Paperoga e la pubblicità anima del commercio

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Prima pagina di "Paperoga e la pubblicità anima del commercio".

Trama: Paperoga tenta di farsi assumere come direttore della pubblicità inventando lo slogan perfetto.

Autore: Jùlio de Andrade Filho

Disegnatore: Moacir Rodriguez Soares

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Paperoga e la pubblicità anima del commercio non è una storia eccellente nei disegni, spesso grezzi e legnosi, bensì nella genialità del contesto narrativo.

Slogan “alla Paperoga”

Sicuramente è successo a molte persone di sentirsi tentati di acquistare qualcosa sconsigliato da terzi. Generalmente, la curiosità sta nel capire se quel prodotto è davvero pessimo. Oppure, se non specificato, si cerca di scoprire il motivo per cui quel prodotto è definito tale. Le ragioni, in ogni caso, non hanno importanza: la gente, comunque, compra.

Nel caso di Paperoga e la pubblicità anima del commercio la situazione è ancora più astrusa e subdola. “Chi non prova (prodotto X) non torna” è la frase ad effetto inventata, quasi involontariamente, dal protagonista. Logicamente, non ha senso: “Come faceva a tornare, se non lo ha mai provato?” (Cit. di uno dei passanti). Ed è ancora meno sensata se utilizzata dalla stessa pubblicità che dovrebbe vendere il prodotto.

Eppure, la strategia funziona. Infatti, la gente sospetta che si tratti di un complotto volto a boicottare l’azienda. Quindi, di riflesso, arriva a pensare che il prodotto sia di buona qualità. Di conseguenza, decide di comprarlo.

Il fattore determinante di tale successo è “l’ignoranza”, nel senso di ignorare (cit. Giovanni Storti). Siccome la gente non conosce l’oggetto pubblicizzato, con questo processo mentale si sente incentivata all’acquisto. 

Fiasco insperato

Si tratta, quindi, di un messaggio sempre efficace? No. Come dimostra la questione del Papersera, il messaggio può essere alterato dalle circostanze. Durante un’intervista, Paperoga scatena dei preconcetti negativi nei confronti del giornale di Paperone. Di conseguenza, quando questi decide di usare lo stesso slogan, la gente si sente incentivata a non comprare i quotidiani.

In maniera ironica, Jùlio de Andrade Filho ci fa capire quanto la percezione sociale della realtà influisca sugli effetti  della persuasione. Quando una persona non conosce una determinata cosa, è più facile convincerla a provarla, ed è altrettanto facile riuscire a farlo con frasi ad effetto assurde. Ma quando quella persona conosce già quella cosa, non può essere persuasa altrettanto facilmente.

Immagini © Disney

Guido Romeo

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