La mostra per i novant’anni di Topolino a Desenzano, la photogallery

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Tutto è iniziato con un topo, disse qualcuno.

E tutto è esploso con un castello, potremmo aggiungere noi. Dal 1928 al 1937, da Steamboat Willie a Biancaneve e i sette nani, il colpo di genio di papà Walt  ha preso la forma di un maniero principesco, che (pensateci!) appare imperterrito ancora oggi prima del titolo di qualsiasi Classico Disney.

Quale miglior location, dunque, per celebrare le nove decadi del nostro Mickey, se non un castello? Coordinate spaziali: Desenzano del Garda, ridente cittadina bresciana affacciata, come da toponimo (TOPOnimo eheh ok scusate), sul Benaco. Coordinate temporali: dal 10 novembre 2018 al 10 febbraio 2019. Ma visto l’importante successo, il prolungamento fino alla data di ieri 3 marzo ha permesso ai curiosi ritardatari (al cui albo sono iscritto da svariato tempo) di strappare al fotofinish l’opportunità di una visita.

Di tutto un po’

Sette sale, trecento pezzi. La mostra (che ufficialmente si chiama “Mickey 90 – l’arte di un sogno“), ideata e curata dall’esperto e appassionato collezionista Federico Fiecconi, non può dirsi certo povera di chicche e cimeli pregiati. Dalle tavole originali di grandi maestri, a statue e oggetti rarissimi, a dipinti ed edizioni di pregio degli svariati albi nati nei decenni. Il tutto ordinato con criterio filologico e coinvolgente, e proveniente da collezioni private o dagli archivi Disney. Tra le teche e i quadri, anche l’inserzione di elementi multimediali, proiezioni, fotografie. E, ultimo ma non ultimo, il contributo di maestri Disney che lungo il dipanarsi dei weekend hanno tenuto laboratori per svelare ai piccoli visitatori i segreti del disegno dei loro (e nostri) personaggi preferiti.

Ma perchè dilungarsi con le parole? Potere alle immagini! In esclusiva per i nostri Ventenni, godetevi la photogallery allegata. Ovviamente non c’è tutto. Ma per chi si fosse perso l’evento, la piccola consolazione di vedere parte del materiale esposto suppongo sia ben migliore della lettura di un freddo muro di testo.

Concedetemi solo una chiusura sentimentaleggiante (e quindi, perdonatemela). Di tutte le bellezze ammirate nelle sale del castello, nulla ha superato la commossa signora sulla settantina che con il passo lemme lemme e gli occhi sognanti volava, letteralmente, come sospesa su una nube di panna. “Eh, sa, io leggo Topolino da quando sono piccola, è il mio fidanzato segreto da sempre. Come si fa a non amarlo?“. Come ha ragione, cara signora.

Ora dovrei fare una considerazione su quanto il sorcio unisca le generazioni, e i sogni non hanno età e altri arzigogoli simili, ma ho già passato la soglia diabetica da qualche riga, e quindi mi fermo.
Mica che poi non mi guardate le foto.

Stefano Buzzotta

Immagini © Disney

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