Quante volte vi è stato detto che giudicare un libro dalla copertina è la cosa più sbagliata che possiate fare? Tante, vero? In realtà è proprio così che funziona il nostro cervello, è assolutamente normale farsi colpire da ciò che ci viene mostrato per primo. È naturale e chi lavora nel settore lo sa bene.
Le belle edicole di un tempo
In passato la legge imponeva l’obbligo della parità di trattamento per le testate in vendita. Ogni edicolante era tenuto a garantire un’esposizione ottimale ad ogni giornale. Questo si traduceva in quelle visioni che tutti ricordiamo: scaffali con i fumetti uno di fianco all’altro, con le copertine ben visibili e pronte per essere sottoposte al giudizio dei nostri occhi. Oggi purtroppo non è più così e la conseguenza è di trovare fumetti relegati in posizioni scomode, nascosti agli occhi curiosi di bambini e genitori. Le edicole sono in crisi ormai da anni, le vendite di fumetti nel luogo che è stato la loro casa per anni anche e questo aspetto di certo non ha aiutato a migliorare la situazione.
L’importanza della copertina
Ciò che non è cambiato è l’importanza della copertina, da sempre primo (e in alcuni casi unico) criterio di giudizio per decidere se acquistare o meno un volume. Topolino non fa eccezione, da oltre 70 anni è presente in formato libretto nelle nostre edicole, ogni settimana con qualcosa di diverso che stuzzica la nostra curiosità. Sulle pagine del Topo si sono susseguiti grandi copertinisti, citarli tutti sarebbe impossibile, ma non tutte le copertine sono state ugualmente efficaci. Ci sono stati periodi in cui era normale la presenza di numerosi “strilli” che andavano a rovinare la resa del disegno. Altri in cui belle copertine si alternavano con alcune non propriamente riuscite, senza che si percepisse una direzione precisa nella gestione delle stesse.
Freccero, le copertine oggi
Con il nuovo direttore Alex Bertani c’è stato un cambio di direzione netto nella gestione delle copertine, anche in seguito alla nomina di Andrea Freccero come direttore artistico di Topolino. Freccero è tra i migliori artisti Disney in attività, disegnatore di storie memorabili come Paperino e la magia del teatro o il recente Double Duck Reboot, oltre che un grande copertinista. Attivo sia in Italia che all’estero, ha realizzato innumerevoli copertine, sempre identificabili grazie al suo inconfondibile stile. Basti pensare a tutte quelle realizzate per Paperinik Appgrade. O a quelle realizzate per la fortunata testata della libreria Giunti, Le più belle storie Disney . Impossibile non citare poi LA cover, quella dell’eccezionale numero 3000, una delle vette più alte della storia del settimanale.
Come auspicabile, la sua nomina ha portato effetti positivi fin da subito, si è inaugurato infatti un ciclo di copertine di altissimo livello. Soggetti inusuali, colorazione curata e la sempre graditissima presenza di maestri come Giorgio Cavazzano sono i punti di forza principali. Cicli di copertine di questa qualità e con questa continuità sono una vera rarità nella storia del libretto. Non posso fare a meno di mostrarne alcune:
Di gran bell’effetto anche i numeri 3312, 3313, 3314, 3315, le cui copertine componibili se ravvicinate vanno a comporre una rappresentazione dell’Italia. Per la prima volta si è scelto di privilegiare l’aspetto artistico, realizzando delle sovracopertine con strilli e codice a barre e lasciando i libretti addirittura privi dell’intestazione della testata.
Auspichiamo che questo trend positivo continui nel tempo. Nel frattempo, non so voi, ma io corro a leggermi il Topolino numero 3356. Non so cosa ci sia dentro, ma a che serve conoscerne il contenuto con delle copertine così?
Luca Rago
Immagini © Disney/Panini Comics
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