Tutto questo Accade a Riminicomix! Casty, Sciarrone, Bonfa e Giorgi

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In quella che per i più navigati è “la fontana dei cavalli di Rimini”, mentre per i meno avvezzi è conosciuto semplicemente come Piazzale Federico Fellini, si è svolto, dal 18 al 21 luglio Riminicomix, famosa manifestazione per appassionati di cosplay, fumetti di qualsivoglia provenienza e appassionati di “cultura nerd” di qualsiasi tipo.

La Locandina del Cartoon Club 2019

Quello che però pochi sanno, è che Riminicomix è una sfumatura di circa 23 anni del Cartoon Club, storico Festival Internazionale del Cinema di Animazione, Fumetto e Games che si tiene a Rimini ogni estate, ormai giunto alla sua 35^ edizione.

Quest’anno, tra i sempre più numerosi ospiti, due nomi hanno destato la mia attenzione: Casty e Claudio Sciarrone, che ho avuto il piacere di incontrare al mio arrivo a Rimini venerdì sera e di sentire parlare del loro lavoro in Disney ad una conferenza che si è tenuta domenica.

Il museo cittadino inoltre, ospitava, ed ha ospitato fino al 28 Luglio, due mostre (che purtroppo non ho avuto modo di visitare durante la mia breve permanenza a Rimini):

Una sui capolavori del fumetto Disney, “sede staccata” della mostra 70 ANNI DI TOPOLINO – Dietro le quinte dei fumetti Disney, allestita da Panini Comics a Bologna; l’altra dedicata nello specifico a Casty e Massimo Bonfatti (conosciuto ai più come Bonfa, storico disegnatore di Cattivik) dal titolo “Tutto questo accade qui – Bonfa e Casty, l’avventura continua!”.

Riminicomix
Le locandine delle mostre.

La conferenza ha visto al microfono, oltre a Casty, Bonfa e Sciarrone, anche Luca Giorgi, inchiostratore e colorista riminese che dal 2016 lavora con Casty, e Loris Cantarelli, direttore editoriale della rivista Fumo di China e conduttore del meeting.

Riminicomix in pillole

I toni sono sempre stati molto scherzosi e leggeri; l’argomento su cui ha volto principalmente buona parte dell’incontro è stato il rapporto tra i membri dell’organico che compongono la stesura di un fumetto (autori, sceneggiatori, inchiostratori ecc.), il tutto introdotto da un’affermazione che ben si sposa con l’evento: “Metà della popolazione ha imparato a leggere con Topolino ancora prima di saper leggere”.

Riminicomix
da sinistra: Luca Giorgi, Casty, Bonfa, Loris Cantarelli e Claudio Sciarrone.

Bonfa prende subito la parola, dato che sarebbe dovuto partire di lì a poco, per parlare del suo rapporto con Casty, dimostrando perfettamente la sintonia e l’amicizia tra i due autori, che sia ora che nel corso degli anni, si prendono spesso in giro a vicenda: Bonfa ha dichiarato di ricalcare i disegni di Casty, ricevuti via fax ai tempi in cui lavoravano su Cattivik quando ancora non esistevano linee internet solide e pdf, definendoli scherzosamente “carta igienica”.

Salutato Bonfa, è il turno di Giorgi che racconta alcune curiosità sulla storia “Topolino e il castello sulla Luna”, astro-thriller a due puntate scritto e disegnato da Casty la cui prima parte è presente su Topolino n. 3321 della scorsa settimana; in allegato al suddetto albo si poteva trovare l’AstroTopo, un Topolino in tuta spaziale basato sui disegni della storia sopra citata.

La storia in realtà era già stata stesa da diversi anni ma non fu pensata per lo scopo per cui è stata pubblicata oggigiorno, ossia omaggiare i cinquant’anni dall’Allunaggio.
Era quindi stato richiesto dalla Disney di cancellarne tutti i riferimenti, che sono stati poi prontamente ripristinati, consideratone lo scopo ultimo.

Giorgi racconta poi la sua esperienza su questo lavoro, basandosi su alcune direttive ricevute, riassumibili in “prepara il nero”: l’inchiostratore pensava ad un eventuale ritorno di Macchia Nera, invece il tutto era ambientato nello spazio.

La copertina di Topolino 3321, ad opera di Giorgio Cavazzano.
Tra omaggi e collaborazioni

La parola passa poi a Claudio Sciarrone, che ci parla di una futura storia con protagonisti Tip e Tap in un’atmosfera che strizza molto l’occhio alla serie Netflix Stranger Things.

