Topolino, dal 1949 al 2019, una copertina per migliaia di storie

Era il 7 aprile del lontano 1949 quando il primo Topolino sbarcò nelle edicole. Un libretto piuttosto dissimile dal fumetto che ci ritroviamo oggi tra le mani, ma sempre lui, l’unico. In copertina c’era un Topo in vesti da gran parata, braghette blu e muso simpatico. 60 erano le lire da sborsare per poter sfogliare quelle 100 pagine destinate ad entrare nella storia. Anzi, a farla, la storia, a tal punto da venir celebrato oggi, il 3 aprile di 70 anni dopo, con la stessa copertina, solo rimodernata quel tanto che basta per raccontare e rappresentare le decadi passate con tanto onore.
Il grande ritorno
Un numero di quelli da conservare, a testimonianza dell’abbraccio tra passato e presente.

È Giorgio Cavazzano a proporci questa speciale rivisitazione, che accoglie storie della tradizione e i personaggi più classici. Il fumetto si apre con un ritorno in due puntate nel Klondike, patria delle migliori emozioni monetarie, un pezzo del cuore di Paperone, per poi proseguire con l’inimitabile coppia formata da Paperino e Paperina, sino ad arrivare alle radici di Paperopoli grazie a Paperinik e il cimelio del fondatore.
Io leggo Topolino perché
Lungo le pagine, un viaggio attraverso le testimonianze di tanti lettori dai volti noti: persone dello spettacolo, direttori di giornali, tra cui Fabio Fazio, il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti e il direttore di Repubblica Carlo Verdelli, e tanti altri, che con le loro parole e i loro auguri raccontano di come Topolino sia passato tra le mani di chiunque.
E ancora una carrellata di splendidi disegni, dieci tra i più grandi autori che hanno firmato moltissime storie epocali: Casty, Cavazzano, Gervasio, Mastantuono. Ognuno di loro ci dà un motivo per leggere Topolino: il Topo è poetico, mitico, è un amico, è appassionante!

Una parentesi, a mio parere piuttosto commovente, è dedicata al collezionista Rolando, un signore ultranovantenne, abbonato ancora da prima che Topolino divenisse…Topolino, ovvero quando usciva in formato giornale, nel lontano 1947.
In allegato con questa uscita è presente un fascicoletto che ripercorre le varie tappe, editoriali e non, parlando dei traguardi raggiunti, del Club Topolino, dei gadget più famosi, inserendo giustamente questi settant’anni sotto l’etichetta di “impresa”.

I festeggiamenti non si limitano a questo numero: è prevista una collezione-selezione delle migliori copertine, impreziosite dal formato in targa metallica. Tra i 3306 numeri, la scelta è ricaduta sulle più iconiche, a partire proprio dal numero 1.
La parola al direttore
Alex Bertani spende belle parole per questa speciale celebrazione:
Topolino ha avuto la forza di diventare un “classico”, una di quelle presenze scolpite nel nostro immaginario, il cui spazio e ruolo nessuno può mettere in discussione. Topolino ci ha cresciuto e formato, ci ha divertito e fatto sognare. Lo ha fatto con la magia dei suoi personaggi e dei suoi racconti senza tempo.
A ragione, definisce il nostro amato fumetto “cibo per la mente“, che ha saputo essere al fianco di grandi e piccini sin dagli esordi, regalando spensieratezza ed insegnamenti preziosi. E’ proprio di questi giorni il particolare spot in cui un bambino -che si rivelerà essere un padre- fa scoprire ad un altro il fumetto, tramandando la bellezza di chi è cresciuto tra quelle pagine alla generazione futura.
Auguri, ad altri 70 anni ricchi di Storia, Topolino!
immagini © Disney-Panini Comics
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