La mia prima volta (Ep.3): PKNA #0 Evroniani

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Copertina albo
Trama

Paperinik è costretto ad affrontare una nuova minaccia aliena, gli Evroniani. Essi sono molto pericolosi e i suoi gadget classici non sono sufficienti per affrontarli. Tuttavia il protagonista sarà graziato dalla fortuna, poichè il suo nuovo lavoro come custode della Ducklair Tower, acquistata da Paperone, gli permetterà di scoprire un piano segreto all’interno dell’edificio. Al suo interno troverà armi tecnologicamente fuori dalla norma, inventate dall’ex proprietario Everett Ducklair, e un computer senziente di nome Uno, disposto ad aiutare il nostro protagonista. Grazie a questo cambio di arsenale, il protagonista riuscirà a tener testa all’incombente minaccia.

Soggetto: Alessandro Sisti e Ezio Sisto
Sceneggiatura: Alessandro Sisti
Disegni: Alberto Lavoradori
Colori: Max Monteduro
Link  INDUCKS
Perchè è una “prima volta”? Perchè è l’albo d’esordio della testata. Inoltre sancisce la prima apparizione degli evroniani e di personaggi come Uno, Lyla, Angus Fangus e Camera 9.

Un ponte fra due mondi

La storia è risaputa, soprattutto tra i fan del prodotto: negli anni 90, Paperinik New Adventures (PKNA) fu un esperimento volto a scardinare una certa monotonia nel fumetto Disney italiano, sia a livello di sceneggiatura che di impatto grafico. Su idea degli editor Ezio Sisto e Paolo Cavaglione, la serie doveva ispirarsi al modello del fumetto supereroistico americano. Tuttavia, allo scopo di abituare bene il pubblico ad un nuovo tipo di approccio, era necessario farlo in maniera graduale. Infatti, come vedremo, questo albo convoglia elementi già conosciuti nello schema disneyano con altri che caratterizzeranno la serie.

Il comparto grafico
Sequenza iniziale

Osservando le tavole, le novità risultano evidenti: le vignette sono slegate dall’impostazione classica, in cui le tavole sono griglie composte da una media di sei riquadri dalla forma regolare. Le inquadrature sono più cinematografiche, grazie alla presenza di primi piani, di sequenze d’azione concitate e di viste dall’alto degli edifici per accentuarne l’altezza. Questa caratteristica non è totalmente una novità nel fumetto Disney, poichè già introdotta da Romano Scarpa. Ma PKNA porta tutto ciò ad un livello superiore, variegando le forme delle vignette e rendendo il tutto il meno ripetitivo possibile. I disegni necessitano di una particolare osservazione: Alberto Lavoradori è molto divisivo, a causa del suo stile. Tuttavia, è innegabile quanto si dimostri adatto a questo tipo di storia: sebbene molto caricaturale, il suo tratto è contemporaneamente capace di rendere su carta vari elementi di stampo puramente fantascientifico (come le navicelle aliene e le armi futuristiche della Ducklair Tower).

Evroniani e trame…embrionali

L’impatto della sceneggiatura è, forse, più transitorio di quello grafico. Basilarmente, la storia è una vicenda classica di Paperinik inserita in un contesto fuori dalla norma. Gli atteggiamenti del protagonista sono ancora molta ridanciani e lontani dall’aura più drammatica e sarcastica che otterrà in seguito. Inoltre, i nuovi personaggi sono lontani dalle figure tridimensionali che impareremo a conoscere e si basano su modelli già conosciuti (es: Angus Fangus ispirato palesemente a J.J.Jameson di Spiderman). Infine, gli stessi nemici non sembrano veramente così pericolosi: visto oggi, risulta parzialmente ridicolo che prendano di mira il cast di una telenovela per assorbire le emozioni. Tuttavia, Evroniani dimostra sin da subito un paio di elementi che saranno fondamentali in futuro:

L’ambiguità: gli evroniani sono mossi da ideali di conquista, ma è altrettanto vero che l’energia psichica che raccolgono dalle proprie vittime gli serve per poter vivere, in quanto fonte energetica. Questo aspetto, non ancora messo in primo piano, è antesignano di una ambiguità di fondo che caratterizzerà le avventure successive.

Elementi di continuity: alcune questioni verranno lasciate volutamente in sospeso per la prosecuzione della serie. Una continuità così serrata è un aspetto raro per il fumetto Disney, poichè non ha mai mostrato un’idea di serialità che andasse, successivamente, ad evolvere quello che è stato introdotto in precedenza.

In conclusione

Non si tratta certo di una storia che rimarrà nella memoria collettiva per la sua profondità morale e narrativa. Quello in cui Evroniani eccelle, però, è la capacità di accompagnare nuovi lettori ad un cambio di tono netto in maniera graduale, evitando di lasciarli spaesati. Sicuamente è un albo esemplare per questo tipo di narrazione e meritevole di maggior attenzione per chi volesse intraprendere un esperimento simile.

Guido Romeo

Immagini © Disney

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