a New York (1993)

“Rotola giù per la Preistoria e canta insieme a me”. Non sarà la sigla di Ducktales, ma sicuramente questa canzone è ancorata profondamente nella nostra memoria. We’re Back! A Dinosaur’s Story è un film d’animazione del 1993, diretto da Simon Wells, Dick Zondag, Ralph Zondag e Phil Nibbelink, distribuito da Universal Pictures e prodotto da Steve Hickner e Steven Spielberg (quest’ultimo è produttore esecutivo).

Quattro dinosauri a New York racconta la storia del tirannosauro Rex, del triceratopo Spiaccica, della pterodattila Elsa e del parasaurolofo Goffardo catapultati improvvisamente nella tentacolare New York.

Insieme agli esemplari del Cretaceo troviamo Louie, un ragazzino in fuga dalla sua famiglia per unirsi a un circo, e Cecilia, in fuga dai genitori assenti, i quali vivranno un climax di incredibili avventure e peripezie con lo scopo di celare a tutti l’esistenza dei dinosauri e condurli silenziosamente al Museo di Storia Naturale.

L’antagonista della storia però è dietro l’angolo, e porta il nome del professor Sguercio, il temibile direttore di un circo che desidera ardentemente rapire i dinosauri e renderli delle attrazioni circensi.

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quattro dinosauri a new york

2) Charlie – Anche i cani vanno in paradiso (1989)

All Dogs Go To Heaven è un film d’animazione del 1989 di Don Bluth. Charlie – Anche i cani vanno in paradiso (questo il titolo italiano) racconta le vicende del pastore tedesco Charlie incapace di accettare la propria morte causata dal bulldog Carface, suo socio in affari.

Grazie a uno speciale orologio trovato in Paradiso, il canetto torna in vita con lo scopo di vendicarsi del suo assassino. Il piano è abbastanza semplice: liberare e poi sfruttare Anna-Marie, una bambina orfana prigioniera di Carface, con la promessa (falsa) di farla ricongiungere con i suoi genitori.

charlie anche i cani vanno in paradiso
Una scena del film © Goldcrest Films e Sullivan Bluth Studios

Una volta svelate le vere intenzioni di Charlie (e averci fatto venire l’acquolina in bocca con la scena del taglio della pizza al grido di “Quel che mio è tuo”), il pastore tedesco dovrà riguadagnare la fiducia della bambina con l’aiuto del suo migliore amico, il bassotto Itchy.

Ps: esiste anche un seguito della storia, All Dogs Go to Heaven 2, ma ve lo sconsigliamo.

3) Le 5 leggende (2012)

Ci sono proprio tutti: Babbo Natale, il Coniglio Pasquale, la Fatina dei Denti, l’Omino del Sonno e… Jack Frost. Sì, anche lui. In Rise of the Guardians, film d’animazione del 2012 di Peter Ramsey e prodotto dalla DreamWorks Animation (che prende spunto dalle opere di William Joyce), Jack Frost ci viene presentato come un ragazzo dagli incredibili poteri magici, invisibile però a qualsiasi bambino in quanto nessuno crede in lui.

La sua vita cambierà presto a causa del ritorno di Pitch Black, l’Uomo Nero, che proverà a disseminare paura e terrore nella vita dei bambini. Come potrà essere fermato l’antagonista della storia? Grazie proprio a Jack Frost, almeno secondo l’Uomo della Luna, che impone alle altre leggende di conferire al ragazzo il titolo di Guardiano.

le 5 leggende jake frost
Jack Frost insieme al Coniglio Pasquale © DreamWorks Animation

Lo stesso Frost sarà fin da subito incredulo della scelta, così come gli altri guardiani, e questo permetterà a Pitch di fare la prima mossa e sconfiggere le varie leggende, scombussolando la fede dei bambini nella magia.

Dopo una serie di vicissitudini in cui sembra che l’Uomo Nera stia per avere la meglio, Frost incontrerà un bambino, Jamie, che inizierà a credere nella sua esistenza e a renderlo visibile agli altri. Rincuorato da questa importante svolta, Frost scoprirà l’origine della sua vita e, insieme agli altri guardiani, imbraccerà una guerra contro Pitch.

https://youtu.be/ZrHjg7YPsuU

4) Anastasia (1997)

Basterebbe la parola Rasputin a raccontare questa celebre pellicola che molti credono appartenere alla The Walt Disney Production, ma vale la pena spendere qualche parolina più per questo film molto godibile durante Natale.

Anastasia è un film d’animazione di Don Bluth e Gary Goldman, prodotto dalla Fox Animation Studios per ricordare la dinastia Romanov dopo il crollo dell’Unione Sovietica. E la pellicola, di fatto, inizia proprio raccontando quel periodo storico, ma con una rivisitazione… magica.

La fine dei Romanov, secondo il film, sarebbe avvenuta nel 1916 a causa di Rasputin, un malvagio monaco divenuto stregone dopo aver venduto la propria anima al diavolo e aver condannato con una maledizione la morte della dinastia russa, favorendo così la rivoluzione. A salvarsi saranno solo l’imperatrice Maria e la nipote Anastasia, grazie all’aiuto dello sguattero Dimitri, ma le strade dei tre si dividono per una serie di sfortunati eventi.

anastasia film dimitri
Dimitri e Anastasia © DreamWorks Animation

Dieci anni dopo, l’imperatrice Maria comincia la ricerca della nipote perduta, offrendo una cospicua ricompensa a chiunque riuscirà a trovarla. Nessuno sa però che ora la principessa si chiama Anya, e non ricorda nulla del proprio passato.

