Fenomenologia di Anacleto Mitraglia

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anacleto mitraglia
Chi ama il proprio vicino?

Questa è una domanda alla quale la risposta non è scontata. O perlomeno, non trova una risposta condivisa. Da una parte c’è il vicino che ha l’erba più verde, che fa i dispetti e che vive il vicinato come una competizione. Quasi una guerra in cui non avere pietà, dove si deve dimostrare di essere il migliore in tutti i campi, dalla macchina ai nani di gesso più grossi e belli. Dall’altra parte però, esiste (e resiste) il vicino a cui chiedere lo zucchero, per non parlare della leggendaria ragazza della porta accanto. Un po’ come il mito che tutti hanno una cugina bona (ma questa è una cosa che riguarda i fans di Hazzard e di cugina Daisy, quindi non usciamo dall’argomento).

Anacleto Mitraglia è lo stereotipo del primo caso, ovvero del vicino competitivo e per niente socievole. Gioisce nelle disgrazie altrui e si vanta dei propri traguardi. Se poi le cose non vanno bene, fa in modo di causare danni agli altri. Questo crea un moto di vendetta continua, di conseguenza essere suo vicino significa essere un pugile in un ring: le prendi, le dai, le prendi, le dai, e la campanella non suona mai.

Chi può avere la sfortuna di trovarselo accanto, se non Paperino? Al nostro amico papero non piace quando qualcuno gli mette i bastoni tra le ruote, o essere sbeffeggiato. Anacleto sembra sia stato messo al mondo proprio per questo: ogni occasione è buona per deriderlo o per farlo arrabbiare. Il problema però, è che entrambi riescono a dare al proprio avversario pane ai loro denti. E quindi botte, calci, robot, scherzi e trappole, perché in guerra come in amore, vale tutto.

anacleto mitraglia
Ma perché?

Ognuno di noi ha una vita sua. Parenti, amici, lavoro. Magari un partner. Anacleto sembra che abbia come unico scopo della vita la “distruzione” di Paperino. Ogni tanto vince, ogni tanto perde. Tante battaglie per una guerra mai terminata. Ma cosa gli rimane alla fine? Se Paperino può distrarsi da questa eterna lotta con le avventure insieme a Zio Paperone, i disastri con Paperoga, i nipotini Qui Quo e Qua e la fidanzata Paperina, Anacleto sembra non avere nient’altro nella vita. Non c’è un lavoro preciso, una moglie, un amico che lo va a trovare. Solo ed esclusivamente astio nei confronti di un vicino di casa. E per quale motivo? Chissà se entrambi se lo ricordano.

Anacleto Mitraglia è terribilmente solo e frustrato, il suo unico passatempo è cercare di essere migliore degli altri. Questo però lo fa allontanare dal resto del mondo, facendolo sentire, per l’appunto, solo.

Ognuno di noi nasce buono dentro di sé. Se poi diventa cattivo, significa che qualcosa gli ha cambiato la vita. Una scena, una persona, un’ingiustizia. Il cuore diventa arido e freddo, nessuna bomba lo può far sgretolare. L’unica vera arma di distruzione per un cuore così duro, è solo una: l’amore. Serve amore in casa Mitraglia. E serve qualcuno che lo capisca.

PS: e se poi Anacleto Mitraglia dovesse sparire per sempre, Paperino lo rimpiangerebbe?

Dario Lombardi

Immagini © Disney

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