Disney BIG si mette a dieta e perde 150 pagine

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Il “pezzo grosso” di Panini Comics apre l’anno con un brusco taglio alla foliazione e perde quasi un terzo dei suoi contenuti.

Anno nuovo, vita nuova, buoni propositi, la palestra, la dieta… Alzi la mano chi, anche quest’anno, si è ripromesso di impegnarsi per diventare una persona migliore. E adesso, senza che nessuno di voi si disturbi ad abbassarla, tenga alzata la mano chi ha miseramente fallito nel proposito dieta prima del Blue Monday. Ebbene, miei sfiduciati amici Ventenni, ho per voi una notizia buona e una cattiva. Quella buona è che è possibile dimagrire in un solo mese. Quella cattiva è che l’unico ad esserci riuscito quest’anno è Disney BIG.

La novità è saltata subito all’occhio dei lettori abituali i quali, a gennaio di quest’anno, si sono ritrovati tra le mani un fumetto nettamente più leggero del solito mattone. Inutile dire che la notizia ha suscitato non poco scalpore tra gli affezionati del fantomatico mensile che da più di dieci anni vanta(va) il maggior numero di pagine e la più abbondante scorta di storie Disney.

fino a dicembre del 2018 disney big garantiva 500 pagine tutto fumettocosa è cambiato

Disney BIG occupa gli scaffali delle edicole dal 2008 e, fino al numero 129 dello scorso dicembre, ha sempre garantito 516 pagine di fumetti. A partire da gennaio del 2019 il numero di pagine si è ridotto a 368, il che significa un buon 30% di contenuti in meno… Quasi un terzo! In soldoni si tratta di un taglio di circa 4/5 storie, taglio sufficiente ad avvicinare la foliazione del nuovo Disney BIG a quella de I Grandi Classici degli anni ’90.

Non ci sarà da stupirsi se la testata, evidentemente già in difficoltà, ridurrà ulteriormente le vendite anche tra i lettori occasionali, i quali difficilmente vorranno investire 6,00 Euro in una rivista indistinguibile dalle altre. Eh sì, perché una delle prerogative di Disney BIG era la quantità di fumetti offerti a dispetto della qualità. Beninteso, per qualità si intende la scelta di non inserire inediti ma di riproporre storie un tanto al chilo una dietro l’altra, senza redazionali né pubblicità, stampate su una carta più economica e senza tanti fronzoli. Perché a queste cose ci hanno sempre pensato le altre testate, quelle più esclusive. Disney BIG, invece, era diverso. E a molti di noi piaceva proprio per questo. 

da gennaio 2019 disney big riduce la sua porposta a 300 pagine di fumetti

LA SPIEGAZIONE DI TOPOLINO MAGAZINE SU FACEBOOK

Al fine di chiarire le proprie scelte, Topolino Magazine ha recentemente pubblicato sulla pagina Facebook il seguente comunicato ufficiale.

“Ciao a tutti! Comprendiamo perfettamente il vostro disappunto per il taglio delle pagine di Disney BIG, ne avete tutti i motivi. Purtroppo l’andamento della testata, da anni ormai, è abbastanza problematico e non ci ha più permesso, considerate le vendite attuali, di poter offrire 500 pagine a 6 euro.

Di fronte all’alternativa di aumentarne il prezzo, abbiamo preferito una scelta forse altrettanto poco gradita, ma speravamo più accettabile, rispetto a quella di aumentare la spesa per l’acquisto della rivista.

Premesso questo, possiamo accettare di perdere lettori di fronte a scelte (che poi scelte vere non sono) impopolari, ci sta; ma ci dispiace che si pensi che questo sia stato fatto per “malcostume” o peggio ancora per “avidità” o poco rispetto per i lettori. Il nostro obiettivo è solo il tentativo di riuscire a proseguire una collana storica come questa che ha lettori come voi, molto affezionati.

Detto questo, aggiungiamo solo che in primavera (da marzo/aprile circa) le pagine aumenteranno di nuovo rispetto alle 368 di questo primo mese… Ma, non vogliamo raccontare bugie, purtroppo non torneranno le 500 pagine di prima.”

topolino magazine giustifica su facebook la scelta di dover ridurre la foliazione di disney big

 

l’opinione dei lettori

Ciò che più di tutto ha lasciato interdetti i lettori è senza dubbio il fatto che la notizia non sia stata ufficializzata con una comunicazione scritta nell’ultimo albo del 2018. E coloro i quali non possiedono un account Facebook o non seguono la pagina Topolino Magazine sono tutt’ora all’oscuro della realtà dei fatti. Non si potrebbe quindi biasimarli qualora covassero dubbi sul buon costume di Panini Comics.

Possiamo immaginare quali siano i motivi di queste scelte e non possiamo fare altro che comprenderle o discuterle. Solitamente segnali lampanti quali la riduzione dei contenuti o l’aumento dei prezzi in copertina sono spesso, disgraziatamente, preludi alla chiusura di una testata. Il fumetto cartaceo è in crisi e le vendite di molti titoli sono in forte calo, come ci conferma lo stesso Topolino Magazine; e la paura è che, prima o dopo, questa triste sorte tocchi anche a Disney BIG.

Opinione di molti è che, piuttosto di ridurre la foliazione di 148 pagine, sarebbe stato meno brutale aumentare il prezzo della rivista per coprire gli evidentemente gravosi costi di stampa e distribuzione sostenuti da Panini Comics. In questo modo il fumetto ciccione per eccellenza avrebbe mantenuto la peculiarità puramente visiva che da sempre lo caratterizza; e probabilmente l’aumento del prezzo sarebbe stato accolto con più accondiscendenza.

Noi che siamo sostenitori della carta stampata, affezionati collezionisti ed appassionati di Paperi e Topi, possiamo suggerire la nostra idea: ridurre il numero delle testate proposte da Panini Comics e concentrarsi sulla qualità delle stesse. Forse così gli investimenti non verrebbero distribuiti in troppe collezioni dispersive e si avrebbero pubblicazioni più durature. E magari, così facendo, una collana storica e tanto apprezzata come Disney BIG potrebbe anche continuare a vivere.

Alessandra de Marchi

immagini © Panini Comics

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