Gli anni ’70 – La storia del cinema di Topolino

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram
“Basettoni e Manetta, da Topolinia con furore” è la nuova storia della serie che attraversa la storia del cinema insieme ai personaggi topeschi.

I disegni di Giada Perissinotto e la sceneggiatura di Roberto Gagnor ci immergono negli anni ’70. Topolinia somiglia molto a Bay City, Manetta e Basettoni a Starsky e Hutch.

I due poliziotti incontrano subito il loro informatore  Bravis Pickle, ispirato al protagonista di “Taxi Driver” (1976), Travis Pickle interpretato da Robert De Niro. Bravis dice le celebri battute che nel film recita davanti allo specchio “Ma dici a me?”.

Cinema topolino

I poliziotti si imbarcano su un mercantile che si chiama Cleopatra Jones come la protagonista del film d’azione del poliziesco di Jack Starret “Cleopatra Jones” (1973)

Cinema topolino

Arrivati ad Hong Kong incontrano il regista Sammo Top (Sammo Hung) e la segretaria di edizione Molly Gnao (probabilmente l’attrice Nora Miao).

cinema
cinema 12

Oltre a loro incontrano anche la superstar del cinema di Hong Kong, l’attore e professionista di arti marziali Bruce Quee (Bruce Lee).

Il film che sta girando Sammo è “L’urlo di Chao terrorizza la cucina” ossia “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente” (1972) film girato e di cui è protagonista Bruce Lee. Nel film compare anche Chuck Norris, infatti Manetta e Basettoni all’entrata degli studios trovano una locandina intitolata “Quee vs Porris”.

Cinema

“La Storia del Cinema di Topolino” continua a dimostrarsi una saga di altissimo livello. L’espediente del viaggio all’interno della storia consente di variare ambientazioni storiche e geografiche, oltre ai personaggi topeschi. Ciò nonostante  le puntate della saga mantengono un’identità precisa e le storie procedono in modo ben ritmato, risultando divertenti anche ad un pubblico che non coglie le citazioni cinematografiche.

Non so se un’idea di questo tipo abbia spinto dei giovani lettori a documentarsi riguardo la storia del cinema o guardare qualche classico (presumo di no, se penso al me bambino ed al modo che avevo di approcciare la lettura del Topo), certo è che ogni episodio restituisce buona parte del mood e dei canoni estetici delle esperienze cinematografiche che vengono affrontate.

Giacomo Rizzi

Immagini © Disney Panini

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo!

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on telegram

Ultimi articoli

Articoli correlati

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

Le opinioni espresse dai singoli autori negli articoli sono a titolo personale e non rappresentano in alcun modo il pensiero dello staff di Ventenni Paperoni.

Tutto il materiale eventualmente coperto da copyright utilizzato è usato per fini educativi ai sensi dell’art. 70 della legge 633/41 sul diritto d’autore. Qualora i titolari volessero rimuoverli possono comunicarlo via e-mail e provvederemo subito alla conseguente rimozione o modifica.

E-mail: redazione@storiedipaperi.com