Intenta a scoprire quale sia la propria identità, Anya/Anastasia incontrerà nuovamente Dimitri: i due però non si riconosceranno, anzi l’ex sguattero, in compagnia di Vladimir, userà l’incredibile somiglianza di Anya con la principessa perduta per truffare l’imperatrice e ottenere la ricompensa.

Giunti a Parigi, i nostri eroi dovranno fare anche i conti con il ritorno di Rasputin che, assieme al pipistrello albino Bartok, tenterà di uccidere l’ultima dei Romanov. Oltre a essere una storia particolarmente curata e intrigante, questo film da vedere a Natale viene ricordato soprattutto per alcune delle sue celebri canzoni, come Journey to the Past e Once Upon a December.

5) Il gigante di ferro (1999)

“Superman”, e tante lacrime scenderanno dai nostri occhi. The Iron Giant è un film d’animazione del 1999 di Brad Bird e prodotto dalla Warner Bros. La storia è abbastanza nota ai più: negli anni Cinquanta, gli anni della Guerra Fredda, un bambino di 9 anni del Maine, Hogarth Hughes, ritrova un gigantesco robot di ferro dalle intenzioni… pacifiche.

film il gigante di ferro
I protagonisti della pellicola © Warner Bros

Tra i due nascerà una sincera e profonda amicizia, anche se il gigante di ferro ben presto mostrerà un lato particolarmente aggressivo, soprattutto quando dei cacciatori uccideranno un cervo. Per il piccolo Hogarth, ciò simboleggerà semplicemente che il suo nuovo amico robot ha un’anima.

La pellicola viaggia tra emozioni corpose e intense, spaziando tra numerosi concetti di particolare caratura, come l’umanità, la sensibilità, l’esistenzialismo e la morte. Oltretutto, non molti sanno che tale opera cinematografica è tratta dal libro The Iron Man di Ted Hughes, scritto nel 1968, che racconta la vicenda di un bambino che scopre l’esistenza di un essere meccanico gigante.

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6) Fievel sbarca in America (1986)

Anche qui, un’incredibile e iconica parola: “Papa“. Nel 1986 esce An American Tail, la pellicola diretta da Don Bluth e prodotta dal duo Amblin Entertainment e Sullivan Bluth Studiosche.

Il film racconta le imprese di Fievel Toposkovich, un topolino russo che tenta di emigrare negli Stati Uniti con la propria famiglia poiché, secondo un’antica leggenda, “in America non ci sono i gatti”.

Durante il tragitto in nave da Amburgo fino alla terra promessa, però, Fievel cade improvvisamente dalla barca a causa di una furiosa tempesta. Fortunatamente (e inaspettatamente), Fievel sopravvivrà e riuscirà a raggiungere le coste americane, da cui partirà il suo viaggio per ricongiungersi alla propria famiglia, con l’aiuto di piccioni, topi e… gatti.

https://youtu.be/EMhstgigJtk

7) Klaus – I segreti del Natale (2019)

Rispetto alle pellicole d’animazione fin qui presentate, Klaus è molto recente, ma ugualmente godibile per le proprie festività invernali. Di origine spagnola e prodotto da Sergio Pablos Animation Studios e Atresmedia Cine, e distribuito da Netflix, questo film di Natale riscrive le origini di Babbo Natale.

Tutto inizia quando Jesper, un figlio viziato di una ricca famiglia che ha costruito le proprie fortune nel mercato delle poste, viene spedito categoricamente a lavorare come postino a Smeerensburg, una cittadina lontana dal creato famosa per la faida interna tra due famiglie locali, i Krum e gli Ellingboe.

Se in questo contesto ostile Jesper riuscirà a raccogliere ben 6 mila lettere, e aver quindi dimostrato il proprio spirito d’iniziativa, allora potrà tornare nell’agio della ricchezza.

film klaus postino jesper
Il postino Jesper © Sergio Pablos Animation Studios e Atresmedia Cine

Costretto dunque al trasferimento, Jesper si renderà subito conto che qui nessuno invia per posta neanche un soldo di cacio. Anzi, le famiglie della città sono troppo occupate a farsi la guerra tra loro, creando un’atmosfera perennemente pregna di odio e rancore.

Jesper tenterà il tutto per tutto, e ciò lo porterà a incontrare Klaus, un eremita silenzioso e robusto che abita ai margini della cittadina. Per una serie di strane coincidenze, i due cominceranno a consegnare doni ai bambini, dopo che il neo-postino di Smeerensburg farà a credere a tutti che i regali potranno essere ricevuti solo se verrà scritta e inviata una letterina al Signor Klaus.

“A un atto di bontà corrisponde sempre un altro atto di bontà” è il marchio di un film di Natale che nel 2020 ha ricevuto persino una candidatura agli Oscar come miglior film d’animazione. Una candidatura sicuramente fondata.

Angelo Andrea Vegliante

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