Una collana noir
Siete amanti del giallo, passate le giornate immaginandovi alle cascate di Reichenbach, ma il caldo estivo vi ha stremati, impedendovi letture impegnate, e, in men che non si dica, l’autunno st bussando prepotentemente alla porta…e con lui tutti i suoi impegni. Riaprono le scuole, le sessioni universitarie incombono, il lavoro riparte in pompa magna. Il tempo per volgere uno sguardo al vostro genere preferito scarseggia, o si riduce a qualche ora prima di dormire o nel weekend. Ebbene, in quella che è iniziata come una televendita di medio-basso livello, ma che in realtà vuole provare ad essere una recensione, andrò a parlarvi di Disney Noir, la collana proposta da GEDI editore, che ha visto la luce ormai il lontano 5 Luglio. In questa serie di 24 volumi, terminata il 19 dicembre, sono ristampate le migliori narrazioni noir con protagonisti i nostri topi e paperi preferiti. Noir inteso non nel termine tradizionale, quindi il crimine visto dal punto di vista del criminale, ma rivolto alle cupe ambientazioni in cui i disneyani devono agire.
Prima di dare un giudizio, soffermiamoci sui contenuti. Ogni numero strizza l’occhio ad un filone diverso della letteratura gialla ed è composto da tre storie. Due delle quali sono ristampe più o meno recenti che già hanno violato le pagine dei vari Topolino nel corso degli anni. Nonostante questo possa far storcere il naso a chi sperava in inediti, non è del tutto un tratto negativo. Le avventure degli anni ‘60/’70 non sono conosciute da tutto il pubblico, soprattutto se pensiamo che i lettori Disney sono anche e spesso giovanissimi. È pertanto una buona occasione, per loro, per conoscere i concept dell’intreccio di qualche decennio fa e, perché no, confrontarlo con quello odierno.
Mickey Mouse Mystery Magazine
La terza storia merita qualche riga in più e uno spazio a parte perché, udite udite, trattasi della ristampa di Mickey Mouse Mystery Magazine, o MMMM per il fandom, nota serie del ’99, protrattasi fino al 2001, che doveva essere un po’ la controparte di PK, con eroe di punta Topolino nelle vesti di un vero e proprio detective privato in un contesto decisamente ostile e con antagonisti di un certo spessore, criminali o politici corrotti, ma che, purtroppo, non ha mai riscosso il successo adatto. MMMM è un’opera pensata per un target più maturo, ma che, per la bravura degli autori, si fa facilmente leggere da chiunque; è per questo che, se non è presente nella vostra libreria, dovete fare di tutto per averla.
X-Mickey
Ma non finisce qui! Espletato il suo compito, MMMM lascia prudentemente spazio ad un altro pezzo da 90, che sicuramente quasi tutti voi Ventenni lettori conoscerete. Trattasi di X-Mickey, testata aperta ben 16 anni fa, nel 2002, e conclusasi nel 2004. Rinfreschiamo la mente a qualche sbadato e stuzzichiamo il palato delle new entry in ambito Disney, spolpando un po’ la trama di quest’opera. La quale vede il nostro Topo preferito scoprire il “Mondo dell’Impossibile”, dimensione parallela in cui accade, nemmeno a dirlo, sempre qualcosa di inspiegabile e…guarda un po’ impossibile. Ad assistere il nostro neo-novantenne, Pipwolf, alter-ego (mannaro) di Pippo, mentre comparirà anche e spesso la versione dark di Minni, Manny. Quello che mi ha sempre fatto impazzire di X-Mickey, oltre le mirabolanti copertine, è l’ambientazione. Il clima cupo che strizza l’occhio a momenti di gag irriverenti, quella nebbiolina del quartiere vittoriano che da bambino (e pure ora, ma ssh, non diciamo certe cose) mi faceva fare mille film. L’unica cosa che non sappiamo è se verrà ristampata tutta, perché, avendo debuttato sul 13esimo volume, teoricamente non avrebbe la possibilità di concludersi, essendo di 30 episodi. Ciò a meno che GEDI non decida di promuovere uscite extra.
In conclusione
Un plauso va sicuramente sia alle copertine che alle ricche sezioni di contenuti redazionali, che contribuiscono ad approfondire fatti e personaggi che hanno fatto la storia. Ricordiamo Agatha Christie, Conan Doyle o Edgar Alla Poe. Il numero che più merita finora è, a mio parere, il terzo, contenente le storie di Topalbano. Character che ha avuto un successo enorme sul Topo e creato dal gigantesco Francesco Artibani alla sceneggiatura e dalla pietra miliare Giorgio Cavazzano ai disegni, con l’ovvia supervisione di Camilleri. Oltre ciò, se ancora non siete convinti, è presente quella bomba a tempo di Estrelita, da leggere e tenere impressa nella mente per sempre. E’ la terza storia di MMMM.
Tirando le somme, la collana è perfettamente riuscita. Non è pretestuosa, non vuole arrivare a chissà cosa, è un insieme di letture soft, per quando si ha qualche minuto libero. Se siete fan del giallo è straconsigliata e se volete avvicinarvici, potete partire da qui. I prossimi numeri conterranno al proprio interno anche i mondi di “Paperinik l’enigma delle nebbie” e Doubleduck, ad ulteriore testimonianza che non vuol farsi e farci mancare nulla e imporsi come collana completa…non totale, ma sicuramente ben strutturata e in grado di far conoscere il noir Disney a 360 gradi.