Guardate la vignetta qui sotto: vi fa ridere?
Non credo. Ma vi dice qualcosa, lo sappiamo: vi si è accesa una lampadina da qualche parte nel cervello. E se vi dicessimo che l’originale era un’altra? Guardate questa, invece:
La riconoscete ora? Colori e testo a parte, è sempre lei: il #giovedìpiselloni originario. È la vignetta da cui ha avuto origine il nostro celebre e pruriginoso appuntamento settimanale, in cui vengono postate vignette decontestualizzate che sembrano contenere doppi sensi a sfondo sessuale.
Tra i personaggi one-shot, ce n’è uno che è diventato particolarmente celebre senza apparenti né evidenti meriti speciali: stiamo parlando di Lord Piselloni, a.k.a. Lord Forrestal, il grande sportivo. L’epiteto è necessario, poiché tutta la vicenda ruota intorno alla necessità di dimostrare al blasonato magnate che anche la famiglia di Zio Paperone è composta di sportivi. Ma accantoniamo un momento i paperi e concentriamoci sul nobile. Chi è? Perché ha due nomi? Qualcuno lo ha mai visto in faccia? Che aspetto ha? Un attimo di pazienza.
Fenomenologia di Lord Piselloni: in origine fu un terreno
Negli USA, Piselloni/Forrestal si chiama Lord Tweeksdale. Il grande sportivo appare per la prima volta nel 1948 nella storia Foxy Relations (WDC 494), la mano e la penna sono quelle di Carl Barks.
Discorso diverso in Italia, dove invece la sua presenza è più articolata. È interessante notare che solo nella nostra lingua si hanno più versioni del nome. Addirittura, nella primissima apparizione italiana la summenzionata vignetta non contiene traccia del Lord. È il 1949 e sul n.8 dei Quaderni a fumetti viene pubblicata Paperino caccia la volpe (QS 0308), in cui Zio Paperone esordisce dicendo che vuole appropriarsi di un terreno. Il Lord apparirà qualche vignetta dopo col nome di Duca Forcella¹.
Lord Piselloni fa la sua prima comparsa così come tutti lo conosciamo su Topolino libretto n. 49, anno 1952, nella storia Paperino e la caccia alla volpe (TL 49), e diventa Forrestal (dapprima in versione Barone, poi inspiegabilmente Lord) dal 1979, anno in cui su Paperino d’oro n. 2 esce Paperino gentleman affarista (PDO 2).
Nobili e piselli: nomen omen?
Perché il cambio di nome? Qui siamo nel campo delle ipotesi. Sicuramente alcuni termini, come “eccitato” (proferito con nonchalance da uno dei nipotini a inizio vicenda), non rimandavano così direttamente come adesso alla sfera sessuale, pertanto il loro uso all’epoca probabilmente non ci avrebbe fatto sghignazzare allo stesso modo.
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D’altra parte l’uso della parola “pisello” con riferimento ai genitali maschili è attestato sin dal Trecento, quindi all’epoca in cui Guido Martina tradusse per la prima volta Lord Tweeksdale con Lord Piselloni già era assaporabile un certo retrogusto piccantino. Le conclusioni che possiamo trarre sono due: o allora tale significato non era così diretto com’è invece al giorno d’oggi, oppure Martina ha a bella posta piazzato qua e là qualche appiglio ironico, com’era nel suo stile. Altra ipotesi più fantasiosa ma non per questo priva di un suo fondamento è che il nome del Lord derivi dalla sua innata abilità, in quanto nobile, di percepire anche minuscoli piselli sotto i materassi. Chissà se il Lord riposa bene. Noi speriamo di sì, il suo nome ci fa ben sperare.
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Quel che è certo è che il nostro Lord Piselloni ha raggiunto la celebrità proprio grazie a questa versione della traduzione, dando origine alla fortunata e omonima rubrica del giovedì, a vari profili social col suo nome e a un’imperitura fama. Ma in tutto ciò vi siete mai chiesti che aspetto abbia il nostro eroe? Eccolo a voi, in tutta la sua bellezza, piccatissimo per una faccenda di volpi e di terreni. Vi aspettiamo giovedì ma intanto vi consigliamo di recuperare la storia.
Marta Leonardi
Immagini ©Panini Disney
1. Fonti: http://www.disneyana.it/filesupload/I%20quaderni%20scolastici%20Burgo.pdf