Trama: Paperinik viene convocato nel futuro dal funzionario Ducklas Styvesant. Degli Evroniani potenziati assediano la città di Paperopoli e solo il nostro eroe può sconfiggerli. Ma in questa vicenda qualcosa non quadra.
Autore: Alessandro Sisti
Disegnatore: Alessandro Barbucci
Ritratto dell’eroe da giovane, a mio parere, è una delle migliori storie della serie PKNA, nonchè uno dei migliori gialli fantascientifici Made in Disney Italia. Questo articolo ha lo scopo di illustrare i principali motivi di tale affermazione.
Imprevedibilità
In una storia come questa l’imprevedibilità è un fattore importante. Lo scopo principale è quello di inserire il protagonista in un contesto narrativo apparentemente chiaro e lineare, per poi rivelarne i retroscena gradualmente. Quindi, è necessario che gli indizi non siano troppo “plateali”, altrimenti il lettore potrebbe intuire la verità con largo anticipo. Ritratto dell’eroe da giovane eccelle in questo: Sisti pone l’attenzione sui particolari importanti con criterio. Questo avviene tramite l’uso delle immagini e dei dialoghi, tra mezze verità e informazioni inserite in maniera naturale e ragionata.
Questa vignetta è un esempio interessante. Durante il primo scontro con gli Evroniani, ci fanno vedere di sfuggita Styvesant sussurrare qualcosa al colonnello. Cosa gli ha detto? Perchè farcelo vedere? Ci rimane un sospetto, che verrà spiegato più avanti.
La Paperopoli del futuro
L’ambientazione gioca a favore della storia e della serie stessa. Sin dagli albori di PKNA conoscevamo l’esistenza della Paperopoli del 23° secolo. Tuttavia, solo in questa situazione abbiamo la possibilità di vederla di persona.
Il contributo di Alessandro Barbucci ha dato gli albori allo scenario più iconico di PKNA. Il suo stile fluido e dettagliato ha permesso la creazione di edifici e macchinari ipertecnologici e suggestivi. L’effetto della meraviglia che si prova durante la lettura risulta estremamente amplificato.
Ritratto dell’eroe da giovane
La serie PiVù (la Tv del futuro) su Paperinik ha una valenza triplice all’interno della storia. La prima, la più evidente, rappresenta l’importanza del protagonista all’interno della stessa serie a fumetti. Il fatto che la gente del futuro mostri verso l’eroe un’interesse tale da richiedere un telefilm a lui dedicata ne sottolinea l’impatto nella memoria collettiva. Questo porta alla seconda valenza. In un gioco di metanarrativa, il pubblico che ama il “PiVù-film” rappresenta il lettore di PKNA, fan del personaggio e desideroso di seguirne le vicende. Infine, vi è la terza.
Questa frase detta da Styvesand non è fine a se stessa. Come evidenziato precedentemente, la natura stessa della storia, in bilico tra bugia e verità, amplifica questo concetto. Ritratto dell’eroe da giovane gioca sulla spettacolarizzazione, diventando verosimile quanto la realtà stessa, finchè non si svelano gli ingranaggi del meccanismo.
Disillusione
In questo caso, per evitare spoiler, non entrerò troppo nel dettaglio. Mi basta sottolineare come l’antagonista della storia ammanti quest’ultima di una certa tragicità. Questo si lega all’ineluttabilità del suo destino e alla disillusione dovuta alla comprensione di tale verità. Quel che farà di conseguenza sarà un gesto che lascia una nota amara, nonostante le sue intenzioni iniziali. Una conclusione simile è molto lontana dai canoni del fumetto Disney italiano, anche attualmente.
Conclusione
Un capolavoro, senza dubbio. La dimostrazione di cosa si può ottenere quando si vuole spingere più in la un concept già esistente. Da leggere assolutamente.
Immagini © Disney