La mia prima volta (Ep.2): Paperino e i gamberi in salmì

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Titolo della storia Paperino e i gamberi in salmì

Trama: Paperino viene assunto come reporter dallo zio Gedeone De Paperoni, direttore  del giornale “Il grillo parlante”. Il compito del protagonista è indagare su un membro del circolo dei cuochi ronchisiano. Purtroppo, durante il pedinamento, Paperino assiste al rapimento di una persona. Chi è il mandante del sequestro? Che intenzioni ha? E perché il riscatto consiste in un autotreno di gamberi in salmì?

Autore/disegnatore: Romano Scarpa

Data: Dal 10 al 25 febbraio 1956

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Perché è una “prima volta”? È la prima storia di Romano Scarpa da autore completo, nonché la prima storia sui paperi scritta dall’autore e in cui esordisce Gedeone De Paperoni.

Retroscena della sua nascita

Nel 1953 Scarpa aveva già ideato una bozza della storia, dal titolo Paperino agente investigativo. Egli la presentò a Mario Gentilini, allora direttore di Topolino, durante la richiesta di assunzione. Gentilini non gli fece realizzare subito la storia, ma lo mise alla prova facendogli disegnare delle storie sceneggiate da Guido Martina. In questi tre anni l’autore rielaborò il progetto, fino alla pubblicazione sui numeri 132 e 133 della rivista.

Paperino: commistione tra tensione e gag
Pagina iniziale Paperino e i gamberi in salmì

Osservando la prima pagina della storia, si possono intravedere due elementi importanti. Il primo, di cui tratterò in questo paragrafo, è la capacità dell’autore di amalgamare il thriller con la commedia. Scarpa è molto bravo nel riuscire a dare il giusto contesto per cui un momento che provoca ilarità non strida con ciò che si sta raccontando. Da questo punto di vista la gag di Paperino a inizio storia ne è un campione fondamentale: sostanzialmente è lui la parte comica della storia. Questa unione di stili è notevole soprattutto nella sequenza in cui si alterna la parte più seria in cui Qui, Quo e Qua indagano e le scene in cui Paperino, goffamente e/o con poca fortuna, cerca di fare altrettanto (si segnala la gag legata agli stessi gamberi in salmì, massimo esempio di malasorte).

Stile di disegno

Il secondo elemento che traspare è lo stile di disegno dell’autore. Ci troviamo nel periodo in cui Scarpa disegnava i personaggi seguendo lo stile classico dei grandi autori precedenti. Di conseguenza non aveva ancora sviluppato quello stile più longilineo che avrebbe poi influenzato vari suoi successori. Tuttavia in questa storia possiamo intravedere alcune caratteristiche sostanziali :

  • Lo stile è più rotondeggiante e sgraziato rispetto a quello del Carl Barks dei tempi d’oro.
  • L’espressività dei personaggi è più accentuata, laddove Barks era più posato nel rappresentarne l’emotività.
  • Il maggior utilizzo di linee cinetiche, aumentando il senso di movimento.

Si segnala, in particolare, la conformazione dei becchi, più squadrati sulla punta.

Occhio cinematografico

Uno dei motivi per cui Scarpa è considerato il più “americano” degli autori Disney italiani è legato all’impostazione cinematografica americana di stampo thriller/noir delle sue opere. Paperino e i gamberi in salmì, infatti, è narrativamente ispirato al film L’asso nella manica di Billy Wilder e alcune sequenze sono ispirate a Quando la città dorme di Fritz Lang. Questo stile lo si nota anche nel tipo di inquadrature utilizzate, come quelle dal basso verso l’alto e viceversa, utili a dare un senso di superiorità di un soggetto rispetto ad un altro.

Paperino e i gamberi in salmì
L’arrivo di Paperino al Grillo Palante

Piccola chicca: durante l’inseguimento dei rapitori, Paperino tira fuori una macchina per riprese cinematografiche.

Paperino e i gamberi in salmì

Non può essere un caso che l’autore abbia inserito questa scena: essa appare a tutti gli effetti come una dichiarazione di intenti a livello stilistico.

Doppia linea narrativa

Qualche paragrafo prima ho parlato di alternanza tra due sottotrame (Paperino e i nipoti) usata per bilanciare dramma e commedia. Un altro aspetto caratteristico di Paperino e i gamberi in salmì è l’utilizzo di alcune sequenze dalla doppia linea narrativa.

Paperino e i gamberi in salmì

La prima che traspare è quella in cui, contemporaneamente, Paperino viene assunto da Gedeone e il misterioso sequestratore che organizza il tutto. Questo espediente è utile a incuriosire il lettore, facendogli domandare cosa accomuna questi due eventi. In linea di massima, quindi, dona più profondità all’intreccio narrativo, importantissimo in questo tipo di storia.

Conflitto generazionale

Passando al succo della storia, possiamo innanzitutto notare come Scarpa sembra voler lanciare una frecciata nei confronti del preconcetto secondo cui se una persona è più anziana, automaticamente è più competente. Paperino, anche con arroganza, sostiene di non necessitare di aiuti, men che meno da parte di Qui, Quo e Qua, perché si sente all’altezza dell’incarico. Tuttavia la storia dimostrerà l’esatto opposto, a sorpresa di tutti i principali soggetti coinvolti. La scena finale stessa sottolinea, con ironia, tale aspetto. Leggete la storia e capirete cosa intendo.

La verità sempre e comunque?

Ma il vero fulcro della vicenda è un altro. Tra le ispirazioni principali di Paperino e i gamberi in salmì, una di queste è un’altra storia Disney, ovvero Topolino Giornalista di Ted Osborne e Floyd Gottfredson. In questa storia viene innalzata l’onestà giornalistica, con conseguente lotta alla corruzione e al racket. In un certo senso il personaggio di Gedeone si ispira proprio a Topolino e la storia di Scarpa può essere contestualizzata nell’universo topoesco. Tuttavia, mentre Topolino & co. sono più identificabili come archetipi, i paperi sono figli di Carl Barks, quindi personaggi a tutto tondo: ciò comporta maggiori sfumature nei contenuti, non potendosi limitare al bene vs male. Accade, perciò, che il concetto di onestà giornalistica venga messo in discussione: è giusto dire la verità sempre e in qualunque contesto? Oppure ci sono casi in cui è necessario aspettare, al fine di non mettere in ulteriore difficoltà una persona inserita in una situazione che non merita? Ma di più non posso dire per non rovinare la lettura.

In sintesi

Tra gli esordi di un autore alla sceneggiatura, questo è probabilmente uno dei più sorprendenti. Romano Scarpa dimostra già di saper scrivere una storia originale, intrigante e ben gestita, degna di essere celebrata ancora oggi. Un vero gioiello del giallo made in Disney Italia.

Guido Romeo

Immagini © Panini Disney

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