Ci lascia all’età di 81 anni il fumettista ed illustratore italiano Alberico Motta, storico autore della Bianconi. Negli anni Ottanta scrisse più di settanta storie per Topolino.
Nato a Monza nel 1937, Alberico Motta ha dato un prezioso contribuito nel campo del fumetto umoristico italiano. Ha collaborato con il disegnatore Pierluigi Sangalli nella realizzazione di storie dedicate al personaggio di Geppo e nell’edizione italiana di Braccio di Ferro. Nei molti anni di attività ha scritto e disegnato storie di Tiramolla per le Edizioni Alpe, per poi proseguire con Nonna Abelarda, Pinocchio, Felix e Tom & Jerry.
Alberico Motta è anche noto per essere l’autore di Big Robot, primo tentativo italiano in risposta al successo dei celebri manga giapponesi tanto di moda negli anni Ottanta. Dal 1981 ha intrapreso una proficua collaborazione con la Mondadori; ha realizzato una settantina di storie con protagonisti Topolino e Paperino e disegnato alcune copertine di videocassette dei cartoni animati Disney.
Tra le sue produzioni Disney ricordiamo Paperina nel fantastico mondo di Ot (1987)e Lo strano caso del Dottor Paper e di Mister Paperyde (1984); entrambi illustrati nel suo peculiare e suggestivo stile. Quest’ultima grande parodia è stata poi riproposta nel 2014 da Bruno Enna e Fabio Celoni in versione “topo” ne Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mr Hyde, qui recensito.
Prima di dedicarsi definitivamente alla grafica pubblicitaria, Motta si è impegnato nello studio della tecnica digitale in ambito di illustrazione, ha sperimentato la colorazione a computer e ha realizzato il primo fumetto digitale della Disney.
Alessandra de Marchi
immagini © Mondadori e Editoriale Metro