La storia di Tex è ben nota agli appassionati. Nato in coppia a Occhio cupo, erano entrambi scritti da Gianluigi Bonelli e disegnati da Aurelio “Galep” Galeppini. Tex era, in realtà, il fratello minore, tanto che gli toccava essere disegnato di notte, causando una minore attenzione ai dettagli. Ma la storia ha saputo regalargli il suo posto d’onore; anzi, se l’è guadagnato a colpi di pistola! E noi gli rendiamo omaggio a modo nostro, sottolineando alcune… affinità con l’altro caposaldo del fumetto mondiale: quel topo dalle orecchie troppo grosse.
Da Tex al Topo
Era il 30 settembre 1948: la Mondadori già progettava il rilancio di Topolino, stavolta in formato ridotto, che sarebbe partito solo sette mesi dopo; ma quello stesso giorno nasceva qualcosa di altrettanto importante per la cultura – non solo fumettistica – italiana. Quel giorno, ben settanta anni fa, dai deserti sconfinati delle Edizioni Audace, arrivava Tex Willer!
Nonostante gli anni trascorsi fianco a fianco nelle edicole, è però solo nel 2012 che le ambientazioni western bonelliane riusciranno a dar vita ad uno strano connubio su Topolino. L’occasione è Bum in: Un ranger in azione, una storia dal sapore di una bistecca alta tre dita che vede Bum Bum Ghigno, Paperino e Archimede calarsi nelle braghe di Tex, Kit Carson e Tiger Jack. L’eccellente risultato non è solo un caso; questo primo di tanti (ad oggi quattro) omaggi a papà Bonelli è stato interamente realizzato da Corrado Mastantuono.
L’autore dei due mondi
Corrado Mastantuono è a dir poco un caso anomalo. Con la stessa maestria con cui Paperino passa dal combattere i debitori a combattere gli Evroniani, questo canuto romano è capace di disegnare Paperopoli e Corpus Christi senza perdere una goccia d’inchiostro.
Se Mastantuono è effettivamente l’unico disegnatore a fare regolarmente la sponda tra Topolino e Tex, tra gli sceneggiatori ve n’è almeno un altro: Tito Faraci. Il nostro uomo dei nani di gesso è conosciuto anche come uno dei migliori scrittori del caparbio ranger.
Dal Topo a Tex
Chiudiamo questo piccolo omaggio ribaltando il tavolo iniziale. Ci sono almeno due storie Disney, oltretutto molto famose, che hanno influenzato la vita editoriale di Tex. Ironia della sorte, Topolino cercatore d’oro (Mickey Mouse sheriff of Nugget Gulch, 1937, Osborne/Gottfredson), nella sua edizione Gli Albi d’Oro, sarà proprio tra le fonti ispiratrici della futura produzione dell’allora giovane Gianluigi Bonelli, incantato dalle atmosfere particolari della storia.
Arriviamo ora alla chicca finale. Ve l’ho riservata per ultima, come un bel dolce. Dolce come una storia d’amore sigillata tra i ghiacci dello Yukon, come il sentimento che Carl Barks fece trasparire esserci tra i giovani Paperone e Doretta. Non c’era ancora Don Rosa, e la poesia di Zio Paperone e la Stella del Polo (Back to the Klondike, 1953) ispirò Mauro Boselli nella realizzazione di una delle sue più belle storie: Il passato di Carson. Fatevi un favore: recuperatela!