Sciarrone ci racconta di trovare quasi naturale immergersi nelle sue storie, perché ha amato fin da subito il mondo che caratterizza il suo lavoro, e prova ad immedesimarsi nel lettore esattamente come quest’ultimo si immedesima nel protagonista della storia che sta leggendo.

Casty scherza su come questo argomento sia emerso a causa del fatto che qualcuno abbia sostenuto che stesse lavorando a una serie su Cip e Ciop, e Sciarrone promette, sempre in modo ilare, di inserirli come cameo all’interno del racconto.

Lavorare spalla a spalla tra artisti

Molto spesso, quando artisti e sceneggiatori lavorano a stretto contatto, le sceneggiature sono già pensate per un preciso disegnatore: persino eventuali note vengono indirizzate a chi le riceve invece che essere destinate a “disegnatore generico”. È con questo incipit che Giorgi ci parla della sua esperienza con Casty, che sostiene di “aver trovato Giorgi fuori dalla porta 8 anni fa in fasce e di avergli messo un pennarello in mano”.

La realtà dei fatti è meno romantica ma non meno interessante: i due si sono conosciuti al Fumetti sulla spiaggia, organizzato annualmente dalla Scuola di Fumetto Rimini, dove Giorgi vinse un concorso basato su Cattivik, che gli valse l’interesse di Casty e una collaborazione dapprima saltuaria, iniziata per Disney con la Deluxe Edition di “Topolino e l’isola di Quando Mai” e poi regolarizzata dopo “Topolino e l’elettromistero di Natalimburgo”.

Giorgi spiega che Casty dà un’attenzione enorme ai particolari, accennando al fatto che a volte gli è stato chiesto di dare più attenzione a dettagli del paesaggio o ad oggetti che serviranno poi nel corso dell’avventura anziché al personaggio presente nella vignetta, introducendo poi un discorso sulle espressioni dei personaggi, argomento sul quale si soffermeranno spesso nei successivi interventi.

Casty poi inizia a parlare dei suoi riferimenti principali, ossia Carl Barks, Giorgio Cavazzano e in minor parte Guido Martina.

Casty e i topi

Conclude sostenendo che, nonostante molti dicono sia di parte con i topi, egli simpatizza equamente sia per questi ultimi che per i paperi, ma si sente comunque più affine a Topolinia, perché i legami tra topi & co. sono molto più saldi rispetto a quelli dei paperi ed è più facile, a Topolinia, riuscire ad ambientare la sua tipologia preferita di storie, quelle di “gente che si ficca nei guai”.

La presentazione della storia a due puntate “Topolino e il castello sulla luna” (Fonte: @CastyOfficialPage)

A differenza di come molti sostengono, è difficile scrivere un personaggio come Topolino, perché non è facile costruirci delle gag sopra. Ogni autore inoltre, ci spiega Sciarrone, ha il suo modo di illustrare il nostro protagonista, perché non è facile renderlo espressivo quanto un papero a cui puoi “stirare” il becco per caratterizzarne l’azione.

Casty sostiene che spesso rappresentare l’amicizia tra Topolino e Pippo è una delle cose più difficili da fare, perché basta una linea fuori posto o un’espressione sbagliata che un “Ooh Pippo!” può cambiare completamente significato, stravolgendo il senso della vignetta.

Questo porta spesso l’autore ad inviare all’inchiostratore le tavole con già le espressioni inchiostrate.

Arrivati alla fine della conferenza, è stato il turno delle domande del pubblico, che hanno avuto a che fare soprattutto con argomenti d’attualità, come la quantità e il genere dei lettori del nostro tascabile settimanale preferito: con questo argomento gli autori si sono lanciati a raccontare un aneddoto molto simpatico in cui Topolino superò in vendite l’unica rivista che in Italia gli teneva testa, TV Sorrisi e Canzoni, tutto perché molti volevano semplicemente avere due copie dell’allegato montabile del periodo, il Topowalkie, un walkie talkie uscito in 4 settimane nell’estate del 1993.

Sulla questione del genere dei lettori, pare non ne esista uno preciso, perché Topolino spesso viene acquistato da una persona e letto da tutta la famiglia, quindi è davvero difficile fare un quadro di genere per la lettura.

Uno sguardo al futuro

Infine sono state fatte diverse domande sui prossimi lavori dei presenti. Ci aspettano Young Donald entro fine 2019 (data ancora non definita, da Giorgi), una storia dai risvolti horror di Casty e Giorgio Cavazzano, in uscita verso Halloween, e una mini-serie firmata Roberto Gagnor e Sciarrone, in uscita nel 2020, più altri progetti “Top-Secret” per cui bisognerà aspettare ancora un po’.

Riminicomix, Casty
Da rito, bottino piangente dell’incontro

Emanuele Greppi

Immagini ©Panini Disney

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